La volpe e la gatta by Pam-chan CAPITOLO DUE: NUOVE E VECCHIE CONOSCENZE “Buongiorno ragazzi! Da oggi in poi avrete una nuova compagna di classe, prego entra…” disse un professore della prima I dell’istituto Shohoku. “Buongiorno a tutti! Mi presento sono Yumeko Hiroto, sono felice di fare la vostra conoscenza, spero andremo d’accordo” esclamò Yumi sorridendo. “Uhao! Hai visto che schianto?” “Guarda com’è carina…” Commenti del genere destarono Rukawa dal sonno in cui era già piombato…e non era neanche iniziata la prima ora di lezione… <<Hn…idioti>> poi si girò x vedere chi era la causa di tutto quel trambusto. <<Accidenti ma è quella rompiscatole della cugina di Myagi… mi ero scordato che sarebbe venuta nella mia stessa classe…ma si può sapere che ci trovano questi idioti? >>si disse lui osservando di sottecchi la ragazza, poi si strinse nelle spalle e riprese a dormire. “Hiroto puoi sederti nel banco vuoto laggiù.” “Grazie professore!” rispose lei ma poi con sgomento si accorse del suo futuro vicino di banco. <<E ci credo che questo banco è vuoto… chi sceglierebbe volontariamente di stare vicino a lui?>> si domandò con una smorfia, guardando Rukawa che sembrava pacificamente sprofondato nel mondo dei sogni… Durante la seconda ora di lezione il professore di matematica perse la pazienza e urlò: “Basta non ne posso più… è una mancanza di rispetto dormire mentre io spiego !” E preso un cancellino lo tirò in direzione di Rukawa…tuttavia il professore non aveva una grande mira e il cancellino volò verso Yumi che stava finendo di copiare gli appunti dalla lavagna… La ragazza lo afferrò all’ultimo secondo poi si alzò in piedi con uno sguardo gelido: “Come si è permesso? Lo sa che la potrei denunciare x questo? Innanzitutto se vuole rispetto dai suoi alunni deve meritarselo…e lanciare cancellini non la aiuta di certo, secondo ci sono metodi più civili e altrettanto efficaci x svegliare una persona… sono stata chiara? In quanto a te…” disse spostando lo sguardo sul ragazzo, che si era svegliato all’urlo del professore, “In quanto a te sappi che a scuola ci si viene x studiare…se vuoi dormire restatene a casa…non credere che giocare passabilmente a basket ti dia il diritto di fare quello che vuoi perché non è così…capito? Bene… potrebbe spiegarmi il terzo passaggio?…Non l’ho capito…” terminò risiedendosi con un calmo sorriso. La classe era ammutolita mentre il professore era decisamente shockato. “Si può sapere cosa vi prende?” chiese innocentemente Yumi avvertendo tutti gli sguardi su di lei. Il professore ricominciò a fare lezione. Gli alunni iniziarono di nuovo a prendere appunti. L’unico ancora immobile era Rukawa…sul suo viso si poteva scorgere uno strano sorrisino divertito…era la prima volta che qualcuno lo vedeva con un’espressione diversa dalla solita maschera di indifferenza. <<Però chi l’avrebbe mai detto…ha un caratterino davvero notevole…sembra una gatta selvatica quando perde la pazienza…non solo ha energia da vendere ma ha anche una grinta e una sicurezza invidiabili…>> pensò dentro di sé Rukawa osservando il tranquillo volto della ragazza. Durante la pausa pranzo Yumi si precipitò fuori dall’aula x non dover sottostare ai soliti interrogatori che inevitabilmente affliggevano i nuovi arrivati. “Yumi ma che hai combinato al povero professore di matematica? Quando è venuto da noi aveva l’aria sconvolta, poi un tuo compagno di classe mi ha informato sul tuo piccolo show…è possibile che ti devi far conoscere sin dal primo giorno?” domandò scherzosamente Ryota incrociandola nel corridoio. “Ryo-chan lo sai che non riesco minimamente a sopportare gli arroganti, no?” rispose lei corrucciata. “Mmh… credo che dovrei esserti grato di non averli ridotti in pezzettini …” continuò lui prendendola in giro. “Vuoi che ci riduca te?” chiese sogghignando lei. “No…pietà! D’accordo la smetto…non ho voglia di essere picchiato da te…devo ammettere che quando vuoi puoi far male” aggiunse Ryota. “Bene…oggi posso venire a vedere gli allenamenti?” “Ma certo sono aperti a tutti” “Davvero? Nella mia scuola non era così” fece lei “Già ma immagino che tu assistevi ugualmente non è così?” “Ovviamente!”replicò lei sorridendo. “Dimenticavo con chi stavo parlando…” mormorò lui sospirando. “Eh,eh… beh ora è meglio che vada…a dopo” lo salutò poi sentendo il suono della campanella. Nel pomeriggio Yumi andò in palestra e assistette agli allenamenti seduta sulla panchina insieme ad Ayako. “Dimmi ti piace il basket?” le chiese la manager. “Beh non è il mio sport preferito…però ho imparato ad apprezzarlo…anche perché nella scuola che frequentavo prima sono stata praticamente costretta non solo a seguire ogni singolo incontro ma anche a far parte della tifoseria…” rispose con una smorfia. “Come mai ti sei trasferita? E che istituto hai frequentato nel primo semestre? Se non sono indiscreta naturalmente…” domandò incuriosita Ayako “Oh no…figurati, Ryota mi ha talmente parlato di te che mi sembra di conoscerti da sempre…” replicò Yumi facendo arrossire la manager. <<Myagi mi sente dopo>> pensò Ayako irritata Poi l’altra ragazza continuò: “Vedi mi sono dovuta trasferire a casa di Ryo-chan perché i miei genitori devono andare x lavoro un anno in Europa e io non me la sentivo di seguirli…comunque prima andavo al Ryonan…e se non avessi assistito alle partite facendo un tifo sfegatato…i ragazzi non me l’avrebbero mai perdonato…”. “Come mai non ti ho mai vista quando abbiamo giocato contro il Ryonan?” “Mi sono sempre rifiutata di tifare contro Ryo-chan…così non sono mai venuta nonostante i bronci di Aki-kun” “Aki-kun…?” chiese perplessa Ayako. “Akira Sendoh… uno dei migliori giocatori del nostro paese secondo il mio modestissimo parere… nonché il mio migliore amico” disse Yumi. I giocatori nonostante si stessero allenando avevano assistito al dialogo delle ragazze e così Ryota esclamò : “La vuoi finire di decantare Sendoh? A proposito non è che ora che sei a casa mia mi toccherà anche vederlo vero?” ed assunse un’espressione d’orrore. “Certo… ha insistito x più di un mese con i miei genitori affinché potessi stare da lui mentre loro non c’erano così da non farmi cambiare scuola… figurarsi se non mi verrà a trovare spesso…” “Oh no… lo sapevo” borbottò sconsolato il playmaker. <<E così io giocherei passabilmente mentre quello sbruffone dal sorriso idiota sarebbe uno dei giocatori migliori del paese eh? Quella ragazzina non capisce niente di basket!>> si disse Rukawa irritato dalla confidenza che sembrava esistere tra Yumi e il suo rivale sportivo numero uno. <<Ma poi che me ne importa di quello che pensa quella sciocca?>> “Non mi dire che ti piace Sendoh… non posso credere a che una ragazza intelligente come te, che riconosce subito nel ghiacciolo una volpe, possa piacere un simile perdente…” esclamò Hanamichi. <<Hn…idiota>> pensò Rukawa “Veramente Sakuragi ancora non mi hai mai battuto…” disse una voce familiare dalla porta. Tutti si voltarono stupiti e videro il giocatore del Ryonan appoggiato all’entrata con un’aria indolente e con il solito sorriso strafottente. La prima a riprendersi fu Yumi che gli corse incontro e l’abbracciò. “Aki-kun come mai sei qui?” “Innanzitutto perché non mi hai salutato” disse in finto tono di rimprovero poi aggiunse “secondo perché l’allenatore mi ha incaricato di riferire una cosa ad Akagi e immaginando che tu fossi qui… ho colto al volo l’occasione…” “Dì la verità sei venuto solo x spiare il mitico genio del basket…” SBONK! “Zitto tu!” disse Akagi, poi rivolgendosi a Sendoh aggiunse freddamente: “Che cosa sei venuto a dirmi?”. Akira riprese il suo solito sorriso “Il nostro allenatore Taoka vorrebbe farci disputare un’amichevole con voi…” “Per me va bene, quando?” replicò il capitano dello Shohoku. “Uhm tra due settimane…” “D’accordo!” “Bene…Yumi credo che ci rivedremo direttamente alla partita… Uozumi è stranamente irritabile in questo periodo e se salto un allenamento è capace di non farmi nemmeno giocare… a proposito i ragazzi ti salutano tutti e ti chiedono di tifare x noi nel prossimo incontro…c i conto anche io, ok?” poi, dopo averle fatto l’occhiolino e averle dato un bacio sulla guancia, salutò allegramente gli altri con la mano e se ne andò. “Che bello non vedo l’ora di vedere la partita!” esclamò Yumi. <<Così vedrai la sconfitta di quel pagliaccio…>> pensò Rukawa. “Bene ragazzi! In vista di questa amichevole dobbiamo allenarci seriamente perché noi dobbiamo…” disse il capitano. “Vincere!” conclusero urlando tutti gli altri. “Sono contenta… sono veramente carichi!” esclamò Ayako soddisfatta. “Guarda che il Ryonan non è un avversario da sottovalutare…” ribattè Yumi. “Scusa ma tu x chi tifi?” chiese Ayako sconcertata… dopotutto ora lei frequentava lo Shohoku … e suo cugino faceva parte della squadra… “Veramente ancora non lo so… deciderò quel giorno…” concluse ridacchiando. Ayako alzò gli occhi al cielo sospirando… <<Tutti a me i matti…>>. continua... Capitolo tre Capitolo uno Torna alla pagina di Slam Dunk Torna all’Indice delle Fiction |