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Sistemi informatici.                                                                                                                                                                           

Nelle moderne realtà industriali dove l'esigenza assoluta di un alto livello di flessibilità e servizio al cliente si scontra con quella del contenimento dei costi di produzione, gestione e scorte la programmazione della produzione diventa un processo fondamentale ed ad alto contenuto strategico tanto da rappresentare spesso un effettivo vantaggio competitivo.La gestione corretta del processo produttivo è stata però, da sempre, uno dei problemi più difficili da risolvere e, nel contesto attuale, questa difficoltà risulta  ulteriormente rafforzata a causa dei sempre più stretti tempi di risposta richiesti ai sistemi produttivi e del sempre minore ciclo di vita dei prodotti. Come succede sempre comunque,  quanto più un problema è  complesso tanto più il sistema per affrontarlo e risolverlo deve essere lineare, ordinato e formale. In quest' ottica un fondamentale aiuto nella pianificazione e programmazione della produzione è fornito da programmi che si sono evoluti negli anni  e sfruttano la potenza di calcolo dei moderni elaboratori.

L' offerta di programmi per la pianificazione, la programmazione operativa e il controllo di avanzamento della produzione è attualmente molto varia e qualitativamente valida. Non intendo, in questa sede, discutere pregi e difetti del singolo pacchetto software anche perché  un' analisi sarebbe fuorviante se non applicata ad una specifica e definita  realtà industriale. Vorrei piuttosto tracciare quelle che credo siano le linee guida da seguire qualora ci si trovi nella necessità di effettuare una scelta per la propria azienda nello sterminato mondo delle offerte sul mercato.

Il primo fattore da analizzare è l'utilizzo che intendiamo fare del sistema di programmazione il quale dipende fondamentalmente dal tipo di prodotto e dal sistema che usiamo per ottenerlo: evidentemente un' azienda di processo standard, con pochi e semplici articoli e linee di produzione uniche o intercambiabili non ha bisogno dello stesso software creato per  gestire in maniera ottimale la programmazione di un' azienda che produce centinaia di articoli su distinte base  con centinaia di codici su linee non compatibili tra loro.

Successivamente bisogna analizzare la base dati( distinte, cicli di produzione, capacità produttive) di cui si dispone ed eventualmente considerare le risorse necessarie per allinearla alle esigenze del software che si intende introdurre. La parola chiave è: facilità di integrazione nel sistema esistente  .Il miglior programma possibile cade miseramente se non supportato da un sistema ordinato in grado di alimentarlo con dati precisi e coerenti. A riguardo le aziende che adottano un sistema di gestione e controllo basato su logiche ERP sono predisposte ad installare e rendere operativo facilmente un software per la programmazione della produzione ( i  sistemi ERP solitamente prevedono un modulo integrabile per la programmazione e il controllo di avanzamento della produzione).

Dando per scontato che il problema che si pone alla programmazione operativa della produzione è quello di fornire,ogni giorno lavorativo il miglior compromesso tra le esigenze di servizio al cliente, l'uso efficace delle risorse, e il contenimento dei costi dovuti alle scorte, deve essere ben chiaro che le soluzioni proposte dal sistema informativo devono essere in linea con questo obbiettivo, fattibili dal lato operativo e misurabili nelle prestazioni prima di essere applicate in produzione. Una soluzione ottimale dal punto di vista teorico ma non realizzabile nei reparti è totalmente inutile. D'altro canto, vista la frequente complessità dei processi di ottimizzazione,  allo stesso problema possono esistere diverse soluzioni fattibili ed è pertanto necessario che il programmatore della produzione possa misurarne l'efficacia per scegliere quella che ritiene ottimale. Un buon programma di produzione deve essere un simulatore che permette di riprodurre con facilità scenari diversi per criticare le soluzioni che si presentano al mutare delle condizioni. L'elevata potenza di calcolo a basso costo e le interfacce grafiche sviluppatesi in questi ultimi tempi hanno fornito una forte spinta allo sviluppo di soluzioni di questo tipo.

I problemi di ottimizzazione, e dunque anche i software che si occupano di programmazione della produzione, devono considerare i seguenti elementi:

Nella scelta del software più adatto alle proprie esigenze è fondamentale analizzare come in esso siano trattati i fattori sopra esposti e quanto questo si sposi con le esigenze pratiche presenti nella realtà industriale in cui lo applicheremo. Se in tale realtà esiste già una pratica manuale che governa in maniera efficiente ed efficace la produzione è controproducente tentare di applicare un programma basato su logiche totalmente diverse perché queste possono essere non efficaci visto che non si è sentito il bisogno di applicarle in passato. La strategia adeguata può essere quella di sviluppare un modulo personalizzato e basato sulle pratiche di programmazione vigenti . In questo caso  il nodo centrale da sciogliere è quello di trasferire le conoscenze del personale operativo agli sviluppatori del software. Molto utili , a supporto di tale attività , si rivelano tecniche di Knowledge Management, che si stanno faticosamente diffondendo a livello di azienda produttive e softerhouse anche con l'obbiettivo di tradurre la conoscenza aziendale in prodotti performanti.Qualora invece si volesse imprimere alla programmazione della produzione una forte sterzata con l'adozione di moduli standard reperiti sul mercato è fondamentale effettuare una dettagliata analisi a priori cercando di prevedere e quantificare gli aspetti positivi e negativi e, dove possibile, lasciando aperte le porte a un livello minimo di  personalizzazione post istallazione.

Uno strumento per la programmazione della produzione, per essere realmente efficace e flessibile, deve distinguere le cose da fare a medio e lungo termine da quelle a breve. Questa caratteristica permette agli operatori di effettuare le scelte migliori nelle diverse condizione e di espletare una efficiente azione di controllo. Solitamente a medio e lungo termine i sistemi operano a "capacità infinita" cioè prescindendo dalla effettiva disponibilità degli impianti. Il carico di lavoro che risulta sugli stessi è pertanto funzione unicamente degli ordini aperti e delle previsioni  di vendita  decise a livello di programmazione generale da parte della direzione. Questo permette di rispondere alla domanda se la capacità attuale sia o meno sufficiente a soddisfare ordinativi e aspettative e  di attivare le azioni necessarie a rimuovere eventuali colli di bottiglia o modificare l'assetto produttivo. Nel breve periodo invece si opera a "capacità finita" effettuando lo scheduling operativo, vale a dire allocando gli ordini sulle varie risorse tenendo conto della reale capacità disponibile. Questo permette di governare la produzione e determina le date effettive di consegna degli ordini aperti che possono essere in contrasto con quelle richieste dai clienti.       

Voglio, per ultimo ,fare un' accenno all'elemento umano nella gestione di un programma per la pianificazione e programmazione operativa della produzione. Un software, per quanto sofisticato e potente, è e deve rimanere uno strumento nelle mani di un abile programmatore della produzione. Ne emulerà l'opera supportandolo nelle complesse simulazioni e nei calcoli ma la decisione finale deve sempre essere presa dall' operatore in base all' esperienza pratica e alle capacità di intuizione e adattamento caratteristiche della mente umana. Un software valido deve essere dunque a misura d'uomo, presentare  videate ed eventuali stampe chiare e facilmente consultabili, fornire un metodo semplice e veloce per eseguire le simulazioni e dei risultati raggruppati e visibili affinché l'operatore possa effettuare la scelta dei programmi che ritiene ottimali in massima tranquillità modificandoli manualmente, qualora ritenesse necessario apporvi dei piccoli ritocchi per ottimizzarli ulteriormente, prima di mandarli in produzione. Il livello di integrazione del programma con il sistema informativo aziendale deve essere molto spinto per non provocare disallineamento di dati o richiedere onerose e pericolose operazioni manuali di data-entry. E' molto importante inoltre tenere in mente che la moderna realtà industriale è in continuo mutamento e che solo una facilità di manutenzione e implementazione del software permette di avere un prodotto sempre valido nel tempo fino al momento inevitabili nel quale lo si dovrà sostituire con un modello più attuale e  efficace.       

Roberto Pessotto  

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