Sistemi di produzione
I sistemi di produzione variano notevolmente in base al tipo di prodotto e alle scelte strategiche aziendali sul modo di ottenerlo. Fondamentalmente si possono ridurre però ai seguenti tre modelli:
Risulta evidente come la schedulazione della produzione per un job shop presenti notevoli difficoltà dovendo coordinare molteplici operazioni che interessano le stesse macchine cercando di saturarle al massimo e minimizzando, nel contempo, il lead time e il work in progress. Un ulteriore complicazione è rappresentata dal fatto che il sistema viene adottato per produzione su commesse anche piccole e non ripetitive. Di contro il sistema permette un elevata flessibilità(possibilità di cambiare produzione) ed elasticità (possibilità di variare i volumi di produzione). Uno degli approcci più efficaci alla schedulazione di un sistema job shop è basato sul metodo delle "Operazioni Fattibili" per il quale ogni fase di un ordine di produzione è considerata fattibile solo dal momento in cui la fase precedente è stata completata.Le sequenze di lavorazione sulle varie macchine non vengono determinate a priori ma si compongono mano a mano che il completamente di una operazione rende fattibile la successiva. Attualmente i sistemi informatici basati su potenti algoritmi di calcolo forniscono adeguate risposte al problema del sequenziamento delle operazioni in un sistema a job shop .
Il sistema di produzione per linee prevede solitamente commesse ripetitive e di notevole volume. Questo, insieme al flusso unidirezionale dei materiali, agevola la schedulazione che si basa solitamente nel individuare la risorsa critica del sistema, il collo di bottiglia della linea, e nel tarare tutto il sistema in modo di non provocare arresti del flusso. Il problema principale è dunque quello del bilanciamento dei carichi di linea e della risoluzione dei problemi legati alla notevole rigidità del sistema.
Il sistema di produzione per celle di fabbricazione si colloca in una posizione intermedia tra i precedenti e ne sintetizza pregi e difetti. La programmazione operativa deve poter trovare un adeguato bilanciamento dei carichi di lavoro sfruttandone le caratteristiche di flessibilità e produttività.
Nei confronti del mix di prodotti e dei volumi di produzione i sistemi descritti si collocano come nel seguente diagramma:
