pietates

Bona sera,

Madonna mia,

Vi saluta la serva vostra;

sette voti e settecentu

salutamu lu Sacramentu.


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TRADIZIONI CALABRESI

Salutamulu in tutti l`uri,

ca n`e` natu

nostru Signuri

dalla Vergina Maria.

Bona sera, Madonna mia.





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TRADIZIONI CALABRESI


Festa della
MADONNA DEL ROSARIO



CITTANOVA (Reggio Calabria)

A Cittanova, nella prima domenica di ottobre, si svolge la festa della Madonna del Rosario.

In tale occasione nella Chiesa della Madonna del Rosario, dopo aver terminato la "corona del rosario", si ringrazia la Madonna con una preghiera, che risale al 19° secolo o anche prima.

Un tempo con la stessa preghiera nelle case, alla fine della recita del Santo Rosario, si ringraziava la Madonna.



PREGHIERA  

GRAZI, MADONNA MIA, DI STU' ROSARIU,
DIVOTAMENTE A 'TTIA VORRIA PREGHARI
DAVANTI A LI TOI PEDI GINOCCHIUNI
COMU NU PECCATURI A RECITARI.

  LI GRAZI CHI TI CERCU MI CUNCEDI,
CA' SI MATRI DI DIU E LI POI FARI.
NOSTRU SIGNURI FICI MELE E MANNA,
FICI LA QUORANTANA, NOTTE E DIA.
PIGGHIAMU LI PREGHIERI DI SANT'ANNA,
LI LACRIMI DI PETRU E DI MARIA.

ORA CH'E' DITTA STA CURUNA SANTA,
TI L'APPRESENTU A TTIA, MADONNA MIA,
MU NDI LA DAI A CHIDA GLORIA SANTA.

QUAND' E' LA URA DI LA MORTI MIA,
L'ANGELU NCI APPRESENTA LA PRIGHIERA,
CHIDA CHI DISSIMU NUI STASIRA
E SE MANCAMENTI NDAVI,
NDI L'AVITI PERDUNARI.

LA MADONNA SI VOTA E DICI:
"MANCAMENTI NON CI NDAVI,
E PURU CHA NDAVITI,
VI LI VEGNU A PERDUNARI".

LA MADONNA SI VOTA E DICI:
"LU ROSARIU NON DASSATI
CHE LU TEMPU CHI PERDITI
VI LU VEGNU AD AVANZARI".

 





Festa della
MADONNA DELLA MONTAGNA



CAPISTRANO (Vibo Valentia)

Il culto della Madonna della Montagna fu introdotto in Capistrano dal parroco Don Domenico Zerbi,
nel luglio del 1757.

Tornando dal Santuario di Polsi, in Aspromonte, portò alcune immaginette, una delle quali espose in chiesa alla venerazione dei fedeli.
Dopo pochi mesi la Vergine concesse strepitosi miracoli ed il culto suo si propagò rapidamente e anche nei paesi vicini.
Allora al maestro Antonio Reggio fu ordinata una statua della Madonna, che fu consacrata nella Domenica in Albis del 1759.
La celebrazione della festa fu fissata alla seconda Domenica di Agosto, cosa che avviene tuttora.
Essa è preceduta da una novena che richiama in chiesa molti fedeli, tra cui molti emigrati.
Commovente è il canto che si leva in maniera corale, con gli occhi fissi alla statua della Vergine della Montagna.



CANTO  

Salve regina, Madre pietosa,
Tu sei la provvida Diva amorosa;
Tu sei quel rivolo che il cor ci bagna,
 
O bella Vergine della Montagna.  

Quando nel nulla dormiva il mondo
Per Te beavasi di amor giocondo
L'Alma Divina che ci accompagna,
O bella Vergine della Montagna.

  Del Figlio fosti l'eletta Madre,
Figlia adorabile del Divin Padre,
Sposa allo Spirito per cui sei magna,

O bella vergine della Montagna.

  Deh, Tu, noi miseri di Adamo figli
Guarda sollecita nei rei perigli,
La vita è fragile, ognun si lagna,
O bella Vergine della Montagna.

  Bandisci, o Vergine, da questa terra
La peste orribile, la trista guerra,
Chè sei quel rivolo che il cor ci bagna,
O bella Vergine della Montagna.

  Sii Tu quell'ancora a noi fedele,
E benchè deboli siano le vele
Nell'ora ultima ci sii compagna,
O Mamma Vergine della Montagna.

 





Festa della
MADONNA DI PORTOSALVO



MONASTERACE (Reggio Calabria)

Maria SS. di Portosalvo (considerata Stella del mare e Regina dei pescatori) è festeggiata l'ultima domenica di giugno.
La statua lignea della Madonna (conservata nella chiesetta omonima, che apparteneva, quale cappella di famiglia, ai marchesi di Francia) è settecentesca e di inimitabile bellezza.
La Madonna, che tiene in braccio Gesù Bambino, è seduta sul trono dorato, con un cuscino ai piedi.
La festa sembra esser stata istituita alla fine dell'800, dopo che la Madonna, invocata dagli abitanti, placò una mareggiata che minacciava il centro abitato.
Nove giorni prima della festa, la statua viene portata in processione fino alla chiesa Matrice, dove sosta per tutta la novena; durante la processione la statua viene consegnata ai pescatori per il corteo sul mare, che è accompagnato da numerose imbarcazioni.

Alla fine del corteo sul mare, davanti alla statua della Madonna avviene lo "spoglio" dei bambini che vengono votati alla Madonna e quindi c'è il canto della litania.
Dopo un altro tratto di processione la statua viene riportata nella sua chiesetta.
Alla Madonna di Portosalvo i fedeli di Monasterace rivolgono il seguente canto.



CANTO  

VINNA PE SALUTARA LA MADONNA
NU FJIURI PER LA VERGINI MARIA. ( 2 volte)

  E 'NTA LU CIELU SITI LA COLONNA,
SITI LA FEDI E LA SPERANZA MIA.
( 2 volte)

  SUTTA LU VOSTRU MANTU EU MI COMBOGGHJIU
U MA AIUTATI ALLA MORTI, O MADRE MIA.
( 2 volte) 

O MADRE MIA, O MADRE MIA! ( 2 volte) 

E MO CHI DITTA ST'ORAZIONI SANTA
VI LA PRESENTU A VUI, MADONNA MIA.
( 2 volte)

 
U MA POJATI 'NTA CHIDU LOGU SANTU
PE QUANDU ARRIVA LU JORNU E LA MORTI MIA
( 2 volte)

  E QUANDU MORU U MA PORTATI AVANTI
PE RIMPRISCU E L'ANIMA MIA ( 2 volte)

  O MADRE MIA, O MADRE MIA! ( 2 volte)

 





Festa di
S. MARTINO vescovo



S. Martino di Taurianova (Reggio Calabria)

A San Martino di Taurianova, secondo un’antica consuetudine, il programma religioso dei festeggiamenti del santo patrono San Martino ha inizio il primo novembre con l’esposizione nella chiesa parrocchiale di Maria SS. della colomba della statua in legno del santo, opera dello scultore D. Francesco De Lorenzo (1807-1866) da Varapodio (RC), e con la novena di preparazione.
Durante la novena la Schola cantorum della chiesa parrocchiale esegue l'Inno di S. Martino, composto nel 1917, dopo un fatto prodigioso, da Don Giulio Celano (1875-1945), che per 45 anni fu parroco del paese.

L’inno è stato raccolto e pubblicato per la prima volta da Rocco Caruso. Successivamente il figlio, Domenico Caruso, adattò il testo alla musica composta da Oronzo Talenti.



INNO

1^ Strofa

O glorioso San Martino,
nostro grande Protettore,
questo popol sempre chino
rende grazie al Redentore.

Ritornello

Ebbe esso tanti mèriti
d'aver Te per avvocato,
tra gli assalti impertèrriti
dei nemici ch’hai assediato.

La Tua grande carità
Ti spogliò del Tuo mantello,
per coprir la nudità
d’un cencioso poverello.

II Strofa

I miracoli son grandi
e prodigi d’ogni sorta,
nei pericoli s’accresce
la fiducia di Tua scorta.

Ritornello

Ti preghiamo, San Martino,
ad assisterci ogni istante
e con petto adamantino
vola in mezzo a noi festante.

Ed un dì ci unirem
a cantar con Te nel Cielo
le tue glorie al Redentor
che godremo senza velo.

Finalino

O San Martino,
Nostro Patrono,
sia gloria a Te…

 





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Ringraziamenti a Vincenzo Avenoso, Domenico Caruso, Lino Fera, Luigi Lombardo