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LA STORIA

1 -Livorno, Genova, Shanghai

2 -Il viaggio

3 -Shanghai

4 -La guerra

5 -Tientsin





APPROFONDIMENTI

Breve storia del Montecuccoli e degli incrociatori leggeri

Equipaggio 1937-38



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1 - Livorno, Genova, Shanghai



Genova, 27 agosto 1937- L'incrociatore leggero Raimondo Montecuccoli sosta nel porto in attesa di nuovi incarichi. Varato da appena due anni è già il fiore all'occhiello della Marina Militare Italiana. E le buone premesse non verranno smentite nei suoi 29 anni di attività : in pace e in guerra sarà uno dei principali protagonisti della storia contemporanea della nostra flotta, divenendo una delle unità navali più note per fama e per gloria. Ne ha il comando l'Ammiraglio Alberto Da Zara, grande uomo di mare, che assieme ai 500 membri dell'equipaggio e a due piccole unità - la Lepanto e la Carlotto - sta per intraprendere una missione importante e singolare, unica nel suo genere. Gli ordini parlano chiaro: entro sei ore l'incrociatore deve essere in mare. Destinazione Shanghai.

Shanghai, 14 agosto 1937 - Piovono bombe sulla città . La "Parigi dell'Est", la più grande, moderna, caotica, suggestiva, ricca, viziosa città dell'Asia diviene il bersaglio di una guerra a lungo temuta e scoppiata, infine, per caso. Potrebbe trattarsi semplicemente di un oscuro conflitto orientale, uno dei tanti, dei troppi del XX secolo. Ma la guerra cino-giapponese, allora quasi ignorata, per gli storici di oggi assume nuovi significati e segna l'inizio dell'evento più drammatico del '900: la Seconda Guerra Mondiale. Piovono bombe sul Settlement Internazionale e sulla Concessione Francese. I giapponesi non fanno distinzione tra cinesi ed occidentali. La guerra non è più solo una questione privata tra la Cina e l'Impero del Sole. Gli occidentali devono essere protetti.

Livorno, 26 agosto 1937 - Il Capo Elettricista di terza classe Aroldo Sabbadin, è imbarcato sull'Eugenio di Savoia. In 13 anni di navigazione sulle principali unità della flotta italiana, ha svolto spesso incarichi in Africa ma non è mai andato oltre il canale di Suez. Si è arruolato volontario a 16 anni per dare sfogo alla sua sete d'indipendenza, al desiderio di vedere il mondo. Ama la fotografia e conserva con precisione tutto ciò che, tornato a casa, sarà utile per ricordare i propri viaggi. Quella che gli viene proposta è la missione che da tempo attendeva: imbarcarsi per la Cina. Non può lasciarsi sfuggire la pił stimolante occasione della sua vita.