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06/05/04:
Reporters senza frontiere ha appena pubblicato la sua
relazione annuale 2004. La situazione della libertà di stampa in
Colombia è sempre estremamente preoccupante. La morte di cinque
giornalisti è soltanto una descrizione del lungo elenco degli attacchi
che subiscono le redazioni ed i reporters. Tutti sono alle prese con
la guerriglia ed i gruppi paramilitari che si disputano il controllo
di regioni intere, praticamente private di qualsiasi informazione.
L'anno 2003 tuttavia è stato segnato da una recrudescenza degli
attacchi attribuiti ad agenti dello Stato...
02/05/04: "abbiamo offerto ai gruppi violenti la possibilità di dialogo e di una soluzione negoziata, ma l'essenziale è la pace accettata o imposta", ha dichiarato questa settimana il presidente colombiano Álvaro Uribe, segnalando che le relazioni con le organizzazioni favorevoli e con i paramilitari, con i quali il governo ha concluso un trattato di cessate il fuoco e di smobilitazione, saranno regolate ora da offensive di guerra. Il suo "Piano Patriota" mira ad inviare circa 15.000 soldati contro le Farc nelle regioni d'accesso difficile controllate da questa guerriglia a sud del paese. "il Piano Patriota sarà l'offensiva militare più ambiziosa di un governo colombiano in tutta la storia della guerra civile", hanno dichiarato fonti dell'amministrazione di Uribe. Il piano comprende l'installazione di un centro d'addestramento nazionale nella foresta stessa per lo sgombro e la cura medica dei combattenti, per garantire la presenza costante di contingenti dell'esercito nelle zone considerate. Secondo i giornali colombiani, l'elaborazione del Piano Patriota è l'opera di funzionari del governo di Uribe e dell'esercito nazionale, con la partecipazione attiva dell'ordine Sud degli Stati Uniti e di membri dei dipartimenti di Stato e della difesa degli USA. Si stima in 110 milioni di dollari il contributo del "Piano Colombia" americano per questa offensiva, che utilizzerà in oltre a contraenti e mercenari contratti specialmente dal governo degli Stati Uniti, una nuova tattica per evitare di perdere soldati americani in guerre straniere. La possibilità di un accordo con le Farc, come quello dello scambio di prigionieri imposto dai genitori dei rapiti, è definitivamente respinta da Uribe. "il governo non permetterà che le Farc, con le loro minacce, impongano un accordo (di scambio) umanitario con condizioni che indeboliscono la politica di sicurezza democratica", ha dichiarato il presidente.
01/05/04: Secondo Amnesty International, la Colombia è il paese del mondo dove è più pericoloso essere sindacalisti. Almeno 80 sindacalisti sono stati uccisi o "sono scomparso" nel 2003. Le violazioni dei diritti umani perpetrati contro sindacalisti sono stati attribuiti in grande maggioranza alle forze di sicurezza ed ai loro alleati paramilitari, anche se le forze del guerriglia si sono rese colpevoli di numerose estorsioni. Il numero di minacce di morte che riguardano sindacalisti è quasi raddoppiato e l'impunità è praticamente garantita a quelli che violano i diritti umani nei confronti di sindacalisti. Il 20 aprile 2004, Gabriel Remolina, il presidente della sezione del sindacato nazionale dei lavoratori dell'industria agroalimentare (SINALTRAINAL) di Bucaramanga e la sua compagna Fanny Robles sono stati uccisi da uomini armati non identificati. La preoccupazione per la sicurezza dei sindacalisti in Colombia aumenta, non soltanto a causa di queste morti recenti, ma anche del fatto dell'incapacità della giustizia di tradurre dinanzi ai tribunali coloro che uccidono e minacciano sindacalisti. Amnesty International si preoccupa di vedere che il governo colombiano non sia stato in grado di portare un miglioramento sostanziale alla sicurezza dei sindacalisti in . Colombia.
11/04/04: Dal rapimento di Ingrid Betancourt, un fenomeno tanto mediatico quanto sociale si è sviluppato nel mondo - soprattutto francofono -, aiutato dalla sua doppia nazionalità franco-colombiana. I media ne parlano molto regolarmente; molti documentari che la riguardano sono stati già realizzati. La sua famiglia è invitata regolarmente in trasmissioni televisive e di radiofoniche. Oltre a questo fenomeno mediatico, il rapimento della candidata alle presidenziali colombiane ha iniziato un vero fenomeno sociale con la creazione di centinaia di gruppi di solidarietà che fanno pressione tanto sulle FARC quanto sul governo colombiano affinchè sia liberata. Ingrid Betancourt è al centro di numerose e regolari manifestazioni di solidarietà. Si è vista decretare il titolo di cittadina d'onore in più di mille comuni e città. E si parla del premio Nobel della pace. Nell'ottobre 2003 il fenomeno è stato analizzato da Frédéric Lévêque che ha intervistato ospiti molto bene al corrente della realtà del conflitto colombiano:
Al termine di questo servizio, la parola è data ad Olivier Mouton, giornalista di La Libre Belgique. Lavora da un certo tempo sull'America latina ed esprime il suo parere sul fenomeno mediatico che circonda il rapimento di Ingrid Betancourt e più globalmente sul suo modo di coprire l'attualità colombiana e latino-americana. Le interviste sono intramezzate da estratti sonori dei mass media audiovisivi francofoni (Radio Canada, RTBF, Francia 2, ecc.), così che di estratti di canzoni che gli habitués di questa località riconosceranno certamente. Ulivo Taymans ha prestato la sua voce per presentare il tema dell'emissione e gli ospiti. Questo servizio è stato realizzato per l'emissione settimanale di critica dei mass media AlterEcho. Vedere l'articolo su RISAL si può teletrasmettere il servizio in MP3 (26 MO) o in Real Audio (6.8 MO) Se non disporte di un collegamento sufficiente per una teletrasmissione, potete ascoltare il servizio di 56 minuti in streaming Real Audio (diffusione a 21kbps per collegamenti classici per modem). Il servizio sarà anche diffuso questo mercoledì dalle 22 alle 23 su radio città universitarie (107.2 FM a Bruxelles - emissione AlterEcho), o in diretta per Internet nel sito di città universitaria) venerdì alle 14.
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