BIOGRAFIA 

 Impressioni di Riccardo Ceccarelli            
 Renzo Barbarossa . Nato a Fabriano. La sua attività artistica comprende pittura ad olio, ad acquarello, scultura. E' membro dell'Accademia d'Arte Moderna a Roma. Ha ideato un Monumento ai Caduti nella stazione di FS di Fabriano (1981) e il Monumento ai Caduti 1918/1944 a Marischio (1990). Come scultore, ha ottenuto nel 1978 il 1° premio "Città di Fabriano", nel 1981 ha tenuto una personale a Brescia, nel 1986 un'altra personale a Firenze, nel 1990 è stato premiato alla Mostra "G.B. Salvi di Sassoferrato. Ha partecipato a numerosi concorsi e collettive ottenendo lusinghieri consensi. Ha al suo attivo varie personali. Recensioni: Italia ed Europa artistica, il Quadrato, Accademia d'Arte Moderna di Roma, molte riviste e quotidiani. Vive ed opera a Fabriano. Natale '96 "Arte in Stazione", Jesi (AN): collettiva 10 artisti 31 maggio, donate cinque formelle in terra cotta rappresentando "Il Cristo della Via Crucis" all'Oratorio S.Giovanni Bosco di Fabriano. Premio "Casentino" di poesia a Poppi: riceve un premio di rappresentanza. Il 4 giugno 2000 per l'AVIS di Fabriano ha realizzato il monumento al donatore una pietra (m. 2,90 x m. 1,50 x m. 0,60) con una goccia di bronzo dorato per significare la preziosità del dono.

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Impressioni di Riccardo Ceccarelli

Autodidatta, Renzo Barbarossa sente l'attività artistica come una interiore necessità prorompente ed istintiva.  Fedele ad un suo specifico modo di esprimersi, senza inseguire mode passeggere, travasa nelle sue opere la ricchezza della sua umanità e la capacità della sua fine intuizione.

     Fluido è il suo segno grafico, spontaneo; esso si scioglie con facilità lasciando trasparire una evidente sincerità di espressione.  Un segno pacato che a volte diventa nervoso, quasi volesse gareggiare con il fuggire del tempo rubandogli un istante da fissare sulla tavola.

     I suoi occhi si aprono su ambienti o paesaggi riuscendo a cogliere con vivacità espressiva una nota di familiarità insieme ad una velata nostalgia d'autenticità e un desiderio, non tanto poi nascosto, di recuperare l'antico sapore di una verità artigiana in un mondo standardizzato.  Un lirismo contenuto, quasi compiaciuto, si snoda con delicatezza avvincendo l'osservatore e portandolo alla scoperta progressiva di particolari essenzialmente delineati, uno squarcio di mondo un angolo che sembra staccarsi dal contesto per richiamare su di sé‚ un'attenzione altrimenti disattenta e svagata.

      Non diversa è la sua mano nel tradurre graficamente i suoi sguardi su autenticità e un desiderio, non tanto poi nascosto, di recuperare l,antico sapore di una verità artigiana in un mondo standardizzato.  Un lirismo contenuto, quasi compiaciuto, si snoda con delicatezza avvincendo l'osservatore e portandolo alla scoperta progressiva di particolari essenzialmente delineati, uno squarcio di mondo un angolo che sembra staccarsi dal contesto per richiamare su di sé‚ un'attenzione altrimenti disattenta e svagata.

      Non diversa è la sua mano nel tradurre graficamente i suoi sguardi su uomini o animali, sapendo in loro leggere con il guizzo di un lampo l'angoscia o la pace, il grido e la paura, la tenerezza o la forza, la serenità della gioia o le oscure preoccupazioni, l'ira e il furore.

      E' sempre la lotta contro il tempo - questa sembra risaltare - per espropriarlo della sua forza riduttrice e nullificante, è un tentativo che Renzo Barbarossa compie con i suoi mezzi espressivi, bloccando il momento o l'evento, nel suo vorticoso divenire.  Da un superficiale tormento dei suoi schizzi si risale ad una chiara  espressività dei contenuti e ad un fresco dinamismo che rendono le sue tavole piene di forza e di calore.

INIZIO PAGINA                                Riccardo Ceccarelli 1981

 

 

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