Birra casalinga

12-12-05

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Farsi la birra in casa è un procedimento piuttosto semplice, grazie alle tecniche moderne. Il modo più semplice è utilizzare uno dei kit disponibili sul mercato: essi sono completi di tutto il necessario e, rispettando accuratamente le istruzioni il risultato è pressoché garantito. Va detto che è legale prodursi la birra in casa per consumo personale, dei parenti e degli amici, purché ciò non sia oggetto di vendita o scambio commerciale.

 

Attrezzatura compresa nei kit:

Un bidone per la fermentazione con un rubinetto di scarico in basso, provvisto un gorgogliatore sul tappo (chiuso ermeticamente) e un termometro digitale adesivo (quelle striscioline con i numerini che appaiono a seconda della temperatura) per controllare che la temperatura della fermentazione rimanga nei limiti (18 - 25 gradi per l’alta fermentazione, 7 - 10 per la bassa). Il gorgogliatore è una valvola che permette all’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione di uscire, ma non permette all’aria esterna di entrare. Il bidone è in materiale plastico per alimenti.

Un densimetro per misurare il progresso della fermentazione attraverso il progressivo diminuire della densità del mosto. Questo consiste di un galleggiante di vetro che termina nella parte alta con una asticciola graduata. Tanto più si immerge il galleggiante, tanto meno il liquido è denso. La gradazione dell’asticciola è in Kg. per Litro (L’acqua è 1000).

Una provetta per effettuare la misura della densità. Una spatola per mescolare il mosto.

Un tubo o un imbuto per travasare la birra nelle bottiglie.

Una tappatrice per tappi a corona e una confezione di tappi.

Polvere detergente.

Nel kit è solitamente fornito il primo vaso di estratto luppolato e una bustina di lievito liofilizzato. Non sono comprese le bottiglie, che potranno essere acquistate a parte oppure riciclate.

 

Preparazione.

Il procedimento  è il seguente: diluiremo l’estratto, sciogliendolo in acqua tiepida,aggiungeremo una certa quantità di zuccheri (solo se previsto nelle istruzioni: potremo utilizzare zucchero bianco comune, zucchero di canna, estratto di malto in polvere), se non siamo sicuri della sterilità dell'acqua effettueremo una breve bollitura, una volta raffreddato il mosto così ottenuto al di sotto dei 20°C,  aggiungeremo il lievito e lasceremo fermentare. Misureremo la gradazione saccarometrica (OG = Original gravity, densità all’origine) usando il densimetro. La fermentazione inizia già dopo poche ore dopo l'aggiunta del lievito, lo si nota dall'anidride carbonica che esce attraverso il gorgogliatore. Dopo un paio di giorni termina la prima fase della fermentazione, detta fermentazione tumultuosa. A questo punto dobbiamo ancora attendere un paio di settimane affinchè il nostro lievito termini il proprio lavoro di distruzione delle molecole degli zuccheri. E' quindi ora di misurare con il densimetro la densità della nostra birra. Se abbiamo raggiunto il livello indicato delle istruzioni, siamo pronti per imbottigliare, aggiungendo una certa quantità di zucchero che servirà per la carbonazione  e quindi dare gas alla nostra birra. Una volta imbottigliata, la birra va lasciata per una settimana alla temperatura di fermentazione, e va poi riposta in locale fresco e buio. Sarà pronta per essere consumata dopo circa un mese, anche se  questo periodo è indicativo e varia a seconda del tipo di birra.

Una nota sull'uso del densimetro: le due misure che eseguiremo prima della fermentazione (OG) e dopo la fermentazione (FG=Final Gravity) ci permettono di calcolare con buona approssimazione la gradazione alcolica della nostra birra, utilizzando la seguente formula:

                                 

                                alcol ° vol  =      OG - FG

                                                            7.5     

 

Preparazione partendo da estratto di mosto concentrato non luppolato.

In questo caso ci serve anche una grossa pentola ed un colino con filtro o degli appositi sacchetti,  chiamati Hop Bag. La pentola viene utilizzata per la bollitura del luppolo nel mosto: facendo uso di mosto concentrato non è necessario bollire tutto il volume della nostra birra, ma solo una parte (fino a un terzo). Una volta giunto a ebollizione, si aggiunge al mosto il luppolo che darà il gusto amaro alla birra e si lascia bollire per circa 45 minuti. Poi viene aggiunta un'ultima piccola quantità di luppolo che darà l'aroma caratteristico alla birra e viene bollito per 10-15 minuti. Le aggiunte, la quantità e il tempo di cottura del luppolo variano a seconda della ricetta e del tipo di birra che vogliamo ottenere. Come nel procedimento precedente raffreddare a 20°C e aggiungere il lievito.

 

Il procedimento  All-grain.

In questo caso abbiamo bisogno di un mulino per macinare i grani e di un contenitore o di un pentolone per l'infusione dei grani, che sarà munito di falso fondo e un rubinetto per lo scarico. E' necessario anche un termometro 0-100°C del tipo per alimenti. Una volta macinati i grani,  faremo un impasto a 52°C. Manterremo a temperatura costante per circa 15 minuti. Poi alzeremo a 60° per 45 minuti, infine a 72°C e la manterremo fino a che gli amidi non si siano completamente trasformati in zuccheri. In questo caso faremo il test della tintura di iodio: prelevando una goccia di mosto e mescolandola con una goccia di tintura di iodio, quando il colore non scurisce, significa che non ci sono più amidi nel nostro mosto. Una volta ottenuto il mosto, procederemo con la luppolatura come sopra descritto.

 

L'infusione parziale.

E' in pratica un sistema intermedio tra gli ultimi due, che utilizziamo per esempio quando vogliamo farci una birra da mosto concentrato con l'aggiunta di grani speciali. In pratica anziché fare un'infusione completa di tutto il volume della nostra birra, utilizziamo una parte di mosto prodotto per infusione di grani e il restante stemperando il nostro concentrato. Il grande vantaggio è nel risparmio di spazio e nei tempi di lavorazione inferiori.

 

Note.

Alcuni accorgimenti ci rendono più semplice e efficace il nostro lavoro. Per prima cosa presteremo molta attenzione alla pulizia degli oggetti che utilizzeremo, in particolar modo sterilizzeremo tutto ciò che viene a contatto con il mosto. Presteremo molta attenzione alle quantità, alle temperature, ai tempi. Un consiglio utile per chi vuole sperimentare nuove birre è quello di trascriversi ogni operazione eseguita. L'abilità di un birraio è quella di saper ripetere più volte la stessa cotta, producendo birre uguali tra loro. Anche in questo argomento, infine, è importante saper imparare dai propri errori e saper fare un passo alla volta.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 07-07-05