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avvicinarsi ad una realtà del proprio territorio, favorendo un aumento di responsabilità, di collaborazione e di spirito di iniziativa, nonchè l'utilizzo di strumenti per affrontare problemi reali,
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hanno imparato personalmente come viene impostato un lavoro di ricerca,
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come vengono effettuati campionamenti ed analisi,
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hanno capito che le procedure devono essere seguite in modo corretto per ridurre al minimo gli errori nei risultati,
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hanno imparato dai loro errori (ragionando sulle cause che potevano averli provocati) rendendosi conto delle molteplici variabili che possono influenzare i risultati.
La collaborazione con l'Università e le altre scuole in un progetto comune ha permesso di venire in contatto con realtà "sentite" lontane, ha stimolato la collaborazione e l'interazione verticale e orizzontale tra classi diverse.
Le qualità dinamiche degli studenti (spirito d'iniziativa, senso di responsabilità e autonomia) sono state rafforzate e migliorate grazie soprattutto al tutoraggio e alla giornata finale.
Si sono sperimentati nuovi strumenti di lavoro e valutazione (uscite sul campo, diari, relazioni, cartelloni, ecc...) che hanno aperto la strada ad una visione nuova del modo di insegnare e di apprendere.
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nella comunicazione in rete che ha lasciato un po' a desiderare per i motivi elencati precedentemente e questo ha vanificato in parte lo spirito del lavoro, non fornendo un soddisfacente e continuo quadro completo della situazione, e non ha permesso di rendersi prontamente conto di eventuali errori nelle analisi effettuate, non avendo dati con cui fare un confronto;
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nel tutoraggio che, purtroppo, non è stato possibile sviluppare più approfonditamente per via delle difficoltà di organizzazione legate agli impegni scolastici e alla scarsità di tempo che hanno condizionato le classi;
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nella mancanza di strategie comuni che avrebbero facilitato e reso più proficuo sia lo scambio e il raffronto di informazioni che la collaborazione tra le scuole, cosa che, invece, per alcuni aspetti è stata un po' carente;
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nella rigidità degli orari scolastici e nella mancanza di collaborazione, in alcuni casi, dei colleghi che hanno reso più difficile poter fissare più incontri comuni e ha reso frammentarie le attività, rendendo problematico l'avere una visione d'insieme dei risultati e dei progressi del lavoro.
Fortunatamente nonostante queste lacune il progetto ha avuto una valutazione positiva da parte dei partecipanti che si dicono arricchiti da questa esperienza e dagli errori o mancanze che si sono verificati lungo il percorso, che hanno permesso loro di riflettere e capire quali siano stati i loro sbagli e di trovare le possibili soluzioni per non ripeterli in futuro.
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potuto verificare come l'apprendimento dei ragazzi e il loro coinvolgimento sia stato stimolato e facilitato dalla consapevolezza di essere coinvolti in un lavoro "da grandi" come una tesi di laurea, che per di più trattava un argomento che li interessava da vicino;
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constatato quanto sia importante stimolare e coinvolgere gli allievi attraverso l'esperienza personale; è necessario "sfidarli" a trovare le soluzioni dei problemi in modo che si possano costruire l'apprendimento e non subirlo;
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constatato direttamente come possa essere difficile riuscire a catturare e mantenere l'attenzione dei ragazzi (soprattutto quelli delle scuole medie);
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mi sono resa conto che per poter spiegare e chiarire dei concetti è necessario avere interiorizzato il meglio possibile i concetti che si vogliono trasporre;
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ho constatato come gli insegnanti siano riusciti a coinvolgere (rendendo attiva la loro partecipazione) i ragazzi, sapendo ascoltare le loro idee e lasciando che fossero loro a ipotizzare spiegazioni degli eventi di cui si stava parlando e, partendo da queste basi abbiano tracciato un percorso che li avrebbe portati a conoscere e verificare da soli l'erroneità o la veridicità di ciò che sostenevano;
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ho avuto modo di entrare in contatto con la scuola e i suoi operatori e di constatare come sia forte il bisogno e il desiderio di una riforma dell'organizzazione scolastica che renda possibile la realizzazione di progetti come il nostro;
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ho potuto verificare i risultati positivi e significativi che si possono ottenere da una collaborazione attiva tra istituzione scolastica e territorio/comunità.
Grazie a questa esperienza posso affermare che la scuola sta cercando di non essere più solo un'istituzione "a senso unico", dove gli insegnanti spiegano e gli alunni ascoltano, ma vuole diventare (e in parte già lo è) un luogo dove oltre all'apprendimento delle nozioni si tiene conto anche dello sviluppo delle personalità dei singoli individui, dove si impara a socializzare e a intraprendere una propria crescita culturale e sociale.
(Sonia)
Lavorare con 11 classi di livelli scolari diversi non è stata cosa facile; la difficoltà è stata relazionarsi agli studenti utilizzando un linguaggio adeguato al loro livello scolastico; inoltre, l'elevato numero di classi e l'impossibilità di un contatto continuo con loro ha reso difficile stabilire un vero contatto interpersonale.Vivendo quest'esperienza non piu' da studente ma da "insegnante", mi sono resa conto di quanta sicurezza sia necessaria per affrontare una classe di ragazzi curiosi e interessati, e di quanto lavoro sia indispensabile alla preparazione delle lezioni, ma soprattutto di quanto sia importante stimolare, coinvolgere gli allievi attraverso l'esperienza personale partendo dalla loro cultura, dai loro interessi cercando di sviluppare le loro attitudini personali.
E' necessario "sfidarli" a trovare la soluzione dei problemi in modo che essi possano costruire il loro apprendimento e non subirlo e sentirsi cosi' protagonisti.
A mio parere queste fasi si sono verificate perchè gli studenti si sono sentiti protagonisti fin dall'inizio, hanno appreso divertendosi e hanno conseguito dei risultati di ricerca apprezzabili.
Il fatto di aver lavorato in un ambiente conosciuto dai ragazzi ha permesso di farglielo vedere con occhi diversi facendoli sentire partecipi e responsabili dei suoi possibili mutamenti; possono partire da esperienze come questa i primi rudimenti di una vera "coscienza ambientale".
(Paola)