Triazine
Le
triazine sono composti eterociclici azotati, formati da
un anello esa-atomico con alternanza di atomi di carbonio
e azoto con gruppi sostituenti in posizione 2 (un atomo
di cloro, un gruppo S-CH3, OH oppure
O-CH3) e in posizione 4 e 6 con gruppi
alchilici (etilammina, isopropilammina, terbutilammina).

Uno dei composti cloro-triazinici più pericolosi
è l’Atrazina, introdotta nel
1958 come erbicida per il controllo di infestanti appartenenti
al gruppo delle dicotiledoni e utilizzata prevalentemente
nelle coltivazioni di mais, sorgo e canna da zucchero. E'
un erbicida ad adsorbimento radicale e, in misura minore,
fogliare. Viene trasportato per via xilematica e agisce
a livello del fotosistema II, inibendo il trasporto di elettroni.
Atrazina |

2-cloro-4-etilamino-
6-isopropilamino-1,3,5-triazina |
Il
suo impiego è stato vietato su tutto il territorio
nazionale dal 1992 (con Decreto del Ministero della Sanità
del 18 marzo 1992, n.705/910) dopo diversi episodi di contaminazione
di falde idriche, ma viene ancora prodotta ed utilizzata
in molti paesi Europei e negli Stati Uniti (più di
38 milioni di Kg venduti ogni anno).
L’atrazina viene prodotta industrialmente mediante
reazioni successive del cloruro di cianurile con isopropilammina
e del composto intermedio con monoetilammina. Il principio
attivo è una polvere incolore poco solubile in acqua
(28 mg/L a 20°C), viene venduto in preparati commerciali
contenenti il 50-80% del principio miscelato con altre polveri
inerti. Il prodotto commerciale viene impiegato come dispersione
acquosa e agisce come diserbante in pre- e post-emergenza.
Nonostante
la sua solubilità non sia molto elevata, l'atrazina
ha dimostrato avere una elevata persistenza ambientale con
coseguente inquinamento sia di acque superficiali che di
falda. Questo è dovuto sia alle elevate dosi con
cui viene impiegata (1,5-2
Kg per ettaro per ogni applicazione) sia alla capacità
di stabilire dei legami forti con i colloidi organici presenti
nella frazione argillosa del terreno. Ciò determina
il lento e continuo rilascio della sostanza e il suo rinvenimento
nelle acque anche a distanza di anni dal suo impiego.
Un altro motivo che contribuisce ad aumentare la persistenza
ambientale sia dell'atrazina, sia delle altre clorotriazine
è dovuto alla difficoltà degli organismi biodecompositori
nel metabolizzare queste sostanze (alcuni studi di Zeng
Y et al., e Wackett LP et al., hanno dimostrato la capacità
di alcuni batteri tra cui Pseudomonas sp.ADP di
biodegradare l'atrazina).
L'atrazina
è una sostanza pericolosa per la salute umana. Attualmente
non è ritenuta essere una sostanza cancerogena, ma
sono stati pubblicati alcuni studi che hanno evidenziato
l'insorgere di danni all'ovario di criceti, mentre altri
studi sugli anfibi hanno evidenziato come questa molecola
produca interferenze sull'equilibrio degli ormoni sessuali
determinando un effetto femminilizzante.
Simazina |
2-cloro-4,6-bis(etilamino)-
1,3,5-triazina |
La Simazina è un erbicida selettivo,
utilizzato in pre- emergenza nel controllo di infestanti
a foglia larga e di erbe annuali in molte colture tra cui
viti, diversi tipi di verdure, piante ornamentali e soprattutto
cereali. Impiegata anche per il controllo di alghe e altre
infestanti in acquari e allevamenti di pesci. E' prodotta
come polvere solubile in acqua, ma anche in forma liquida
o in granuli.
E' moderatamente persistente nell'ambiente, ha un tempo
di dimezzamento che va dai 30 ai 150 giorni e può
essere adsorbita in terreni argillosi. La sua bassa solubilità
(5 mg/L a 20°C) la rende però poco mobile.
Viene assorbita a livello delle radici e raggiunge le foglie
dove agisce come inibitore del fotosistema II.
Altre
cloro-triazine utilizzate in pre emergenza contro le infestanti
sono la terbutilazina (nelle colture di
agrumi, vite, olivo, orzo, mais, segale ) e in misura minore
la cianazina (nelle colture del mais e
del frumento).
Terbutilazina |
Cianazina |

2-cloro-4-etilamino-
6-terbutilamino-1,3,5-triazina
|

2-cloro-4(1-ciano-1-metiletilamino)-
6-etilamino-1,3,5-triazina |
Prodotti
di degradazione dell'atrazina e della terbutilazina sono
la desetilatrazina (DEA)
e la desetilterbutilazina (DET).
Si formano mediante dealchilazione del composto precursore
e agiscono sia nel suolo sia nelle piante come il composto
parentale.
Sono più polari e più mobili dell’atrazina
e della terbutilazina.
La DEA spesso è stata rinvenuta nelle acque di falda
in concentrazioni anche superiori a quelle del suo precursore.
DEA
- desetilatrazina |
DET
- desetilterbutilazina
|

2-cloro-4-amino-6-isopropilamino-1,3,5-triazina
|

2-cloro-4-amino-6-ter-butilamino-1,3,5-triazina
|
Prometrina |

2,4-bis (isopropilamino)-6-metiltio-1,3,5-triazina
|
La
prometrina appartiene al gruppo delle tio-triazine,
ha come sostituente in posizione 2, un gruppo S-CH3
al posto del cloro. E' un erbicida sistemico, assorbito
per via radicale e fogliare ed è usato in post-emergenza
per il controllo delle piante a foglia larga e altre erbe,
nelle colture del cotone e del sedano. In terreni argillosi
tende a legarsi con le altre sostanze organiche, diminuendo
molto la sua mobilità. Ha un tempo di dimezzamento
di circa 60 giorni, ma in terreni molto asciutti o in seguito
a molte applicazioni successive la sua persistenza aumenta.
Durante
la fase sperimentale sono stati sintetizzati dei polimeri
selettivi per le triazine, usando come molecole stampo alcuni
erbicidi come l'atrazina, la terbutilazina e la prometrina,
attualmente impiegati o comunque ancora presenti nelle acque
a causa del lento rilascio da parte del terreno.
Propazina |

2-cloro-4,6-bis(isopropilamino)-
1,3,5-triazina
|
Poiché
i polimeri sintetizzati hanno la tendenza a rilasciare una
parte del templante durante le analisi, anche dopo il lavaggio
in soxhlet, si è provveduto a sintetizzare un polimero
con una cloro-triazina non impiegata attualmente nelle zone
dove si è prelevata l'acqua di fiume per le analisi
di campione reale. La molecola scelta è la propazina,
una cloro triazina con forma molto simile alle molecole
monitorate durante le analisi.
Referenze
- Wackett LP, Sadowsky MJ, Martinez B. (2002).
Biodegradation of atrazine and related s-triazine compounds:
from enzymes to field studies. Appl Microbiol Biotechnol.
58:39-45.
-
Zeng Y, Sweeney CL, Stephens S, Kotharu P.
(2004). Atrazine Pathway Map. Wackett LP. Biodegredation
Database.
Online. http://umbbd.ahc.umn.edu/atr/atr_map.html
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