Lo
scopo di questo studio è quello di valutare l’efficacia
dei polimeri a stampo molecolare nel monitoraggio di erbicidi
appartenenti alla famiglia delle triazine nelle acque dei
fiumi.
Per questo motivo sono stati sintetizzati e testati alcuni
polimeri stampati con diversi templanti, in modo da misurare
e confrontare il recupero ottenuto con una miscela di erbicidi
appartenente alla famiglia delle triazine.
Gli stessi polimeri sono stati impiegati in analisi di campioni
reali di acqua di fiume, in modo da valutarne la selettività
in presenza di matrici complesse.
Frazione
tra 45 e 100 mm del MIP-Prometrina
fotografato su carta millimetrata
Durante la fase sperimentale, i polimeri sono stati realizzati
mediante sintesi in bulk
con stampo NON-covalente; tecnica che si basa sulla formazione
di una rete articolata, prodotta mediante polimerizzazione
di monomeri funzionali e agenti reticolanti attorno a molecole
stampo che formano delle impronte all’interno dei
pori del polimero e che, una volta rimosse mediante lavaggio
con un opportuno solvente, rendono disponibili dei siti
di legame in grado di legare selettivamente la stessa molecola
o analiti con struttura e caratteristiche simili.
Il metodo scelto per la sintesi dei polimeri (Ferrer, 2000;
Anal. Chem.) richiede l’impiego di Acido Metacrilico
(MAA) come monomero funzionale (4 mmol),
Etilene Glicol Dimetacrilato (EGDMA)
come agente reticolante (20 mmol), molecola templante
(1 mmol), Toluene (5,6 ml) come solvente
porogeno.
Per far partire la reazione é necessario aggiungere
Azobis-Isobutyronitrile (AIBN)
come iniziatore radicalico (0,24 mmol).
I
reagenti vengono aggiunti in una vial con tappo a vite mantenuta
in bagno ad ultrasuoni per facilitare la dispersione dei
vari composti.
Prima della fase di polimerizzazione, si elimina l’ossigeno
mediante purge in flusso di azoto per cinque minuti, quindi
la vial viene sigillata e lasciata per 24 ore a 60°C
in bagno termostatato.
Il polimero ottenuto è un blocco molto duro. E' necessario
frantumarlo con mulino meccanico (25000 gpm) e setacciarlo
in modo da separare la frazione compresa tra 45 e 100 µm
di diametro, da utilizzare per impaccare colonnine per estrazione
SPE.
E'
un processo lungo e noioso. Durante la fase sperimentale
ogni ciclo di polimerizzazione e setacciatura ha permesso
di ottenere tra 1,5 e 2 g di resina per ognuno dei polimeri
sintetizzati, con una perdita che arriva fino al 70% del
polimero prodotto.
Le
tre frazioni di polimero ottenute dopo frantumazione
e
setacciatura [< di 45 mm;
tra 45 e 100 mm;> di
100 mm]
La procedura descritta è stata utilizzata per produrre
MIPs a partire da Atrazina, Terbutilazina,
Prometrina, Propazina,
Teofillina e NIP (not
imprinted).