|
Dietro
le quinte di My Land con Antonella* |
"
Ci sono momenti, credo, in cui senti la tua vita cambiare
e ti pare quasi di riconoscere il rumore sgraziato e metallico
degli ingranaggi del destino. " Una voce nella notte
( Armistead Maupin )
Partiamo in questo viaggio a ritroso nella memoria, col
dire di chi è la colpa: la Mia:-P
La
verità è che nei miei panni non mi ci sono
mai sentita molto bene. Quando ogni fine settimana degli
ultimi inverni ci si trovava come di regola al Barge ( *
pub del centro sul Lungomare di Rimini ), raramente tornavo
a casa col cuore leggero. Per me che vengo ‘da fuori’
era normale fare dei km per una birra e un po’di musica
in compagnia, anzi direi che era il top. Un posto dove sfogare
il ‘feeling dello sgobbo’ di una settimana di
ufficio e paranoia. Eppure mancava Qualcosa......
Rimini
è come il blues, dice qualcuno, dentro c’è
tutto. Certo non è il posto migliore, in estate,
se vuoi startene per i fatti tuoi, ma almeno, ero a Casa.
This
land is your land, this land is My land. Mille serate a
battere il tempo, con Daniel, Joe, Spazzoli, e gli altri,
sui tavoli scolpiti da gente che vuole a tutti i costi lasciare
un segno, o solo far danni ….( tanto paga Luca ).
Così,
mentre un imberbe Nick ( che un Uomo c’entra sempre,
figuriamoci se beatnik! ) imbarcava il suo bagaglio sul
volo per Frisco, la mia testolina sedava gli umori leggendo
di Quadrifogli e Americhe Sognate: la Mia Mito, Fernanda
Pivano.
Ma
quanto ero fessa, Beppa, facendo squillare telefoni da Torino
a Milano, sapendo di romperle tremendamente le scatole,
come non ha mancato di farmi notare, la ‘Sweet Nanda’.
Un incontro, seppur telefonico, poco felice o fortunato.
Eppure con Hemingway a Cortina….
D’altra
parte, 85 anni a luglio. Troppe cose da fare. Troppa gente
negli occhi, da ricordare.
Come
glielo dicevo di Quel Vecchio hippy della “NazioneWoodstock”,
e del suo amico Todd? Di Rigo&Beto e.. della Nostra
Rivoluzione? Pochi fiori nei nostri cannoni, anche se Qualcosa
- giù nelle strade - l’abbiamo ballato.
Provateci
Voi a SOGNARE coi piedi per terra. Questa è la Sfida!
Buttate giù i muri, uscite dal guscio. ConquistateVi
il Vostro eldorado.
“
My land, la strada dei sogni “ è stato più
facile di quello che uno può pensare. L’anno
prima… Quello sì m’è costato un
buon litro di sangue! E il buon sangue si sa.. non mente;-D
E tanto per restare in tema di ‘asfalto’, l’avevamo
chiamata “Vivi
la strada!“ Grazie, che fantasia.
La
cosa bella è stata che l’abbiamo vissuta proprio
come una festicciola tra amici, cosa che non ha retto due
edizioni di seguito, gli animi han fatto presto ad inasprirsi
complici alcuni ‘ ospiti d’eccezione ’.
No, non è la gelosia……..
Dunque
non sono tutte rose e ..? Fiori, appunto.
Se
lo rifarei? Certo. Com’è vero che ve lo sto
raccontando. Il punto è che se non ci sono motivazioni
personali difficilmente ti dai da fare per far qualcosa
che sconvolga i piani degli altri e rientri nei tuoi. Può
succedere, come con Rigo, che i piani coincidano. Allora
fai. Altrimenti?
La
mia era una voglia matta di sconvolgere l’equilibrio
statico di un ambiente, quello giovane, riminese e notturno,
che nulla aveva da offrire ai miei coetanei tranne molto
alcool e un volume troppo alto. Stordimento.
La
sorpresa in entrambi i casi, 2000 e 2001, sono state le
famiglie e le coppie di Varese, Torino, Falconara, Milano,
Genova, Pavia. Venute per l’occasione. Perché
amano gli Indiani, le cause dei Popoli che combattono per
la loro identità e autonomia, come il Tibet, e che
ci hanno messo di fronte agli orrori dell’Olocausto
( e del genere umano ), come gli Ebrei.
Provate
Voi a reclutare gente in strada, mentre il locale è
ancora vuoto ma l’orario del programma impone che
il Vostro prof di storia delle medie, che avete avuto il
coraggio di chiamare dopo 13 anni, inizi al microfono (
con Voi al suo fianco ) il suo monologo sulle origini dello
SHOA’, quando l’Italia gioca gli Europei e vince
sull’Olanda e scooter, motorini e quant’altro
sfrecciano strombazzanti a due passi dal palco, noncuranti
della VOSTRA manifestazione cosiddetta di SPESSORE!!!!!!!
Cospirazione
di chi, Anna Frank?? ( era olandese.. )
Toccante
il suo memoire di ragazzino calabrese, alle prese con un
amichetto reduce dai Campi, da lui ricordato come il Suo
Primolevi. Cose che non si possono trasmettere a parole,
perciò mi pento di non averlo immortalato.
In fondo Woodstock è entrata nella storia e nel patrimonio
collettivo per l’enormità di gente che aveva
raggiunto e ‘occupato’ la fattoria Yasgur Farm
di Bethel, vicino a New York. E’ stata la musica,
la voglia di libertà dei giovani fricchettoni ( stavo
per dire ‘in erba’;-) a far confluire una moltitudine
di anime. Ideali, altissimi. Il ’69 era una mina vagante
di pace&amore assoluta, finalmente esplosa.
Ma
perché, Sister, dobbiamo continuare ad esaltare un
episodio felice, conclusione di un periodo che ha contato
Quanti cucchiai sporchi dell’ultima pera di eroina?
Janis, Jimi..
E’
vero, ai nostri raduni è confluita certamente meno
gente del dovuto. Magra consolazione pensare che quegli
stessi saranno, mi auguro, gli utenti di questo sito, ma
di Origine Controllata.
Noi
però vogliamo continuare in questa Utopia. Finchè
ci sarà gente che ci scrive per sapere come rintracciare
la Fornasari e farle fare una conferenza nelle scuole, medie
o elementari, com’è successo a Mantova, o meglio
organizzare una mostra come al Salone dell’Antiquariato
a Modena; finchè Rossana appenderà le sue
cartapeste ad asciugare, mentre Ivaldo scriverà (
e sognerà ) di Castagne, Lune e Viaggi; finchè
Qualcuno di Voi suonerà nelle piazze, negli stadi
o tra i banconi di un bar….. io e la mia Socia saremo
lì, rinchiuse in casa a guardare un libro, una foto
o un giornale, ignorando quel rodere sordo che cambia '
IO FACCIO ' e lo fa ' IO RICORDO'.