Fzz |
Vi piacerebbe saperlo, eh? Piacerebbe anche a me. Mi spiego. Da qualche tempo abito a Parigi. Potrei dire da otto mesi: ma poi fra un mese dovrei cambiare la pagina e scrivere "da nove mesi". Poi il mese dopo, ritornare qui all'ftp e cambiare ancora, e scrivere "da dieci mesi", ecc. Un rapido calcolo mi conferma che se dovessi campa' altri cinquant'anni, ebbene dovrei stare a ripassare su questa sezione denominata "Dov'è" per seicento mesi. Troppi, anche in una società postborghese che ha consacrato le vite di noi occidentali all'inutilità. Preferisco spendere questi seicento mesi (sempre che seicento siano) in un altro modo, crearmi altre preoccupazioni fittizie. Forse anche a illudermi che non sarà sempre tutto inutile, ma qualcosa succederà, qualcuno tornerà... Comunque, Parigi, voglio allargarmi e dirò "ventesimo arrondissement" (gli arrondissement sono come una sorta di circoscrizioni, direi ventesimo 'quartiere' traducendo il concetto più che il termine). Ma non è che sono qui. Certo lo sono ora che scrivo, in più pago un affitto: ma la domanda "Dov'è" è qualcosa di più profondo, ci induce l'idea di relazione con un luogo, una casa. Una casa che non c'è. Prima abitavo a Roma, lo sapevo anche io dov'ero, all'incirca. Poi dopo, nel 2000, mi è sortita la bella idea della Francia, di Parigi. L'ho fatto per seguire una signorina che per discrezione e rispetto qui non nomino: ma la domanda giusta sarebbe "Dov'è lei" e non "Dove sono io". Un concetto di secondaria importanza, quest'ultimo, poiché sono io il primo ad averlo posposto ad altri, tipo "Dov'è lei" o ancora "Dove va", una domanda quest'ultima che si traduce amaramente in questi lunghi mesi in "Dov'è andata". Cose che succedono, eh, anche se non è che devono succedere per forza: magari c'è qualcuno al mondo che ora sta con lei su una spiaggia a guardare il tramonto, in una serata silenziosa e tranquilla, senza opprimere il proprio cuore con alcuna domanda sciocca. |
Dov'è Fra'
|
|