Introduzione
dell’autore
L’essenza della poesia
è descrivere noi stessi, e l’essenza di un componimento poetico è il poeta
stesso. L’uomo, nel corso della sua evoluzione culturale, ha sempre cercato di
esprimere i profondi sentimenti e turbamenti suscitati in lui dalla
contemplazione del mondo che lo circondava, attraverso raffigurazioni. Le
raffigurazioni, pittoriche, linguistiche o musicali che siano, sono sempre
simboliche; esse non sono la mera riproduzione della realtà, bensì una visione
mediata dalla coscienza del compositore. Per questa ragione, avrei voluto usare
lo pseudonimo di Nataniele Manas: “manas” nel buddhismo è la settima
coscienza, che elabora e riunisce il lavoro delle precedenti coscienze legate ai
sensi (vista, udito, odorato, gusto, tatto e pensiero) creando l’illusione
dell’Io. E’ ciò che noi chiamiamo subconscio.
Le poesie che seguono,
belle o brutte che siano, sono sgorgate dal mio manas. Ora io ve le porgo
affinché cerchiate di sentire il mio universo, la mia totalità, ovverosia me
stesso.
Nataniele
Paghini
Milano, luglio 1999
Indice dei componimenti poetici
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