L'Mc a.k.a. Master of Ceremony (maestro di cerimonia): è colui che canta e solitamente mette in rima quello che vede e quello che sente infatti  nella maggior parte dei testi rap/Hip Hop si tratta di argomenti veri e vissuti, storie della vita di tutti i giorni, vicende di strada e proprio la crudezza della stessa che viene ad essere rappresentata porta per la maggior parte dei casi all’elaborazione di testi con contenuti espliciti e senza peli sulla lingua. Una specialità dell'mcing è il freestyle: gli mc's solitamente si sfidano in vere e proprie gare di freestyle per dimostrare la loro bravura; molte volte è proprio da questa improvvisazione che nascono poi i pezzi più curati che troviamo nei vari cd. La parola chiave dell'Hip Hop è dunque "freestyle", non come mancanza totale di regole, ma come interpretazione soggettiva ed originale delle regole stesse, ovvero la capacità di improvvisare su basi casuali fatte solitamente con la sola bocca, vere e proprie canzoni in rima riguardanti le situazioni o i pensieri che si stanno vivendo nello stesso momento; tutto ciò accade all’interno dei jams (feste che pongono come protagonista principe tutto quello che ha a che fare con il mondo Hip Hop): poichè la cultura Hip Hop è nata da parte di giovani, è facile capire come sia una costante della doppia H il fare festa. I party Hip Hop vengono chiamati jams. Una jam, però, non è solo una festa, ma soprattutto un momento di incontro fra b-boys e flys dove ci si può confrontare in tutte le arti. Le jam migliori e più complete sono quelle che comprendono tutte e quattro le discipline, con spazio per ballare e dipingere oltre che per suonare. Nelle jams solitamente è forte il carattere agonistico, la sfida caratterizza moltissimo le 4 arti; l'importante è vedere la sfida non come uno scontro ma come un confronto. E' logico che in ogni sfida ci sia un vincitore, ma una volta scesi dal palco, o usciti dal cerchio del ballo, bisognerebbe essere di nuovo in pace come prima: chi ha vinto cosciente delle sue capacità, ma pronto ancora ad allenarsi, e chi ha perso convito che ha imparato qualcosa e che l'allenamento ora sarà più motivato.
Bisogna alzare il livello... come si dice spesso, ma prima di tutto il livello mentale, e capire che alla base di tutto c'è amore, pace e rispetto.... e molto divertimento. Sull'mcing si sono sempre dette una marea di cose e non sempre troppo complete... ossia: ci sono correnti che tendono a considerare il bravo mc solo colui che è un bravissimo improvvisatore capace di andare in freestyle per 5 ore consecutive; altri considerano un buon mc colui che riesce ad attrarre l'attenzione della folla ad una jam e trascinarla a ballare... altri odiano a prescindere la figura dell'mc conscious e lo vedono solo come un militante . 
Un bravo mc è la sintesi di tre caratteristiche fondamentali: cultura, stile e consapevolezza.
Un mc deve avere la cultura di sapere che la sua figura deriva da coloro che in America animavano i party "retti" da dj... e di conseguenza deve saper improvvisare su qualsiasi cosa...
Un mc deve avere lo stile trascinante che porta tutti a far rimbalzare la testa e scendere in pista.
Un mc deve essere consapevole del suo ruolo verso chi ascolta che viene spesso influenzato dalle parole in musica .

 

1970 The Last Poets, pionieri dell'Hip-Hop, registrano il loro LP omonimo per la Douglas Records, usando un misto di parole parlate e di strumentazione e batteria Jazz. 1975  l’ mcing si sviluppa dai gridi da festa tipo "'Kool Herc is in the house and he'll turn it out without a doubt".
Coke La Rock e Clark Kent (aka Tyrone Smith, non il DJ di Dana Dane) formano il primo gruppo di mc. Loro divennero conosciuti come "Kool Herc and the Herculoids" insieme al loro DJ chiamato Timmy Tim.
(fonte: Phyllis Wilder)