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Anna soror (v.9)
Come Didone era in origine una personificazione storica della divinità protettrice di Cartaginecosi’ Anna era una delle figure accessorie di questo culto. In tempi posteriori essa fu confusa con una divinità romana, Anna Perenna ;e le leggende che si formarono per riconnettere insieme il mito fenicio con quello romano ,possono essere addotte come esempio della completa dimenticanza in cui i Romani di tempi piu’ tardi spesso erano venuti circa l’origine e il significato di alcune fra le loro divinità più antiche. Anna Perenna era la dea dell’anno, nel cui nome si riconosce chiaramente la relazione con il principio e la fine dell’anno ; ad essa si rivolgevano le preghiere affinchè mediante la sua protezione si potesse cominciare e terminare felicemente l’anno.Perciò ricorreva la sua festa alle Idi di Marzo, ossia nel primo mese dell’antico anno, e questa festa aveva tutti i caratteri di un allegra solennità di Capodanno. Tale era la figura primitiva di Anna Perenna , divinità prettamente romana e appartenente alla cerchia degli Dei INDIGETES.In seguito per ricongiungerla con l’ Anna fenicia, si disse che dopo la morte di Didone, Anna, temendo lo sdegno di Iarba, se ne fuggi’ in Italia, che qui fu ben accolta da Enea, ma che tormentata dalla gelosia di Lavinia, si precipito’ dalle acque del fiume Numicio, sulle cui sponde viene onorata come una Ninfa, sotto il nome di Asna Perenna
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