|
|
Canebat (v.190)
Deriva da cano –is, cecini, (cantum), canere, 3.
Ha numerosi significati: cantare, suonare, risuonare, declamare cantando, recitare, celebrare, lodare col canto, predire, presagire, dare il segnale. Generalmente significa cantare, ma in poesia viene usato con significato di recitare con accompagnamento musicale.
Aenean (v.191)
Accusativo di forma greca con una sfumatura spregiativa.
Enea non è un vero personaggio epico: privo di volontà e iniziativa, instabile nel carattere, sempre combattuto tra ragione e sentimento, egli non è che il passivo esecutore della volontà divina. Quasi tutti i critici sono d’accordo con questa affermazione. Anche se non è una figura epica, molti studiosi sostengono che egli sia un personaggio poeticamente vivo, ricco di una sua umanità tragica e patetica nello stesso tempo, perché “il suo adeguarsi al volere del fato non è soltanto passiva acquiescenza: egli ha la coscienza di adempire a un dovere, a una missione che gli pone delle responsabilità di fronte ai compagni, all’umanità, alla storia, gli impone di vincere alle proprie inclinazioni e di soffocare i sentimenti intimi, come avviene nel caso del forzato abbandono di Didone…Enea è simbolo della vita umana intesa come un errare e un soffrire continuo, ed è anche simbolo della vicenda storica del popolo romano, che attraverso la sofferenza è destinato a compiere una missione universale di umanità e di pace.” (L. Perelli)
Puchra (v.192)
Pulcher, pulchra, pulchrum. Aggettivo della 1^ classe.
Significa: bello, avvenente, buono, nobile, illustre, glorioso, felice, lieto, fortunato.
|
|
|