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Veneris (v.164)
Venere dea romana, ben presto identificata con la greca Afrodite. Era connessa con la viticoltura (e forse il suo nome deriva dalla radice stessa della parola “VINUM”):le due feste romane che si intitolavano al vino, i Vinalia del 23 Aprile e del 19 Agosto, riservavano a Venere grandissima onoranza. Era anche connessa con l’orticoltura e veniva invocata nella preparazione di filtri magici e amorosi. Venere ebbe da parte della plebe un particolare culto, che salì a grande fortuna negli ultimi anni della repubblica. Assunse importanza statale dopo l’ avvento al potere della gens Iulia, la quale la considerava sua capostipite progenitrice della stessa Roma; cio’ in base al mito che faceva di Venere-Afrodite la madre di Enea, e del figlio di questi Iulo, il capostipite della gens Iulia.Romolo, il fondatore di Roma sarà poi un discendente di Iulo.
Palma il Vecchio, "Venere e Amore", 1520, olio su tela, 118x209 cm - Cambridge, Fitzwilliam Museum
Il Bronzino, "Allegoria con Venere e il Tempo", 1540, tavola 146x116 cm - Londra, National Gallery
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