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Erebo (v.26)
Figlio del caos, delle tenebre e marito della notte, cambiato in fiume e precipitato nell’Inferno per aver prestato aiuto ai Giganti quando mossero guerra a Giove. Col nome di Erebo si finì, poi, per indicare l’inferno, come pure coi nomi di Orca, Ade, Dite e Tartaro.
Inferno
Immaginato dagli antichi come un immenso labirinto sotterraneo, e distinto in tre parti: l’Erebo, il Tartaro e i campi Elisi. Le prime due parti col tempo si unificarono nel giudizio degli uomini, secondo i quali vi erano puniti indistintamente i peccatori e i malvagi. Da principio invece, il Tartaro era in particolare il luogo dove Giove imprigionò i Titani che gli avevano mosso guerra ma, poi, Erebo e Tartaro furono uniti l’uno nell’altro. I campi Elisi erano invece la beata sede riservata ai giusti, i quali vi giungevano senza passare attraverso la morte.
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