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Sensus (v.22)
La parola italiana senso deriva da quella latina sensus. In latino era ancora vivo il legame tra sensus e sentire: il sensus era l’effetto del sentire, del provare sensazioni, e aveva anche molti altri significati poi ripresi dall’italiano senso. Si chiama senso ogni facoltà che permette agli esseri viventi di avere percezione del mondo, di provare piacere o dolore reagendo a stimoli esterni, di conoscere la realtà. Gli autori antichi usavano senso con questo valore generico di sensibilità. Oggi la parola si usa in riferimento all’insieme delle facoltà sensibili, i cinque sensi, sui quali si basa ogni nostra esperienza. Un altro valore della parola senso è quello linguistico. Nella lingua comune senso vuol dire significato: leggendo le parole scritte sulla porta dell’Inferno, Dante si spaventa e dice a Virgilio: “Maestro, il senso l’or m’è duro”.
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