Durante la cena i commensali stavano
sdraiati su appositi letti chiamati TRICLINI, posti a ferro di
cavallo attorno alla tavola.
Si stava coricati su un fianco, con il braccio sinistro appoggiato
al cuscino. La mano sinistra teneva il piatto ed il cibo si afferrava
con le dita della mano destra.
I cibi, prima di essere serviti venivano
tagliati a piccole porzioni dagli schiavi. Gli invitati portavano
generalmente un tovagliolino personale che stendevano davanti
a sé, per non sporcare la copertura del letto.
Era uso che, al termine della cena, chi voleva, si portava a casa,
avvolto in un tovagliolino il cibo che non era riuscito a consumare.
Pranzi di questo genere erano il privilegio di pochi.
LA CENA DI UN RICCO ROMANO
A casa di Mario è un giorno di festa e, come per ogni ricorrenza,
si festeggiava banchettando. Tutti gli invitati hanno preso posto.
Gli schiavi iniziano a portare l'antipasto ed il vino servito
assieme ad acqua di mare. Il vino veniva quasi sempre miscelato
con acqua fredda o calda, o salata, o dolcificato con miele.
Arriva la prima portata: lesso di struzzo bagnato con una salsa
di vari pesci fermentati. Il cuoco ha preparato il piatto curando
anche l'aspetto estetico. Gli invitati rimangono a bocca aperta.
Il loro stupore è interrotto dal padrone di casa che li
invita ad assaggiare. In poco tempo il piatto è vuoto,
ma gli schiavi non si fanno attendere e servono un arrosto cosparso
di miele. Il sapore è raffinatissimo, è agrodolce,
proprio il gusto che i Romani prediligono.
Arriva la terza portata: anguilla condita con una salsa di mosto
cotto, miele, aceto, olio ed altro. Questo è un piatto
atteso: i Romani erano molto golosi di pesce, ma soprattutto di
anguille, di spigole, di murene, di rombi e di tutti quei pesci
che anche noi consideriamo prelibati.
IL MENU' DEI POVERI
PRIMA COLAZIONE.
Appena alzati, prima di andare a lavorare, mangiavano pane con
miele o formaggio; oppure uva, olive e latte.
PRANZO.
Aveva luogo verso mezzogiorno ed era molto veloce. Mangiavano
carne fredda, pesci o legumi con pane e poi la frutta. Bevevano
vino mielato.
CENA.
Iniziava al tramonto ed era il pasto principale. Nelle cene di
tutti i giorni c'erano soltanto due o tre portate di cibo. I poveri
e gli schiavi mangiavano spesso una zuppa di grano, non potendo
comperare la carne o il pesce.
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