Menu principale:
Poesie > Ombre della luna
A chi credevo
Senza canti nè lodi è passato il mio tempo
Con te.
Triste squarcio lasci nel mio vecchio cuore,
lacrime silenziose piange per te.
L’ultima nostra carezza, ricordo indelebile che l’indifferente Tempo, non può scalfire.
Alla donna in cui credevo sono urlate queste parole, ultimo testamento di una vita ormai consunta.
A chi credevo il custode dell’anima mia,
- la maschera è deposta
dolcissima carnefice della mia carne, del mio essere...
ascolta l’urlo solitario di chi, da tempo, ha elevato te sul mondo intero!