Isola d'Elba

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Piante Elbane
 

Tra le tante piantagioni dell'Elba troviamo le Erbacee, le quali sono delle piante che nascono sotto il livello del terreno spontaneamente. Molte di queste specie sono protette, tra le tante la più importante è il genere Orchis(Orchidee). Le radici di queste piante sono sottoterra, nel periodo di febbraio si noteranno facilmente le piantine appena cresciute nelle zone pulite.

In Primavera si può ammirare i bellissimi fiori sbocciati dalla pianta.

Quando noi si vuole indicare un nome del genere di qualsiasi pianta, dovremo scrivere il nome in maiuscolo, mentre per indicarne la specie questo lo dovremo scrivere in minuscolo; stessa cosa vale per la sottospecie.

Quando parliamo di specie e sottospecie, questi hanno lo stesso livello di importanza; mentre quando parliamo di varietà indichiamo quanti tipi della stessa pianta che abbiamo.

Per esempio, la Viola corsica e la Viola invensis dell'Elba(sottospecie) pur avendo una o più caratteristiche diverse fanno parte della stessa famiglia delle viole.

Questo stesso discorso vale anche per il fiordaliso. All'Elba esiste una specie con il nome di Fiordaliso del Capanne, il quale fa parte della famiglia delle centaure.

 

Evoluzione della Macchia Mediterranea: L'evoluzione della Macchia Mediterranea in tutti questi millenni è legata a molti diversi stadi evolutivi. Sicuramente all'Isola d'Elba erano già presenti alcune specie di piante come il Leccio, e la Sughera. Una delle tante origini è infatti lo sfruttamento esercitato dall'uomo nella macchia, la quale è stata sfruttata per la produzione di legna da ardere e carbone. Successivamente per necessità economiche ed alimentari sono stati importate nuove piante, come il Castagno, il quale durante l'Inverno cedeva i suoi frutti permettendo a molte persone di nutrirsi. Un'altra pianta sicuramente importata è stato il Pino. Oggi abbiamo due varietà di Pino, Pinus pinea(pino domestico) il quale si può riconoscere dalla forma ombrellata dell'albero stesso. Il Pino domestico produce le pigne le quali contengono all'interno molti semi; il Pinus pinaster(Pino marittimo) il quale ha una forma appuntita. Questt'ultimi sono stati utilizzati per rimboscare quelle aree che hanno subito danni dagli incendi. Infatti il Pino è una pianta che si può piantare in qualsiasi terreno, grazie alla sua adattabilità su qualsiasi suolo. Al giorno d'oggi si mira però ad'effettuare il rimboschimento con il Leccio, perché il Pino è facilmente infiammabile visto anche per la sua resinosità. Un modo alternativo di usare la pianta del Pino è di piantarlo in aree dove ci sono stati incendi, e sostituirlo con il Leccio quando il terreno si è riassestato.

In sostanza si può dire che la macchia è la formazione del paesaggio elbano, il quale è un complesso di piante molto importanti da proteggere e conservare. Mentre quando si parla della gariga non si fa altro che mettere in evidenza la sua caratteristica di degrado ambientale. Vi è presente una maggior parte rocciosa, la quale non permette più la rinascita di determinate piante.

 

Flora scogliere: Questa vegetazione si presenta formata da specie diverse, e visivamente le piante appaiono disformate. Alcune di queste specie è possibile trovarle nella grigia o nella macchia, in particolare dove gli effetti dell'azione marina diventano meno forti. Molte di queste piante quando sono presenti vicino alle coste rocciose cercano di procurarsi l'acqua inserendo le loro radici nelle fessure delle rocce. Tra le specie principali ricordiamo il Critmo o Finocchio di mare, il limonio, la Cineraria marittima, e la Barba di Giove. Un esempio di flora di scogliera possiamo trovarlo in località Aquaviva. Una cosa da notare è la presenza del limonio in località Enfola.

Climax: Il termine Climax è utilizzato per indicare le condizioni naturali di un determinato luogo dove possono essere state alterate le condizioni naturali dell'ambiente dall'uomo stesso. In questo modo eliminando parte della vegetazione è probabile far estinguere gli animali o batteri abitanti dei luoghi in questione.

 
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