[news] : [artisti] : [gruppi & associazioni] : [eventi recenti] : [storia] : [definizioni] : [testi] : [links] : [contact] [Un po' di storia]La Patafisica nasce come nuovo atteggiamento nei confronti dell'assurdo presente nella realtà e dell'autorità con le prime rappresentazioni di Ubu Re, la farsa studentesca 'restituita alla sua integrità' da Alfred Jarry (1896), e come Scienza delle scienze con la stesura (1898) e la pubblicazione postuma (1911) delle Gesta e Opinioni del Dottor Faustroll, patafisico. La rivelazione di jarry costituisce lo spartiacque tra quella che viene definita 'patacessione' o 'patafisica inconscia' e la 'patafisica o 'patafisica conscia' del dopo-Jarry. Qualcuno parla anche di 'patacessori' relativamente ad artisti e personalità che hanno operato dopo tale data, rimanendo però all'oscuro della 'rivelazione' di Jarry, o non entrando a far parte degli istituti e delle gerarchie patafisiche. Quanto ai patacessori storici, ricordiamo lo stoico Zenone di Elea con i suoi paradossi (Achille e la Tartaruga, il paradosso della freccia etc.), Seneca, Lewis Carroll,il Conte di Lautreaumont, solo per citarne alcuni. La rivoluzione compiuta da Jarry nell'arte contemporanea è dirompente, come rivela il fatto che molti manuali di storia del teatro fanno iniziare il teatro
contemporaneo (e tutta l'arte attuale) con la spettacolare allocuzione con cui Padre Ubu fa il suo prepotente ingresso sul palco (Merdre!). Il Collegio nasce l'11 maggio 1948 nel quartiere latino di Parigi, per iniziativa di un gruppo di letterati riuniti assieme a Maurice Saillet. Subito si dà una gerarchia, degli statuti, un'Ordine (quello della Grande Giduglia),un calendario, costituendosi come 'società scientifica internazionale' ma 'minoritaria per vocazione'.I reggenti supremi sono eterni e inamovibili: la carica di Curatore Inamovibile spetta, evidentemente, al Dr. Faustroll, rappresentato in terra da un Vice Curatore ('Sua Magnificenza'), perennemente affiancato dallo Starosta Bosse de Nage, la scimmia cinocefala che accompagna Faustroll nei suoi viaggi. Quindi abbiamo, nell'ordine:
Per la sua complessità e per il suo forte dinamismo, che l'ha portato a continue evoluzioni nel tempo, è molto difficile descrivere nel suo complesso l'articolazione del collegio. Conviene invece soffermarsi un attimo sulla sua evoluzione nel tempo, e sulla sua capacità di espansione rizomatica sui cinque continenti. 1948 - 1957: Il Primo Magistero. Vice-Curatore è il Dr Ireneo Sandomir, cui spettano molti dei 'testi sacri' su cui si regge la patafisica. Il suo
magistero si caratterizza per l'ecumenismo dottrinale e per una interessante politica di espansione che porta la patafisica nel Nuovo Mondo: 1957 - 1965: la 'crisi di crescenza' (Baj) che accompagna la morte di Sandomir porta alla carica di Vice-Curatore il Barone di Mollet, amico di Apollinaire e di
Picasso, il 10 maggio 1959. 1965: Inizia il Terzo Magistero, guidato da Sua Magnificenza Opach: al motto di 'La barbe avec la Pataphysique!' (Che barba con la Patafisica!) il nuovo vice-Curatore bandisce nel 1966 un periodo di occultazione del Collegio fino all'anno 2000, sospendendo di fatto tutti i lavori. Il silenzio del Collegio francese viene compensato dall'effervescenza dell'ambiente italiano: Nel frattempo in Francia si trama nell'ombra per organizzare la disoccultazione, che partirà nell'anno 2000. Dopo la morte di Opach viene eletto Vice-Curatore il coccodrillo Lutembi, che vive sulle rive del lago Vittoria ed arricchisce il corpo dei Satrapi eleggendo alla suprema carica Enrico Baj, Fernando Arrabal e Noel Arnaud. Frattanto le pubblicazioni sono curate dalle due massime 'eminenze grigie' del collegio di Francia, Thieri Foulc e Paul Gayot, Propagatori e Diffusori Generali. Proprio a Thieri Foulc, che ha avuto la bontà di raccontarcela, cediamo ora la parola a proposito delle vicende del Collegio di Francia durante e dopo la Disoccultazione, ricordando soltanto, dal momento che ci coinvolge direttamente, che l'elezione di nuovo Satrapi del 20 aprile 2001 ha innalzato ai massimi gradi anche alcuni illustri italiani, vale a dire Dario Fo, Edoardo Sanguineti e Umberto Eco. |