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03-07-2005 |
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Modifica estetica del
radioregistratore portatile
Fare attenzione quando si lavora su apparecchi che integrano un trasformatore perché i terminali alla tensione di rete potrebbero essere raggiungibili facilmente! In questo articolo ci si sforzerà di dare suggerimenti validi in generale, e non solo per l'apparecchio in esame, in modo da poter effettuare queste modifiche anche su qualsiasi apparecchio simile. Premessa: per effettuare modifiche al display frontale è necessario smontare praticamente tutto l'apparecchio. Per prima cosa bisogna verificare quale tensione di alimentazione continua si ha a disposizione a valle del trasformatore ed del raddrizzatore. Generalmente si va da 6 a 16 volt. Definiamo questa tensione Vcc. Nell'AIWA in questione sono disponibili 16 V sia alternati che continui, tra i quali noi sceglieremo i continui. E' questa una sorgente di energia abbastanza robusta, dalla quale si può prelevare una corrente moderatamente intensa senza disturbare il resto dell'apparecchio, sempre che si rimanga nei limiti imposti dalla robustezza del trasformatore. L'AIWA CSD-A1MP non ha un interruttore di alimentazione vero e proprio; in realtà permane in uno stato di stand-by, pertanto il trasformatore è sempre sotto tensione. Di conseguenza non si può pensare di collegare le lampadine semplicemente alla tensione di alimentazione poiché esse rimarrebbero sempre accese. In questi casi, ormai molto diffusi, è necessario ispezionare con un voltmetro le varie schede alla ricerca di una differenza di potenziale (da misurarsi con uno dei puntali del voltmetro a massa) che sia presente quando si vuole che le luci siano accese, ma che si annulli quando l'apparecchio viene messo in stand-by. Tale tensione, che chiameremo Vbb, dovrebbe inoltre essere di circa 5 o 12 volt, cioè la tensione di alimentazione delle lampadine in commercio, inoltre deve essere minore di almeno 0,3 volt rispetto a quella di alimentazione di tutto l'apparecchio; in altre parole è necessario disporre di due alimentazioni: una sempre presente (Vcc), che sia maggiore di 0,3 volt rispetto ad un'altra tensione (Vbb), quest'ultima decide quando le lampadine saranno accese o spente, e in più determina la vera tensione di alimentazione delle lampadine, la quale quindi NON sarà Vcc. Una volta trovata questa "sorgente" che, nel caso in questione, è il pin di alimentazione del display LCD, a 5 V, il quale viene spento quando si entra nello stato di stand-by, bisogna realizzare un piccolo circuito per alimentare le lampadine. In genere non è possibile (e comunque non è consigliabile) collegare direttamente le lampadine tra il pin a Vbb e la massa poiché si caricherebbe eccessivamente il circuito sorgente, di conseguenza si riscontrerebbero comportamenti anomali dell'apparecchio, come pure danneggiamenti dello stesso. E' necessario un adattamento di impedenza per prelevare la tensione Vbb (presente solo quando serve) e poi applicarla alle lampadine, traendo però la corrente non dal pin a Vbb, ma dalla linea a Vcc. Questa corrente deve quindi essere prelevata a valle del raddrizzatore (ponte diodi), ma prima di un eventuale circuito integrato stabilizzatore di tensione.
E' consigliabile saldare i vari transistor su una basetta preforata, in modo da poterla poi ancorare da qualche parte all'interno del mobile dell'apparecchio, evitando, così, di avere transistor volanti all'interno dell'apparecchio. Per l'ancoraggio si può utilizzare del silicone sigillante che, tra l'altro, è anche isolante. Utilizzando fili di colore diverso per base, collettore, emettitore e massa, si facilitano tutte le operazioni successive.
La disposizione delle lampadine all'interno del mobile è piuttosto importante poiché, specie per quel che riguarda il display, non è semplice garantire un'illuminazione completa ed uniforme. Conviene utilizzare almeno due lampadine per il display, ponendole sui punti medi dei due lati maggiori. Per la finestrella della sintonia radio è invece sufficiente una sola lampadina. Ricordarsi di spolverare l'interno del display prima di rimontare il tutto.
A lavoro ultimato, nel richiudere l'apparecchio, fare attenzione a non schiacciare qualche filo; conviene fissare i fili con del nastro adesivo sulle pareti interne del mobile prima di richiudere il tutto. E' stato necessario anche abbattere una minima parte delle strutture plastiche interne del mobile per poter far passare tutti i fili aggiunti. Non è bene manomettere la struttura, non solo per questioni di robustezza della stessa, ma perché si rischia di alterare l'acustica dell'apparecchio.
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Ultimo aggiornamento: 20-05-2005