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IN AGGIORNAMENTO - 30/01/2011

Notizie 2002 - Secondo semestre

Leggi il testo originale della delibera dell'UNESCO

LA NAZIONE del 11/07/02
Porto Mercantile: messa in sicurezza del canale di accesso
LA SPEZIA — Per il dragaggio del canale di accesso ........ click per l'articolo.

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LA NAZIONE del 14/07/02
Campi scuola per terre incolte
LEVANTO — Campi scuola dimostrativi per coltivare la vite e l'ulivo nasceranno a Levanto. L'iniziativa è della cooperativa agricoltori che utilizzando la legge per le terre incolte potrà recuperare dai privati terreni abbandonati ed utilizzarli per queste coltivazioni. "I proprietari — dice il presidente della cooperativa Mario Aliotta — vedrebbero in questo modo integrato il loro reddito, oltre a non avere più un appezzamento di terra che non serve a nessuno e che giorno dopo giorno si trasforma in bosco; la cooperativa svolgerebbe lezioni sul luogo agli agricoltori, fornendo loro nozioni di come si può ottenere un prodotto di buona qualità senza usare troppi pesticidi. Nello stesso tempo con questa tecnica si risolverebbe almeno in parte il problema di approvvigionamento del prodotto che si presenta ogni anno in quanto la richiesta di vino e olio sul mercato è maggiore dell'offerta".
Claudia Verzani

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LA NAZIONE del 15/07/02
Tracce bizantine a Biassa
LA SPEZIA — Una notizia importantissima per il mondo della cultura è uscita dal convegno promosso dal Comune della Spezia, dal Parco Nazionale delle 5Terre, dall'Accademia Capellini, da Progetto Materia Onlus e dalla Cooperativa Tramontur,con il contributo del Ministero dei Beni Culturali–Archivio di Stato della Spezia e svoltosi l'altro ieri a Biassa il 13luglio alla locanda del Gallese.
Una di quelle notizie che, se comprovata dalla campagna di scavi che il Comune intende promuovere, potrebbe far riscrivere la storia dell'insediamento del Coderone, il castello della nobile famiglia Biassa.
Gli architetti Ceccarelli, Garbarino e Ricci, che hanno studiato l'antica torre, il mastio centrale a cui nel secolo XVI è stata appoggiato il Palazzo residenziale costruito dalla famiglia Biassa, hanno ipotizzato che questa possa essere stata costruita in epoca longobarda, o addirittura bizantina.
Si tratterebbe di una datazione che ne farebbe risalire la costruzione dunque molto prima del 1273, anno nel quale il castello appare menzionato in un documento, quale baluardo dei genovesi.
Una scoperta importantissima dal momento che nella nostra provincia sino a questo momento non è stato ritrovato nulla di epoca bizantina.
"E che tale sia lo si arguisce — hanno spiegato — dal tipo di lavorazione dei conci perfettamente squadrati su tutti i sei lati e perfettamente ammorsati. I bizantini infatti portavano con sè proprie maestranze per la costruzione delle opere di difesa e in questo caso, forse anche la pietra può essere stata portata da fuori".
L'importante giornata di studi che ha visto l'intervento oltre che del sindaco Giorgio Pagano e del Presidente del Parco Nazionale Cinque Terre Franco Bonanini, anche di parecchi studiosi (tra gli altri erano presenti il dottor Graziano Tonelli, Direttore dell'Archivio di Stato della Spezia, del dottor Attilio Casavecchia, della dottoressa Francesca Nalli, oltrechè del dottor Borgardi della Cooperativa Tramontur e di Paola Vistori,in rappresentanza del sindacato), ha posto le premesse per un ulteriore programma di pulizia, recupero, consolidamento e scavo che possa ancor meglio chiarire la storia del castello che pare aver avuto almeno tre periodi successivi di costruzione, oltre a quello longobardo, o addirittura bizantino, uno medievale e uno rinascimentale.
"Per continuare la campagna di scavi si cercherà di sfruttare lo strumento dell'obbiettivo due, hanno confermato sia il sindaco Pagano che l'architetto Bramanti. Il castello del Coderone dovrà diventare l'insegna del riscatto di Biassa già iniziata peraltro con l'apertura dell'ostello che in pochi mesi è già arrivato a un migliaio di presenze".
Ostello meta di molti giovani e famiglie e tanti turisti diretti a gustare le suggestive bellezze naturali delle Cinque Terre e nelle località della Riviera.
di Adriana Beverini

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LA NAZIONE del 16/07/02
Ghermite da un'onda: salvate
MANAROLA — Un'onda ha ghermito madre e figlia scaraventandole in mare. E' accaduto l'altra sera nello specchio di mare di Manarola durante la burrasca. L' incidente ha rischiato di trasformarsi in tragedia se a salvare le due donne non fossero intervenuti gli uomini del Diving Center e l'equipaggio della motonave Ufo. Attorno alle 19 le due donne erano sulla scogliera affascinate dallo spettacolo del mare in burrasca. All'improvviso, un'ondata le ha investite trascinandole in acqua. Ci sono voluti ben quaranta minuti di lotta contro il mare per riportare a terra madre e figlia.

Condannato il Comune
LA SPEZIA — Non bastassero i richiami dei cittadini ad una continua ed efficace pulizia delle bocchette stradali per il deflusso dell'acqua, così da evitare allagamenti in occasione di abbondanti precipitazioni, ora a stimolare il Comune ai controlli e alle manutezioni delle 'griglie' c'è anche una sentenza di condanna della magistratura. Dopo poco meno di 12 anni, nei giorni scorsi, infatti, è arrivato al capolinea del verdetto il procedimento civile promosso da 22 commercianti del centro cittadino che, il 7 agosto del 1990, dopo un acquazzone notturno durato circa due ore, si trovarono i loro locali allagati.
Sott'acqua finirono negozi di via Chiodo, corso Cavour, via Prione, piazza Sant'Agostino, via della Torre, via Torino, via Cavallotti, via Bixio, via XX Settembre, via Bezzeca, piazza Battisti, viale Italia, via Manzoni, via Binazzi. Fin da quel drammatico 7 agosto, sotto accusa finì la mancata manutenzione delle bocchette per il deflusso dell'acqua piovana. Ma il pressing dei commercianti per ottenere un risarcimento attraverso l'assicurazione comunale non sortì effetto. Si incardinò, così, la causa civile; l'incarico professionale per tutelare, sul piano legale, ragioni e interessi dei commercianti venne affidato agli avvocati Ruggero Berardi e Alberto Antognetti. Come spesso capita nelle cause civili, il procedimento 'incappò' nel trasferimento dei magistrati che, di volta in volta, si occuparono della causa, con conseguenti allungamenti dei tempi di trattazione. Ci sono così voluti 12 anni perché scoccasse l'ora della sentenza, a firma del giudice Aggusson. Il magistrato ha condannato il Comune al risarcimento dei commercianti che avevano promosso alla causa; complessivamente, fra capitale, rivalutazione e interessi otterranno 546.799 euro, pari a un miliardo e 58 milioni delle vecchie lire.La sentenza si è saldamente "ancorata" dalla perizia d'ufficio svolta dall'ingegner Guido Mori. Da questa è risultato il nesso causale fra allagamento dei negozi e mancata pulizia delle griglie per il deflusso dell'acqua. Non solo, l'accertamento tecnico ha anche evidenziato la "carente portata degli scarichi fognari e la saltuaria pulizia degli stessi". Una sorta di avvertimento, a futura memoria, anzi a futuro acquazzone. di Corrado Ricci

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La Nazione 06/08/02
Guvano, rompono i sigilli Denunciati due genovesi 
RIVIERA — Tre giovani denunciati e ben quindici segnalati come assuntori di stupefacenti durante i controlli dello scorso week-end effettuati nelle Cinque Terre e in Riviera dai carabinieri. Siamo nel periodo cruciale delle ferie e il comandante provinciale dell'Arma, tenente colonnello Mario Di Iuilio, ha chiesto di intensificare i servizi di prevenzione. 
I carabinieri di Riomaggiore hanno denunciato a Guvano due ragazzi genovesi, M.P. di 38 anni e D.C. di 28, che avevano manomesso i sigilli dell'area sottoposta a sequestro giudiziario, in base all'articolo 349 del codice di procedura penale. Non solo, poiché erano campeggiatori abusivi, ai due sono state contestate ben 18 infrazioni al regolamento d'igiene del comune di Vernazza, per le quali scatteranno delle sanzioni amministrative. 
Uno studente francese di 21 anni. B.S., è stato invece denunciato dai carabinieri di Levanto che lo hanno trovato in possesso di un coltello con lama di genere proibito. Il ragazzo era assieme alla fidanzata, anche lei ventunenne francese; i militari si sono accorti che i due avevano addosso 4,5 grammi di hashish, pertanto è scattato anche il rapporto quali assuntori di stupefacenti. 
Una vera e propria strage di segnalazioni l'hanno fatta i carabinieri di Monterosso che hanno controllato diversio gruppi di giovani dediti al consumo della droga: è stato presentato rapporto in prefettura per due ragazzi di Parma di 18 e 20 anni, per quattro studenti di Cantù (tra cui una ragazza), di età compresa tra i 18 e i 21 anni, per un gruppetto di cinque spezzini tra i 38 e i 29 anni (tra cui un lericino) che erano assieme a una coppia di Lodi. Tutti sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di hashish. 
M.B.

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LA NAZIONE 20/08/02
Gli scout puliscono i sentieri 
RIOMAGGIORE — Sono Boy Scout del Veneto e di Ancona i primi «studenti» dell'Università del paesaggio, l'iniziativa studiata dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e con Legambiente, per ricostruire i muretti a secco franati, ripristinare i sentieri interrotti e promuovere la diffusione di colture biologiche. 
Dallo scorso tre agosto, gruppi di quindici ragazzi per volta frequentano i campi di lavoro organizzati dal Parco. Ora stanno lavorando per pulire i sentieri che collegano Monterosso con Riomaggiore, poi sarà la volta di quelli che collegano le Cinque Terre con Tramonti. Prima di andare a lavorare lungo i sentieri, ragazzi e ragazze ascoltano alcuni anziani contadini, occasionalmente investiti del ruolo di insegnanti, che cercano di trasmettere i loro saperi sulle tecniche di costruzione dei muretti a secco (realizzati senza utilizzo di alcun legante cementizio, semplicemente sovrapponendo pietre di arenaria) alternandosi con esperti dell'ambiente delle Cinque Terre. Poi vengono visitate le vecchie cantine, gli antichi villaggi e le residue testimonianze di una civiltà stupefacente. 
I campi hanno durata settimanale e sono completamente gratuiti, con inizio dal sabato pomeriggio fino al sabato mattina successivo. 
«Il Parco — spiega Franco Bonanini — fornirà vitto e alloggio nell'ostello Tramonti a Biassa e per il periodo di permanenza nel nostro territorio i ragazzi si sentiranno parte integrante del territorio». 
L'orario dei campi di lavoro, dopo la prima giornata dedicata allo studio della storia delle Cinque Terre e delle tecniche della coltivazione, prevede che nei giorni successivi, dopo la colazione alle ore 7. dalle 8 alle ore 14 si svolga il lavoro nei campi e lungo i sentieri. Alle ore 14 pranzo al sacco distribuito alla mattina a ogni partecipante. Il pomeriggio è libero ma dopo la cena sono previsti alcuni incontri con professionisti che terranno "lezioni" presso la struttura che accoglierà il gruppo. 
I campi proseguiranno per un primo periodo sperimentale di tre anni. Le richieste di prenotazione dovranno pervenire almeno 3 settimane prima dell'inizio del.periodo stabilito. In considerazione delle previsioni di alto afflusso, le richieste dovranno indicare opzioni con più periodi di preferenza per la frequentazione dei corsi:entro venti giorni successivi alla richiesta inoltrata sarà inviato relativo riscontro. 
Andrea Luparia

Musica e arte per comprare l'ambulanza
MANAROLA — «Chi fa da sé, fa per tre» recita il proverbio e l'associazione di pubblica assistenza di Manarola, Groppo e Volastra, l'applica alla lettera, nella ricerca di fondi per l'acquisto di una nuova autoambulanza. Esigenza oramai imprescindibile ma finora elusa da possibili finanziatori pubblici e privati. 
Per questo, i volontari e gli abitanti hanno deciso di assumersi in prima persona l'onore e l'onere della mega colletta (l'ambulanza costa attorno ai 60 mila euro!). 
La settimana appena iniziata sarà quindi dominata da tre diverse iniziative, che si snodano tra quest'oggi e sabato prossimo 24 agosto. S'inizia, appunto, questa sera alle 21 in Piazza Castello, con un interessante incontro musicale: arpa e chitarre accompagneranno le canzoni di Fabrizio De Andrè, Franco Battiato e Paolo Conte. Le interpretano Alessio Gianardi e Terenzio Martin (voce e chitarra) e Silvia Martin (arpa). 
Offerta libera, che si spera si riveli consistente, e sangria che scorrerà a fiumi in una notte «caliente». Con condizioni meteorologiche avverse (facendo ovviamente i debiti scongiuri), l'evento sarà spostato all'Oratorio in Piazza della Chiesa. 
Poi si proseguirà con una mostra di quadri, donati da pittori più o meno famosi e soprattutto bravi, che resteranno esposti per quattro giorni nell'Oratorio e che potranno essere ammirati dalle 18 alle 22. Verranno battuti all'asta sabato 24, alle 21, da un banditore d'eccezione: l'ormai famosissimo cabaterrista spezzino Dario Vergassola. 
A.T.

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La Nazione 23/08/02
«Quali garanzie sulla sicurezza?» 
FEZZANO — «Il programmato ridimensionamento degli organici alla Snam di Panigalia non è solo un problema occupazionale, ma anche di sicurezza». A dirlo è Carla Danubio, consigliere di opposizione che in consiglio comunale ha presentato una relazione su quest'aspetto della crisi occupazionale che dovrebbe portare a una serie di tagli nell'organico della cittadella del metano, da un centinaio di posti a una settantina. Ma esce fuori anche il fatto che stranamente solo pochi conoscono il piano di sicurezza, anche se la legge prevede venga reso pubblico. «Meno persone per turno vuol dire meno sicurezza — prosegue Danubio —. Abbiamo preso contatti con dei tecnici, ci siamo informati, a Panigaglia non sono cambiate le tecnologie negli ultimi tre anni, questo vuol dire che se prima c'era due persone a fare un determinato lavoro, presto ce ne sarà uno solo. Quindi più carico di lavoro, più stress e maggiori rischi. Se un tecnico ha da controllare una cosa, magari un manometro, in coppia con il collega, domani dovrà farlo da solo, senza potersi distrarre un attimo». Sulla stessa linea il collega Walter Braccini che parla di piani di protezione civile. «Il Comune — dice — ha sostenuto che non ci sono rischi, ma il piano non viene reso pubblico, non sono fatte esercitazioni con le forze locali (carabinieri, vigili, pubbliche assistenza, personale del Comune) che sarebbero tra le prime ad essere chiamate in causa. Poi, più leggi impongono che certi piani siano comunicati alla popolazione con la più ampia diffusione, ci passa una strada, ci sono ormeggi, insomma c'è della gente che potrebbe essere coinvolta in un incidente. Da che cosa deriva questo riserbo?». Intanto il dibattito sul futuro occupazionale dello stabilimento prosegue anche fuori dai cori politici e da più parti si chiede che prima di ogni altro incontro la Snam s'impegni a rispettare l'intesa del '94 assumendo sino a 150 persone e cedendo le aree previste 
A.Vig.

Tutti in mare per salvare la boa 
RIOMAGGIORE — Spesso diciamo che gli italiani hanno scarso senso dello Stato e sperperano il denaro pubblico. Ebbene, quando c'è stata l'ultima mareggiata, a Riomaggiore è accaduto qualcosa che smentisce questa diceria. Prima di Ferragosto la forza dei marosi ha spezzato la catena che collegava con il fondale una delle grandi boe gialle che delimitano i confini di una delle zone più pregiate della riserva marina, quella tra Riomaggiore e Monesteroli. Inutile ogni tentativo del Parco nazionale delle Cinque Terre di chiedere aiuto. Col mare così mosso, la Capitaneria e gli altri enti preposti ai salvataggi in mare hanno spiegato di non poter intervenire senza mettere a rischio uomini e mezzi. Per fortuna le onde hanno portato la boa dal peso di una tonnellata e dal valore di quasi 100 milioni di vecchie lire non sulla scogliera ma sulla spiaggia dietro l'abitato di Riomaggiore. Ma si trattava di un sollievo temporaneo. Lasciarla sugli scogli voleva dire consentire al mare di devastare l'intero manufatto, comprese le cellule fotovoltaiche e l'apparecchiature elettronica. Così dalle 11 del mattino alle 14, nove volontari, sei uomini di Riomaggiore, più uno spezzino e due turisti, con l'aiuto di due funi e la sola forza delle braccia hanno tirato a secco, sotto la pioggia incessante, la boa quasi intatta. E per evitare che di notte le onde la riportassero via, l'enorme gavitello è stato legato «come un salame» agli spezzoni di ferro che escono dalla roccia sotto la linea ferroviaria. Il 16 agosto un natante dotato di gru l'ha poi recuperata e nei prossimi giorni la grande boa gialla tornerà a delimitare uno dei confini della riserva marina. Un bell'esempio di attaccamento al Parco nazionale delle Cinque Terre ma anche di rispetto del denaro pubblico. 
A.Lup.

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LA NAZIONE del 23/10/02
La Spezia: in arrivo i soldi

LA SPEZIA — In arrivo i soldi dell'"Obiettivo 2" per il consolidamento idrogeologico. L'istruttoria è stata conclusa dalla giunta regionale. La misura individua quali beneficiari gli enti locali in forma singola o associata e finanzia gli interventi ammessi per l'80 per cento. In questa occasione gli interventi finanziati ricadono su gran parte sul territorio provinciale e sarà quindi una valida occasione per realizzare opere indispensabili per la difesa del suolo. "Sono soddisfatto — ha commentato l'assessore regionale Luigi Morgillo — per il risultato che depone a favore degli enti locali spezzini. Tali determinazioni testimoniano un rapporto di proficua collaborazione tra Regione ed enti locali spezzini". Ma vediamo nel dettaglio gli interventi. E' prevista la sistemazione del tratto della foce del fiume Magra finalizzata alla messa in sicurezza idraulica delle aree prospicienti. L'importo ammissibile è di 2.947.245,00, il cofinanziamento beneficiario è di 1.032.913,80, mentre il contributo concedibile è di 1.914.331,20; progertto di costruzione di arginatura lungo il corso del Magra a Piano di Arcola: l'importo è di 1.162.028,02, cofinanziamento è di 232.405,60, mentre il contributo concedibile è di 929.622,42 euro. Per quanto concerne le aree a sostegno transitorio, è prevista la sistemazione del torrente Nuova Dorgia nel tratto tra via Federici e via Carducci (ex area Merello): l'importo ammissibile è di 1.030.000,00, il confinanziamento beneficiario è di 360.500,00, mentre il contributo concedibile è di 669.500,00. In provincia a Carrodano l'intervento di sistemazione del torrente Malacqua in località Piana-Campi il contributo concedibile è di 756.000 euro; a Lerici è previsto il consolidamento idrogeologico della falesia di Tellaro (420mila euro); alla Comunità montana media e bassa Val di Vara, è stata approvata la sistemazione del versante interessato dalla paleofrana in località La Villa a Pignone (94.050,11 euro) e infine messa in sicurezza delle aree industriali dalle esondazioni del Vara e del torrente Gravegnola (750.500,00 euro)

Uve: un anno disastroso
LA SPEZIA — Che la vendemmia sia parsa e poi risultata castigata dall'infausta condizione climatica già era stato scritto. Adesso, riferite all'area delle Cinque Terre, giungono a confermarlo le cifre: la cantina sociale della Cooperativa, a Groppo di Riomaggiore, registra una minore entrata di uve quantificata in 554 quintali, il 26% in meno rispetto allo scorso anno; addirittura in caduta libera le uve da "sciachetrà,che hanno subito un calo del 70 per cento.
Nell'amaro bilancio, poco conforto reca qualche dato positivo proveniente dalle tre zone geografiche che producono le uve per un bianco secco speciale: la Costa de Campu a Manarola, la Costa da Posa a Volastra e la Costa de Sèra a Riomaggiore. I lievi aumenti al riguardo rispetto alla stagione 2001 sono infatti a scapito dello "sciachetrà", poiché è principalmente da quelle coste che si ricavano l'albarola, il bosco e il vermentino di più elevato pregio trattenute per l'appassimento.
Meno vino, dunque, ed altresì di qualità inferiore, rispetto a quello scaturito dalle annate record 2000 e 2001?
Certamente la sfavorevole congiuntura atmosferica che ha scaricato pioggia, favorito l'insorgenza del marciume dell'uva e l'esplosione di una peronospera tardiva si ripercuote sul prodotto, tuttavia a tranquillizzare il consumatore interviene lo stesso presidente della Cooperativa Agricoltura Cinque Terre, Matteo Bonanini: "I grappoli in precaria condizione di salute — afferma — sono stati volutamente lasciati sulla pianta; andranno a concimare il vigneto; la quantità è stata sacrificata in funzione della qualità".
Ciò è accaduto anche per il vino bianco ad indicazione geografica tipica (Igt), che s'era deciso di produrre a cominciare da quest'anno. Che, quantificato in 29 ettolitri, si posizionerà sul mercato fra il vino Doc e quello da tavola.
Lucio Bonati

Campiglia sedotta ed abbandonata
LA SPEZIA — Il Comune della Spezia scese sulle barricate pur di far includere Tramonti di Biassa e Campiglia nel Parco nazionale delle Cinque Terre (al punto di ritardare di un anno la firma del decreto istitutivo del Parco stesso), però dopo s'è completamente scordato di Campiglia, disinteressandosene persino quando Campiglia cerca di supplire con iniziative autonome e a proprie spese. Questo è il sunto di una lunga lettera, in certi passaggi polemica, inviata al sindaco Giorgio Pagano dall'Associazione Campiglia, che nel preambolo dichiara una forza di 300 associati e richiama le principali azioni intraprese: reintroduzione della coltura dello zafferano attraverso il recupero di terre incolte; apertura di un centro di distribuzione di generi alimentari ai soci (nel paese spopolato non c'è più un negozio); gestione autonoma del trenino agricolo; stesura a proprie spese del progetto di recupero del mulino a vento, emblema della borgata.
Il Comune invece che cosa fa per Campiglia già dichiarata "porta del Parco"? Non un cartello, non un'indicazione, non un depliant per i turisti (mentre nelle Cinque Terre si abbonda). L'Associazione, ricordando al sindaco precisi suoi impegni, chiede quantomeno: la sistemazione dell'unica via praticabile (sentiero del Persico) per raggiungere il mare; la manutenzione di altri sentieri importanti, dichiarandosi peraltro pronta a collaborare e annunciando di provvedere già a redigere una carta dei sentieri e a riaprire il tratto campigliese della storica "Via dei Banditi"; una segnaletica che guidi i turisti a Campiglia indicando i punti di ristoro e di pernottamento; l'inclusione di Navone e del Chioso nei centri storici, essendo paragonabili a Schiara di Biassa; l'accoglimento di osservazioni al Piano regolatore atte a "non far di Campiglia un paese morto"; la fornitura del materiale occorrente (ce n'è in abbandono) a prolungare il binario del trenino agricolo.
"In compenso — si legge inuna nota dell'associaione come stoccata finale — non siamo stati inseriti nel Leader Plus, non usufruiamo di benefici previsti per zone montane (invece, a due passi da noi, si adotta un metro diverso) e per le nostre casette di Tramonti, prive di luce e d'acqua, paghiamo Ici e Tarsu...".
L.B.

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La Nazione del 24/09/02
CINQUE TERRE - Il Parco svela il suo piano
RIOMAGGIORE - Primi passi avanti del piano del parco ............... click per l'articolo
Commentino pepato del 30/01/11: visto che roba?

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La Nazione del 25/10/02
Maricentro addio? L’allarme di Forcieri
LA SPEZIA — La città della Spezia rischia di perdere, con grande anticipo sulla tabella di marcia indotta dalla fine della leva obbligatoria, l'ente di Maricentro e con esso le migliaia di marinai del centro nord che qui, ogni anno, vengono a svolgere il reclutamento in Marina. Il centro addestramento reclute spezzino sarebbe accorpato con quello di Taranto, che già ospita i giovani del centro-sud. La questione sarà affrontata in una riunione allo Stato maggiore della Marina il 30 ottobre. Ma c'è già un'altolà. E' quello del senatore dei Ds Lorenzo Forcieri, che ha scritto un'interpellanza al ministro della Difesa Antonio Martino. In essa si rileva che la sparizione del Car dalla Spezia "comporterebbe un'ulteriore riduzione della presenza e dell'attività della Marina militare nella sede della Spezia che renderebbe ancora più insopportabile per la comunità locale l'attuale presenza di vincoli e occupazione di aree da parte della stessa Marina sempre più svuotate delle funzioni che hanno finora svolto". Forcieri chiede al ministro "se non ritenga che una ulteriore riduzione della funzione militare della sede della Spezia possa determinare negative ricadute sociali ed economiche sul territorio senza significativi vantaggi per il sistema difesa"

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LA NAZIONE del 28/10/02
Rispettiamo il piano di sviluppo turisitco
LA SPEZIA — "Rimarchiamo il fatto che, come già individuato nel Puc, le attività cantieristiche non siano compatibili con l'obiettivo di una complessiva trasformazione in senso turistico della borgata". Inizia così la presa di posizione della Circoscrizione I sui problemi di Cadimare. La lettera, firmata dal presidente Stefano Gianardi, è finita sul tavolo del sindaco Giorgio Pagano e del presidente dell'Autorità portuale Giorgio Bucchioni. Gianardi esprime solidarietà alla popolazione di Cadimare che "si ritrova a coesistere ancora con attività cantieristiche diretta alla demolizione del relitto Milly Comitardi". La concessione demaniale del cantiere cadamoto è scaduta il 31 dicembre 2001, ma l'Autorità portuale ha di fatto prorogato al 31 dicembre di quest'anno l'autorizzazione ad operare in quel sito, per consentire al cantiere di completare la demolizione del relitto e la costruzione di alcuni scafi commissionati dalla Marina e da privati. Ma la Circoscrizione ritiene insufficiente la definizione degli impegni presi dall'Autorità portuale a far sì che tutte le attività di carattere industriale cessino il 31 dicembre, e invita l'amministrazione comunale "a definire quanto prima un termine certo per la cessazione delle attività suddette nonchè a definire con l'Autorità portuale la sistemazione e lo sgombero delle aree attualmente in uso al cantiere

Sinistra e destra d'accordo: "Niente Coop nell'ex area Ip
LA SPEZIA — E' Roberto Ferrarini l'"uomo nuovo" che guiderà la Confesercenti per i prossimi quattro anni, rilevando al timone Renzo Grassi che ieri, durante il passaggio di consegne a Porto Lotti, ha affermato: "Lascio un'associazione migliore di quella che ho trovato". Numerosi i rappresentanti politici presenti alla costituente: i sindaci Giorgio Pagano, Renzo Guccinelli e lo "spezzino doc" Enrico Ferri, gli onorevoli e senatori Egidio Banti e Lorenzo Forcieri, il presidente della Camera di Commercio Piergino Scardigli, l'assessore regionale Giacomo Gatti, l'assessore Paolo Borrini. La Confesercenti volta pagina, partendo dalla unificazione delle strutture e dei vertici espressi in modo unitario dall'assemblea provinciale di ieri, che ha eletto anche il nuovo gruppo di presidenza, i revisori contabili e i probiviri della commissione di garanzia. Ferrarini, 60 anni, già assessore a Santo Stefano e membro della direzione provinciale dei Ds ha gestito per quasi 30 anni un negozio alla Spezia, prima di approdare al Centro Luna Ipercoop di Sarzana con un negozio di oreficeria. Anche se, nella sua prima dichiarazione, si è detto contrario all'apertura di una nuova Ipercoop nell'area Ip alla Spezia. Per la cronaca, in perfetta sintonia con l'intervento dell'assessore regionale Giacomo Gatti, che ha anticipato la revisione della Bersani e lo "stop" a nuovi centri commerciali nello spezzino. Ferrarini è una novità in Confesercenti, dove fino a ieri aveva ricoperto solo ruoli marginali, ma è ritenuto persona qualificata e abituata a prendere decisioni: fatto è che attorno al suo nome si è formato un consenso plebiscitario. "Dobbiamo riappropriarci del nostro ruolo in ogni singola attività territoriale — osserva Ferrarini — dobbiamo riproporci come interlocutori e critici delle singole amministrazioni comunali, interagire di più con il territorio contribuendo a risolvere anche i problemi di natura sociale non solo dei nostri associati ma di tutta la collettività".
M.G.

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LA NAZIONE del 30/10/02
Cento domande al corso per costruire i muri a secco
RIOMAGGIORE — Incredibile: mentre la pattuglia dei contadini progressivamente, ma inesorabilmente, s'assottiglia, in cento chiedono di lavorare la terra. Ed è una domanda eterogenea quella pervenuta al Parco nazionale delle Cinque Terre, promotore di un corso per insegnare a costruire i muri a secco, a zappare ed a potare la vigna. C'è infatti chi proviene da qualche esperienza agricola, però la maggior parte degli aspiranti contadini in un vigneto non ha mai messo piede ed è soltanto animata da buona volontà. Ci sono liberi professinisti presi dall'hobby per la campagna, insegnanti, dirigenti d'azienda e poi anche giovani disoccupati, quelli per i quali principalmente è stato istituito il corso.Per essere ammessi, infatti, è d'obbligo, indipendentemente dall'età, l'iscrizione all'ufficio di collocamento.
Eppure, per quanto solamente una quindicina di candidati abbia superato questa griglia, il gruppetto appare tutt'altro che omogeneo, poichè fra i giovani (anche delle Cinque Terre), in cerca di prima occupazione, figurano ad esempio un veterinario di Bergamo (rientrato in Italia dal Belgio quando la sua azienda ha chiuso i battenti), ed una educatrice sociale di Milano laureata in filosofia.Si chiama Francesca Pesce (papà genovese), ha lavorato per dieci anni in campo socio educativo nel capoluogo lombardo e adesso ha deciso di dare una svolta alla propria vita. La sua filosofia, peraltro, muove altri aspiranti vignaiuoli, che rinunciano ad un impiego stabile nella metropoli al fine di migliorare la qualità della vita. Come quell'operaio di una ditta torinese che, lasciato a casa a 55 anni, si dice pronto ad affrontare la trasferta in funzione agricola ed a rimboccarsi le maniche per conquistare gli anni mancanti alla pensione.
Luciano Bonati

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LA NAZIONE 15/11/02
Comune e Parco alla prova del recupero del vecchio mulino 
CAMPIGLIA —Il derelitto mulino a vento di Campiglia ha un fratello gemello cui sono state restituite salute e funzionalità. Sorge a Pontassieve ed i suoi medici, a cominciare dal direttore della Scuola di tecnologie industriali di Firenze, ingegner Politi, sono venuti nei giorni scorsi al capezzale del malato spezzino per spiegare in che modo anch'esso può essere curato. 
Invitati dall'Associazione Campiglia (presente con il presidente Marco Cerliani e con i consiglieri Enrico Canese e Pier Paolo Bracco) c'erano il direttore della Scuola edile spezzina ed i rappresentanti del Comune capoluogo (architetto Erario) e del Parco nazionale delle Cinque Terre (Luca Natale). E' intervenuto altresì il sindaco di Riccò, Alberto Figoli, che ha promosso il recupero di mulini ad acqua nella valle di Codeglia. 
Al Comune della Spezia compete il rilascio della concessione edilizia, mentre il Parco, che perimetra il fronte a mare campigliese, finanzierà i lavori di ripristino del manufatto provvedendo al relativo appalto ( costo dell'opera 180 milioni di vecchie lire). 
Il progetto di recupero era stato affidato agli architetti Francesco Musetti e Francesco Moscatelli, che lo hanno illustrato anche nelle peculiarità delle strutture meccaniche atte sfruttare l'energia eolica. Il mugnaio — s'è capito — doveva essere pure bravo nostromo, toccandogli di capire direzione ed intensità dei venti al fine di orientare le pale e dispiegare una congrua superficie di vela. Le pale erano infatti costruite con reticolo in legno sormontato dalla vela. 
Trovata finalmente la sinergia Comune-Parco per avviare il primo concreto progetto a Tramonti di Campiglia, si cerca adesso di stringere i tempi per l'affidamento dei lavori, evitando possibilmente al decrepito mulino di incappare in un nuovo inverno, con ulteriori infiltrazioni d'acqua ed aggravamento delle sue ferite. 
Luciano Bonati

«No alla svendita del paese e al turismo imposto dall'amministrazione» 
FEZZANO — Così come nelle vicina Le Grazie, anche nella frazione portovenerese di Fezzano uno dei temi caldi è la gestione della costa e l'organizzazione degli ormeggi. Proprio su questa questione, dopo le contestazioni pubbliche mosse alla giunta dagli abitanti, ora interviene anche il capogruppo di opposizione Salvatore Calcagnini. 
«Nell'assemblea popolare del 7 novembre — scrive Calcagnini — i cittadini hanno espresso contrarietà ad un progetto congiunto dell'amministrazione comunale e dell'autorità portuale. Tali progetti, strano ma vero, lo stesso giorno sono stati presentati in conferenza Stato-Regione. Questa è la dimostrazione di quanta indifferenza e disinteresse le "autorità" hanno nei confronti dei cittadini che, se chiamati ad esprimere un proprio parere, devono essere certi che la loro opinione sia difesa e non , come avvenuto, "offesa" da decisioni già assunte». 
La sua è un'accusa generale sui metodi addottati dalla giunta non solo per gli ormeggi di Fezzano. 
«Si parla o si "sparla" quando sottolineiamo le differenze tra la gestione partecipata e quella calata dall'alto quasi sempre sorda delle istanze ed esigenze dei cittadini? — si interroga il capogruppo di opposizione — Il caso di Fezzano è emblematico di una diffusa incoerenza ed incapacità politica della quale l'amministrazione comunale è diventata maestra. Già qualche esempio l'abbiamo avuto con l'ascensore di Porto Venere, ora con il progetto di "transito imbarcazioni" a Fezzano, domani chissà con quale altra intraprendente novità. La nostra opposizione continuerà ad impegnarsi per tentare di limitare i danni di una amministrazione che ha una strana concezione del bene comune sbandierato ai quattro venti. Noi sosteniamo lo sviluppo di un turismo compatibile con le esigenze di quanti vivono nei nostri paesi e con le caratteristiche dei borghi sul mare che non possono essere svenduti e soprattutto di un turismo non imposto dall'amministrazione che è priva della maggioranza reale che deriva dal suffragio elettorale, ma governa senza rendersene conto. Questa è irresponsabilità politica dalla quale non si esce facilmente». 

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LA NAZIONE del 31/10/02
Duecento ragazzi da tutto il mondo per recuperare i terreni incolti
CINQUE TERRE — Per cinque giorni oltre 200 studenti di 81 paesi provenienti dal Collegio del mondo unito dell'Adriatico (presso Duino, in provincia di Trieste) collaboreranno con il Parco Nazionale delle Cinque Terre. I ragazzi arriveranno lunedì 4 novembre e fino a venerdì 8 novembre gli studenti attueranno una serie di progetti di volontariato. In pratica, suddivisi in quattro gruppi i cinquanta giovani svolgeranno un'azione ecologica e di recupero dei siti rurali dismessi e dei terreni incolti.
Si tratta di un'iniziativa di portata sociale rientrante in una serie di manifestazioni a carattere sociale, culturale, sportiva, musicale che si concluderanno sabato 9 novembre a Genova (Palazzo Ducale alle ore 15) con la cerimonia di apertura dell'anno accademico 2002/2003. Ma cosa rappresenta il Collegio?
Tre sono i Collegi del Mondo Unito in Europa di cui uno nel nostro Paese - ubicato a Duino. Il Presidente mondiale è la Regina Noor di Giordania, Presidente Onorario Nelson Mandela e Patrono di quello italiano il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Annualmente in media il Collegio è frequentato da 200 studenti provenienti da 80 Paesi (quarto e quinto anno di scuola superiore). Alla fine del biennio conseguono l'ambito diploma di Baccalaureato che apre loro le porte delle migliori e più quotate università internazionali.
Nello scorso anno su 30 studenti bacclaureatisi in sede mondiale con il massimo punteggio, ben 3 sono usciti dal Collegio di Duino.
Quest'anno per la prima volta sono presenti uno studente afgano e tre studentesse provenienti rispettivamente da Iraq, Uzbekistan e Kazakistan.
La suddivisione per area geografica dei 200 ragazzi vede come gruppo nazionale più consistente quello cinese (con 8 allievi, seguono gli Stati Uniti con 6 e i canadesi con 5. A quota 4 troviamo Spagna, Norvegia, Russia, Montenegro, Slovenia e Jugoslavia

Che articolo interessante! 
Regalo un'esortazione
inutile, perché tanto è una cosa che non si farà mai!
Date una mano a quelli che sono già lì, che si rompono la schiena per due fiaschi di vino,  maledizione, che è la cosa più facile. Senza costringerli a perdere tempo dietro a domande in carta bollata: basta scendere un attimo a Tramonti per vedere chi lavora!
Tirategli su i muretti, fategli avere le vigne innestate da piantare e il verderame! Poca roba, ma sarebbe già qualcosa.

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IL SECOLO XIX del 15/11/02
TRAMONTI - Difendere il patrimonio culturale di Tramonti
Questo sono io, la mia prima volta con i Sassi di Tramonti, in quel di Follo. Fu molto bello, tanta gente e tanti applausi! Grazie, specialmente a Framarin, che per farmi proiettare le immagini, dipinse una scenografia su di un lenzuolo. Anche Liza Paganini mi diede una mano, sistemando il palco da brava scenografa esperta, dato che lo è davvero. Il mio amico Alessandro Angiolini ci mise la faccia, anzi, la testa lucida, e la voce. Arrivai lì grazie a Graziano Tonelli, amico sincero che me ne diede l'opportunità. 
Da allora non ho percorso molta strada in senso assoluto, perché devo spagnottare e ho poco tempo per altri pensieri! Però, qualche soddisfazione l'ho avuta!

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LA NAZIONE del 26/11/02
Provincia - Il censimento dei vigneti
RIOMAGGIORE — S'è concluso il censimento dei vigneti ...... click per l'articolo

Sono andato in provincia e mi sono dichiarato coltivatore "indiretto". Lo ricordo come se fosse adesso, perché il 26/11 mia figlia Margherita compie gli anni (12)! Voglio dire, non è che sono andato in provincia il 26/11: c'ero andato a marzo, e mi avevano detto che pochi avevano ottemperato all'obbligo. Non mi risulta che siano stati multati, come annuncia l'articolo. Ricordo però che la gentile signora alla scrivania, che accolse la mia dichiarazione (non la scrivania, la signora), mi disse: se ci saranno dei contributi, non potranno non darglieli.
Mai visto un centesimo.

Parco - Ambasciata a New York
RIOMAGGIORE — Vi ricordate Nixon? Ecco ...... click per l'articolo

Roba da matti: il fratello di quello del Watergate! 
Cos'era? Una premonizione, preveggenza, etc etc etc?

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