Per amare la natura bisogna conoscerla e per conoscerla c'é
bisogno dello stupore, perché solo lo stupore conosce.
Non si può infatti parlare di flora spontanea del Parco Nord
Milano se chi fruisce di questo "spazio verde" non é capace di
soffermarsi un poco per accorgersi della bellezza e della varietà
dei fiori che crescono nei prati, spesso nascosti tra i fili d'erba,
dei quali uno sguardo non frenetico riesce ad individuarne facilmente
la struttura, i colori, i disegni, finanche i profumi.
Un tale sguardo può conoscere e riconoscere proprio perché
si apre alla curiosità, allo stupore, allo spaesamento di un
attimo.
La presentazione della flora spontanea nel Parco Nord che qui viene
proposta non ha la pretesa di affrontare esaurientemente tutti gli aspetti
connessi alla materia, ma può essere uno primo stimolo ad utilizzare
il parco in modo diverso, può avere una funzione educativa per
un approccio diverso con la natura che ci circonda.
Sono tanti i fiori spontanei presenti nei prati e l'occhio più
attento può scorgerne qualcuno abbastanza raro e inconsueto per
un'area metropolitana.
Come ad esempio il Garofanino dei Certosini (Dianthus carthusianorum),
un garofano di montagna che é possibile ammirare in piccoli cespugli
sul "rilevato" a sud - ovest della Montagnetta; o ad esempio il Lino
selvatico (Linum perenne), a sud di via Villoresi di Bresso e nel prato
ad est del Campo Volo, nelle vicinanze dell'autostrada.
Tra le specie più significative possiamo osservare il Garofanino
selvatico (Dianthus sylvestris), il Garofanino minore (Dianthus deltoides),
l'Agrimonia (Agrimonia eupatoria L.), la Potentilla (Potentilla reptans
L.), l'Acetosella gialla (Oxalis stricta L.), la Margheritina (Bellis
perennis), la Margherita (Chrysanthemum leucanthemum), la Camomilla
(Matricaria chamomilla), la Malva (Malva sylvestris), il Vilucchione
(Convolvulus sepium), la Cicoria (Cichorium intybus), il Dente di Leone
(Taraxacum officinalis), gli Occhi della Madonna (Veronica persica),
il Tasso barbasso (Verbascum thapsus), la Fitolacca (Phytolacca decantra),
la Bardana (Arctium tomentosum), il Fiordaliso (Centaurea cyanus), gli
Strigoli (Silene vulgaris), la Saponaria (Saponaria officinalis), il
Papavero (Papaver rhoeas), l'Iperico (Hypericum perforatum), l'Achillea
millefoglie (Achillea millefolium), la Menta acquatica (Mentha aquatica)
e la Menta a foglie lunghe (Mentha longifolia), la Linaiola (Linaria
vulgaris), il Favagello (Ranunculus ficaria), la Scabiosa di bosco (Knautia
sylvatica), l'Asterana (Erigeron acer).
Nel laghetto inoltre é possibile osservare: la Ninfea bianca
(Nynphaea alba), il Nannufaro (Nuphar luteum), il Giaggiolo di palude
(Iris pseudacorus) e la Tifa (Typha latifolia).
Per finire un semplice consiglio: armatevi di una buona guida e di tanta
pazienza prima di andare alla loro ricerca: spesso le cose più
nascoste e rare creano maggiore gioia.