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Gli alberi
dell'Orto Botanico di Brera
Ailanto
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Nome scientifico |
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle |
Nome comune |
Albero del paradiso |
Famiglia
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Simarubaceae
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Appartenente ad una piccola famiglia di piante per lo
più tropicali, è originario della Cina e delle Molucche.
Il nome "Ailanthus" deriva da quello indigeno delle Molucche
che significa "albero che può raggiungere il cielo".
Venne introdotto in Inghilterra nel 1751 dal missionario gesuita Incarville.
Successivamente , nel 1760 , venne importata in Italia presso l' Orto
Botanico di Padova.
A seguito di una moria di bachi da seta, nella seconda metà
dell'Ottocento se ne diffuse la coltura, nel tentativo di allevare
un particolare Bombice che si nutre delle foglie dell'ailanto.
Purtroppo il baco non riuscì ad acclimatarsi mentre l'ailanto
si tanto che alle nostre latitudini é una specie naturalizzata.
Pianta molto robusta a crescita rapida raggiunge i 25 m di altezza.
Le foglie ed i fiori , se stropicciati , emanano un odore caratteristico
e sgradevole.
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Foglie |
Sono alterne molto grandi, possono raggiungere i 30-60
cm.
Si tratta di foglie composte dette "pennate" perché
costituite da 15-19 foglioline , con apice acuto, disposte su un asse
principale in modo da assomigliare ad una penna.
Le foglioline hanno margine intero e 2-4 larghi denti alla base.
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Fiori |
La fioritura avviene in Giugno-Luglio e i fiori , di
piccole dimensioni , giallo-verdastri, possono essere maschili o ermafroditi.
Sono riuniti in dense pannocchie lunghe 10-20 cm.
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Frutti |
Sono samare provviste di una ala ad elica.
A maturità assumono colorazione bruno-rossiccia.
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Note caratteristiche e curiosità |
Il legno e la corteccia contengono tannino e sostanze
astringenti.
Per questo motivo , un tempo , la corteccia dei giovani rami veniva
utilizzata come vermifugo e in casi di forme infettive intestinali. |
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