Nome scientifico
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Betula pendula |
Nome comune
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Betulla |
Famiglia
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betulaceae |
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Zona di origine e diffusione |
Albero originario dell'Europa e dell'Asia
è presente, nella nostra penisola, al nord e sulla catena appenninica
dell'Italia centrale; è una pianta frugale, che si addatta
facilmente anche a terreni poveri, per cui la troviamo spesso in corrispondenza
di aree precedentemente interessate da frane; spesso forma piccoli
boschetti "puri", chiamati "betuleti"; viene utilizzata
anche come pianta ornamentale |
Dimensione e portamento |
Questa pianta può raggiungere i
30 metri di altezza e presenta una chioma slanciata, leggera e stretta |
Fusto e corteccia |
Il tronco è sottile e dritto, molto
ramificato; la sua corteccia è bianca e liscia e si sfalda
in sottili lamine; negli alberi più vecchi il tronco diventa
più scuro e rugoso con evidenti fessurazioni |
Foglie |
Albero a foglia caduca, con foglia di forma
rombo - triangolare, con margine dentato e seghettato finemente; la
parte superiore è verde ed è liscia, quella inferiore
è più chiara e glabra; la sua dimensione non super i
7 cm |
Fiori |
E' una pianta monoica, con fiori maschili
e fiori femminili presenti sulla stessa pianta; fiorisce in marzo
- aprile prima dell'emissione delle foglie |
Frutti |
Sono degli acheni, piccoli, all'interno
di infruttescenze a cono e maturano a fine primavera, presentano una
lamina al cui centro si trova il seme |
Note caratteristiche e curiosità |
Il suo legno è usato per realizzare
mobili, compensati, articoli di artigianato; il legno viene utilizzato
per produrre carbone e alcuni medicamenti, così come la corteccia
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Nel Parco Nord |
Un "betuleto" è presente
sia all'interno del parco della Villa Manzoni a Cormano, sia in un
recente rimboschimento nei pressi del cimitero di Bruzzano (bosco
dei finlandesi); alberi sparsi si ritrovano invece all'interno delle
aree di rimboschimento |