Occupandoci di ecologia possiamo applicare questo approccio al territorio
parlando di reti ecologiche
Si intende con reti ecologiche l'insieme dei nuclei o nodi dispersi
nel territorio ed i loro collegamenti, i corridoi all'interno della
matrice territoriale.
In un modello territoriale, le reti sono rappresentate dalle aree protette,
parchi e riserve che fungono da sorgenti per la creazione ed il mantenimento
della biodiversità e i corridoi che sempre di più vengono
riconosciuti nel territorio lombardo: filari e siepi, rimasugli del
vecchio paesaggio agricolo, boschetti e verde organizzato a Parchi Sovraccomunali.
I corridoi sono degli elementi funzionali in grado di garantire la
connettività tra le aree sorgente di biodiversità e le
aree gorgo in cui é maggiore il tasso di erosione della diversità.
La connessione tra le aree protette permette il passaggio degli animali
e delle piante e il flusso di patrimonio genetico e di energia.
Per essere efficace corridoio e quindi via di passaggio per le specie,
deve essere riconosciuto come idoneo da ogni specie ed é probabile
che ogni specie scelga una via di passaggio diversa.
Lo sforzo degli studiosi é di capire che tipo di risorse necessitano
ad ogni specie stanziale o solo di passaggio per spostarsi agevolmente
individuando così quello efficiente per il maggior numero di
specie.
Il passaggio successivo é permettere proprio sulla scala territoriale
l'esecutivitˆ di questi corridoi attraverso l'eliminazione o l'evitamento
di barriere infrastrutturali insormontabili come strade, abitati, ponti,
....
S.F.