Come prepararsi per una partita di Advanced Chess: consigli ed esempi.


L'attrezzatura di base.

Per disputare un torneo Advanced Chess bisogna munirsi di alcuni indispensabili strumenti: primo fra tutti un buon computer. Non importano la marca o il tipo, ma deve avere un processore veloce, preferibilmente a 64 bit o essere multi-processore (ottimi i Dual Core). Questo se si vuole avere prestazioni "al top", ma qualsiasi computer poco più che decente può in realtà andare bene, tenete solo conto del fatto che più è veloce la macchina e maggiore sarà il numero di varianti analizzate dal programma. La partita effettiva si gioca su una normale scacchiera, mentre per la gestione dei motori scacchistici, delle librerie e delle partite (visualizzazione, analisi, annotazioni, memorizzazione, ecc...) dobbiamo affidarci ad un interfaccia grafica e qui si ha una vasta scelta: esistono ottimi programmi commerciali ma i migliori sono, secondo me, Chess-Base®, Fritz®, Chess Assistance® e Schredder®. Esistono anche varie alternative per i sostenitori dei programmi liberi (o semplicemente per chi non vuole spendere nemmeno un euro!) ma il migliore è senz'altro Josè, programma di cui abbiamo già parlato in questo sito e che somiglia molto, sia esteticamente, sia nelle caratteristiche, a Schredder®. In seconda battuta si può utilizzare Scid che nonostante l'età e l'aspetto spartano è potente, pratico, veloce e continua ad essere un bel pezzo di software.
Passiamo ora al motore scacchistico, il cuore della nostra futura postazione di gioco: ne esistono a centinaia, di cui moltissimi gratuiti, ma i più forti in assoluto sono senz'altro Rybka (l'attuale Campione del Mondo e vincitore di innumerevoli tornei fra motori scacchistici) e Zappa-Mexico-II che ha recentemente battuto proprio Rybka in una sfida ufficiale giocata a Mexico City, disputata in occasione dei campionati mondiali "per umani". Subito alle spalle di questi due "giganti" troviamo un gruppetto di programmi, fra i quali spiccano il programma commerciale Naum® ed i programmi liberi Toga-II, Fruit e Glaurung che completano il  "Ghota" dei motori scacchistici assieme ad altri programmi commerciali leggermente più deboli, quali Deep Schredder®, Deep Fritz®, Deep Sjeng® e Deep Junior® e che si esprimono tutti ad altissimi livelli. Questi "mostri" hanno tutti un punteggio E.L.O. superiore ai 2900  punti e in alcuni casi superano addirittura i 3000!
La scelta del motore scacchistico è in apparenza banale, basta prendere semplicemente il più forte del momento ed il gioco è fatto! In realtà le cose non stanno proprio così: la differenza di resa fra i motori più forti è veramente minima ed ognuno esprime un proprio particolare "stile" di gioco che sarà per noi più o meno congeniale. Alla fine la scelta del motore preferito dipenderà esclusivamente dalle nostre preferenze personali, perciò non ci rimane che testarli e scegliere quello che più soddisfa le nostre esigenze. Personalmente preferisco (per una tutta una serie di motivi che non sto ad elencare) i motori scacchistici liberi, con una leggera preferenza per Toga-II S.E. e Glaurung 2.1.
Una nota per il "Deep" con cui inizia il nome di molti motori scacchistci: significa che sono in grado di gestire con la massima resa i computer multi-processore (tramite l'utilizzo di sofisticati algoritmi di "calcolo parallelo") ma, anche senza usare suggestivi prefissi, questa capacità è ottimamente supportata anche da Rybka, Zappa Mexico-II, Glaurung 2.1, Fruit 2.3.1 S.S.E. e da molti altri motori.

Le librerie di aperture.

Sono costituite da degli archivi, più o meno corposi, in cui sono raccolte le principali (e non solo!) varianti d'apertura. Come abbiamo visto nell'articolo precedente non possono essere troppo "pesanti" e quindi la scelta di quale libreria adottare può rivelarsi decisiva. Nella sfida fra Rybka e Zappa-Mexico, quest'ultimo è riuscito a prevalere in virtù di una migliore libreria di aperture. Quando il team di Rybka e corso ai ripari cambiando libreria, il match era ormai compromesso. I giocatori più esperti provvedono a crearsele da soli, mentre i team più "danarosi" affidano questo compito a degli specialisti che le creano e le adattano "ad hoc" a seconda dell'avversario e del tipo di match che si vuole impostare. E' consigliabile disporne di diversi tipi: una estesa, per affrontare con successo (si spera!) le varianti più inusuali, una per le aperture aggressive ed una per il gioco tranquillo e posizionale. Per chi non vuole complicarsi la vita esistono delle librerie "medie" che dovrebbero essere sufficienti ad affrontare la maggior parte delle aperture. Di solito ogni motore usa "le sue" librerie, ma in molti programmi liberi si usa il formato "polyglot". Questo formato prende il nome dall'omonimo programma (libero) che permette di assemblarle a partire da un archivio in formato PGN. Fra i programmi liberi questo è il formato prevalente e con Josè è possibile scaricarne di molto buone da internet. In questo caso, essendo un appassionato (o un fanatico?), me ne sono costruita una serie di personalizzate (che è possibile scaricare da questo sito nella sezione Archivi).

Le table-bases (tavole dei finali).

Anche qui vale lo stesso discorso delle aperture. Teoricamente sono disponibili le tavole per TUTTI i finali fino a 6 pezzi, in realtà possiamo utilizzarne solo una piccola frazione, limitandoci a quelle statisticamente più probabili. Le table-bases occuppano molto più spazio delle librerie d'aperture (un singolo finale può occupare anche più di 400 Mbytes) e quindi, se non volete ritrovarvi con l'hard-disc "stracolmo" ed il motore che procede a passo di lumaca, andateci piano! Un'ottima e completa raccolta di table-bases è messa a disposizione dal prof. Robert Hyatt, l'autore del programma Crafty, all'indirizzo ftp://ftp.cis.uab.edu/pub/hyatt/ dove è possibile scaricare tutti i finali fino a 5 pezzi.

Le impostazioni del motore scacchistico.

Ogni motore scacchistico ha le sue ed è praticamente impossibile farne un elenco e in questo caso l'unico consiglio che posso darvi è quello di leggere le istruzioni del vostro motore preferito. Alcuni parametri sono comuni a quasi tutti i motori e sono:
  • Quantità di memoria per la Hash: dove la Hash è, in parole molto povere, l'esperienza accumulata dal programma, dove esso memorizza le posizioni precedentemente analizzate. Nel caso dovesse incontrare una di queste posizioni, il programma ha già pronta la miglior risposta e non spreca tempo a ricalcolarla.
  • Percorso della libreria d'apertura e delle table-bases: indicare dove sono locati questi archivi.
  • Quantità di memoria RAM a disposizione delle table-bases.
  • Vari parametri per la valutazione della posizione.

Se non siete esperti di motori scacchistici vi consiglio di lasciare intatte le impostazioni default, limitandovi ai primi tre parametri, regolati in base alla quantità di memoria RAM del vostro computer. Normalmente la Hash non deve superare i 1024 Mbytes, altrimenti si avrebbe un eccessivo rallentamento del programma o, in certi casi, questi andrebbe fatalmente in crash. Di norma si usa riservare circa 1/4 della memoria RAM disponibile, con un minimo di 64 Mbytes. Un piccolo tutorial su queste operazioni è presente in questo sito (cliccare qui).
La modifica di questi parametri, se eseguita con mano esperta, può modificare radicalmente lo stile ed il comportamento del motore scacchistico e farlo rendere al massimo delle sue possibilità.


Alcuni consigli di base.

  • Preparate in anticipo il tipo di partita che volete impostare (aggressiva, prudente, posizionale, ecc...) e preparatevi su alcune varianti d'apertura da usare (sia con il Bianco che con il Nero).
  • Cercate di sorpendere l'avversario con qualche variante poco usata, ma prima è meglio che ve la prepariate  a casa, analizzandola anche con l'aiuto del motore d'analisi e della vostre librerie d'aperture. Le varie librerie non possono contenere tutte le varianti possibili ma si limitano, per forza, a quelle principali. Può darsi anche che la libreria avversaria contempli la vostra variante, ma non in modo approfondito e questo potrebbe darvi un buon vantaggio.
  • Durante la partita, non fidatevi ciecamente delle mosse suggerite dal computer ma analizzate bene la posizione, specialmente dal punto di vista posizionale e mettete a punto un piano. Solo allora fatelo analizzare dal programma ed una volta verificata la sua validità procedete con la mossa ed "immergete" subito il programma nelle successive analisi.
  • Durante una partita di  Advanced Chess è possibile cambiare tutti i parametri che si vuole, compresi il motore d'analisi, le librerie d'aperture e le table-bases, quindi non esitate a fare gli opportuni aggiustamenti se vi accorgete di "perdere terreno" rispetto all'avversario. Se il tempo ve lo permette, potete anche far analizzare la stessa posizione da motori diversi e a volte possono uscire delle varianti interessanti, ma per lo più questo può andare bene nelle partite a squadre, dove ogni componente può disporre di un proprio computer e di un proprio motore d'analisi, mentre negli incontri individuali questa pratica rischia di far perdere troppo tempo. L'usare un unico motore d'analisi inoltre, permette di poter verificare meglio la sua resa e di poter intervenire con maggior precisione su eventuali regolazioni.
  • Quando si avvicina il finale, verificate di avere a disposizione le table-bases adatte. Se siete fortunati disporrete di un vantaggio decisivo nei contronti dell'avversario. In ogni caso, specialmente nel finale, è bene mettere a punto un piano a lungo termine e (come sempre) non fidarsi ciecamente del motore scacchistico. Se il finale non è presente nelle table-bases, solo alcuni motori lo giocheranno discretamente bene, ma se siete dei buoni finalisti lo giocherete senz'altro meglio voi! Come sempre, il motore d'analisi dovrà servire nella verifica tattica delle varianti mentre la parte strategica sarà di vostra esclusiva competenza.


Un'esperienza pratica.

Quest'estate ho parecipato ad un torneo sperimentale di Advanced Chess ed è stata un'esperienza entusiasmante. Molti partecipanti usavano l'ultima versione di Rybka come motore d'analisi (ed alcuni si sono limitati a farlo giocare "in automatico", seppur con risultato deludente), Fritz® o Schredder® come interfaccia grafica e computer molto variegati, ma in maggiornaza erano dei portatili molto "pompati". Io mi sono presentato col mio portatile (con un processore Intel Dual Core® discretamente veloce), Josè 1.4.4 come interfaccia grafica e Glaurung 2.1 (ricompilato ad hoc) come motore d'analisi principale. Per le librerie d'aperture ho utilizzato principalmente la mia: Champions.bin, creata ad hoc per questo torneo e le ottime Book.bin e Performance.bin, compilate dallo specialista statunitense Dann Corbitt. Per le table-bases ho selezionato solo quelle per i finali più frequentii, in modo da rendere più "snello" e performante il programma.
Dal punto di vista della preparazione e dell'impostazione del Torneo, ho fatto tesoro dell'intervista di Vasik Rajlich, cercando di mettere in pratica i suoi consigli ed ho inoltre fatto svolgere una lunga serie di partite a Glaurung (in automatico durante la notte, con uno script shell che comandava Xboard) in modo da fornirlo di una buona "esperienza" di gioco contro diversi e forti motori.
L'ottimo risultato raggiunto nel torneo (2° ex aequo su 15 partecipanti, fra i quali alcuni maestri e vari candidati maestro) ha confermato l'ottimo livello del software Open Source, ma anche la fondamentale importanza del "fattore umano" in questo tipo di competizioni, specialmente quello relativo alla preparazione casalinga, sia nella messa a punto del motore d'analisi, sia nello studio di una linea di aperture. La facilità con cui sono riuscito a battere chi si affidava completamente al programma è stata disarmante e questo emergeva soprattutto nei finali, dove spesso i miei avversari arrivavano a corto di tempo ed erano costretti a muovere "in manuale". Con l'aiuto di Josè e Glaurung avevo preparato, a casa, alcune taglienti varianti d'apertura ricavate da diversi testi e dove avevo "messo alla frusta" il motore d'analisi nella ricerca delle continuazioni più "tattiche" (facendogli elaborare ogni singola mossa per almeno 10 - 15 minuti!). Gli avversari che sono "caduti" in queste varianti sono stati messi in seria difficoltà, col risultato che adottavano mosse deboli oppure sprecavano parecchio tempo di riflessione.
In definitiva l'Advanced Chess è divertente, istruttivo e spettacolare ed inoltre è un'ottimo metodo d'allenamente anche per i tornei "normali". Chiunque sia interessato all'argomento od abbia ulteriori informazioni al riguardo è pregato di contattarmi all' e-mail del sito.

Aloha!
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