Hai voglia di fare un’esperianza
unica e divertente, di conoscere un altro paese e un’altra cultura, migliorare
le tue conoscenze linguistiche o di imparare una nuova lingua, vorresti
esprimere concretamente la tua solidarietà con le popolazione di
paesi in situazioni difficili, contribuire allo sviluppo delle comunità
locali o alla protezione dell'ambiente, imparare a lavorare in gruppo o
accrescere la fiducia in voi stessi vivendo e lavorando in un contesto
culturale diverso? Cerchi una via diversa dai percorsi tradizionali che
offrono l'insegnamento, la formazione o l'occupazione?
Allora cerchi il Servizio
volontario europeo
(SVE – EVS: European Voluntary
Service)
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Che cos’è
Lanciato nel 1996 dalla Commissione Europea, il Servizio volontario
europeo è un programma che permette ai giovani di svolgere attività
di volontariato presso un’associazione, una ong o un ente locale di un
altro paese dell’Unione europea, della Norvegia o dell’Islanda per periodi
che vanno dai tre mesi a un anno. Azioni specifiche permettono di svolgere
questa esperienza in paesi Terzi.
Lo spirito del programma è quello di sviluppare la curiosità,
la creatività e la dimensione interculturale dei giovani attraverso
esperienze educative e formative che sostengono progetti di sviluppo locale
e favorire al tempo stesso lo scambio di esperienze, pratiche di lavoro,
modelli organizzativi tra le organizzazioni europee che lavorano con e
per i giovani: movimenti giovanili, organismi sociali, organizzazioni non-governative,
comunità locali, associazioni di volontariato.
Chi può diventare "giovane volontario
europeo"?
E' sufficiente avere tra i 18 e i 25 anni ed essere legalmente residente
in uno dei paesi dell'Unione Europea, in Norvegia o in Islanda: la nazionalità,
il livello di formazione e l'origine sociale non hanno alcuna importanza.
La sola condizione è di mettersi al servizio di un progetto locale,
per una durata compresa tra i 6 e i 12 mesi.
Va precisato che il Servizio Volontario
Europeo non sostituisce il servizio militare nè i sistemi di servizio
civile alternativo o obbligatorio esistenti in alcuni paesi membri. E'
organizzato su base interamente volontaria, in funzione delle motivazioni
dei giovani partecipanti; inoltre non può sostituirsi a un'occupazione
remunerata, esistente o potenziale. Esso svolge un ruolo sostanzialmente
educativo per il volontario. Questi non deve fungere da manodopera a buon
mercato, nè estromettere personale già occupato, non deve
assumere attività per le quali la sua presenza resterebbe indispensabile.
Deve invece contribuire ad avviare progetti intesi a dare una risposta
adeguata al bisogno sociale, e fornire un valore aggiunto a questi progetti
grazie alla sua motivazione e alla sua visione nuova della realtà.
I paesi che partecipano al programma sono i 15 Stati membri (Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia,
Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia), la
Norvegia e l'Islanda. I progetti multilaterali e quelli che coinvolgono
paesi terzi possono comprendere partner di paesi non compresi in questo
elenco.
Le idee trainanti
alla base dell'azione pilota sono in primo luogo quella per cui il
volontariato costituisce per i giovani un mezzo efficace di istruzione
e di formazione supplementare, che merita di essere valorizzato nel contesto
europeo. La scoperta di nuovi orizzonti, l'adattamento ad altri contesti
sociali e culturali nell'ambito di attività scelte liberamente sono,
per ogni volontario, un'occasione per incanalare le energie e approfondire
le aspirazioni; per coniugare l'entusiasmo e le responsabilità assunte,
la creatività e la partecipazione a incarichi concreti, sviluppando
la capacità di lavorare in gruppo. L'esperienza che i giovani possono
acquisire sarà, tra l'altro, ampiamente riconosciuta. L'altra idea
guida è quella di sfruttare la volontà di azione dei giovani
partecipanti per dare impulso ai progetti di sviluppo locale. Per la loro
stessa natura, questi richiedono la piena integrazione del volontario nella
comunità che lo riceve. Ciò contribuirà molto al valore
formativo dell'esperienza per i giovani. La qualità di questa integrazione,
a sua volta, deve far sì che le attività volontarie abbiano
effetti tangibili sul piano locale; pertanto, viene data carta bianca all'immaginazione
e all'innovazione, in funzione delle necessità concrete esistenti
sul campo.
Alcuni esempi:
· Contributo alla creazione di servizi di assistenza alle persone
anziane, malate o disabili.
· Creazione di un centro di accoglienza per senzatetto; di una
mensa per gli indigenti.
· Organizzazione di un centro giovanile polivalente in un quartiere
di periferia, per attività di informazione, ricreative o di espressione
culturale, di formazione, di assistenza alla ricerca di occupazione, ecc.
· Animazione per l'infanzia, aiuto scolastico alle famiglie
numerose, ecc.
· Rinnovamento urbano o ripristino di habitat naturali.
· Attività interculturali per l'integrazione e la lotta
contro il razzismo
I costi
Il volontario europeo non deve sopportare nessun
costo: le spese di viaggio (a inizio e fine missione), il vitto,
l’alloggio, l’assicurazione, la formazione linguistica sono finanziati
dal programma. Inoltre il volontario riceve un contributo mensile per le
spese personali che varia dalle 250 alle 450 mila lire a seconda del paese
di accoglienza.
Preparazione dei volontari: ai volontari
viene fornita una preparazione di base. In ciascun progetto viene organizzata
una cornice educativa. A ciò si aggiungono formazioni a livello
nazionale o regionale.
Assicurazione: un'assicurazione
di base deve proteggere i volontari contro i rischi di malattia, incidenti
e in materia di responsabilità civile. Questa assicurazione completa
la copertura delle spese sanitarie, garantite nella maggioranza dei casi
mediante accordi comunitari.
Riconoscimento: la Commissione europea
farà il necessario affinché il valore educativo del Servizio
Volontario Europeo sia ampiamente riconosciuto. Essa consegnerà
a ciascun volontario che abbia portato a termine il proprio periodo di
servizio un attestato relativo alle competenze e all'esperienza acquisita
nell'ambito del progetto locale.
Sostegno in caso di difficoltà:
nonostante una preparazione accurata, possono sopravvenire diversi problemi.
Sia i giovani volontari che i responsabili del progetto possono avere bisogno
di aiuto o consiglio. Il primo punto di contatto è la Struttura
nazionale. Anche la Commissione europea, se necessario, può fornire
la propria assistenza.
L'esecuzione dell'azione poggerà in ogni paese su una "Struttura
nazionale" che possa avvantaggiarsi dell'esperienza esistente in materia
di programmi europei per i giovani: conoscenza dell'ambiente e collegamento
con le iniziative locali, esperienza in materia di partenariato, di formazione,
reti informatiche, ecc.
Progetti "Capitale
futuro": Il programma SVE consente inoltre ai giovani di
chiedere un sostegno per i progetti che avranno elaborato a seguito della
loro attività all'estero quale volontari europei. I volontari potranno
così valorizzare il loro periodo di SVE sviluppando ulteriormente
le competenze e la loro esperienza. I progetti "Capitale futuro" possono
prevedere l 'avvio di attività in settori disparati - sociale, culturale,
ambientale o economico - o la partecipazione ad attività didattiche.
Il partenariato a tre: il Servizio
Volontario Europeo si basa su un solido partenariato tra:
· il giovane volontario
· la struttura che lo riceve - l'organizzazione
di accoglienza
· la struttura che lo invia - l'organizzazione
d'invio
L'organizzazione d'invio è responsabile della preparazione del
giovane prima della partenza stessa. Al suo ritorno l'aiuterà a
sfruttare al meglio l'esperienza acquisita, nella ricerca di un lavoro
o di una formazione. L'organizzazione di accoglienza dovrà far sì
che il servizio volontario sia un'autentica esperienza di apprendimento
e fornirà al giovane tutti gli appoggi necessari nel corso di questo
servizio.
Il valore aggiunto europeo: l'azione
pilota si basa sulle esperienze di servizio volontario a livello nazionale
e le arricchisce di un nuovo impulso e di una nuova dimensione europea.
Saranno creati nuovi partenariati locali. Si rafforzeranno gli scambi transnazionali;
nuove esperienze di vita e di apprendimento in un contesto di mobilità
europea saranno disponibili indiscriminatamente per tutti i giovani, limitatamente
ai fondi disponibili.
Le strutture nazionali:
le attività dei giovani volontari europei debbono essere il più
possibile vicine alle loro motivazioni e alle esigenze delle collettività
riceventi. Ciò richiede un buon coordinamento tra tutte le parti
interessate. Per queste ragioni, l'esecuzione dell'azione poggerà
in ogni paese su una "Struttura nazionale" che possa avvantaggiarsi dell'esperienza
esistente in materia di programmi europei per i giovani: conoscenza dell'ambiente
e collegamento con le iniziative locali, esperienza in materia di partenariato,
di formazione, reti informatiche, ecc.
Punti di riferimento: ogni struttura
nazionale svolgerà il ruolo di interfaccia tra la Commissione Europea,
i promotori dei progetti a livello nazionale, regionale e locale, e gli
stessi volontari. La struttura nazionale agirà nei seguenti campi:
· diffusione dell'informazione generale sul Servizio Volontario
Europeo
· incoraggiamento alla creazione di progetti
· informazione, consulenza, coordinamento
· accompagnamento dei progetti e delle attività dei volontari;
appoggio a questi ultimi, e in caso di difficoltà, ai responsabili
locali.
Può presentarsi la necessità di mettere in rapporto tra
loro organizzazioni interessate a inviare o a ricevere volontari, ma che
non hanno ancora trovato un partner in un altro Stato membro. La Commissione
e le Agenzie nazionali faciliteranno questo incontro.
Come si partecipa: il modo migliore
è quello di prendere contatto con la Struttura
nazionale del paese d'appartenenza, che darà tutte le informazioni
sul procedimento da seguire. Nell'interesse del giovane candidato, è
bene che questi si ponga alcune domande: il comune in cui abita è
gemellato con un'altra località europea? Ha già avuto contatti
con associazioni o movimenti di giovani? Quali sono i suoi campi d'attività?
Come nascono i partenariati: in
ciascun paese, la Struttura nazionale stimola la creazione di progetti
d'arrivo, lanciando un "invito a manifestare interesse".
Le Strutture nazionali esprimono un primo parere sui progetti d'arrivo
e li trasmettono alla Commissione europea. Quest'ultima dichiara idonei
i progetti rispondenti agli obiettivi e alle condizioni dell'azione pilota
e ne invia l'elenco alle Strutture nazionali, le quali lo diffondono tra
i partner potenziali per stimolare la nascita di progetti di partenza.
Le strutture nazionali lanciano un invito a presentare dei progetti,
per giungere a progetti europei in forma definita. La domanda di sovvenzione
per ciascun progetto europeo in forma definitiva è presentata dal
progetto di partenza alla rispettiva Struttura nazionale.
Sei interessato?
Pensi che lo S.V.E. possa interessare a qualche
amico?
Sei di Trieste? Allora vai all’Info Point Europa del Comune di Trieste
(via della Procureria 2, I - 34121 Trieste – dietro Piazza Unità
d’Italia; tel. 040-675.41.41; fax 040-675.41.42; email: ipe@comune.trieste.it;
internet: www.retecivica.trieste.it/ipe).
E’ un’Organizzazione d’invio ufficiale e si occupa direttamente della formazione
e dell’invio dei volontari. Ti daranno tutte le indicazioni che desideri
e potrai anche consultare la Banca dati europea dove sono descritti tutti
i progetti. Se preferisci puoi scaricare direttamente questa banca dati
da internet; il sito è www.sosforevs.org/download.htm
i file da scaricare è newdif.exe (verrà richiesto il login
VOLUNT e la password: FREE4ALL ).
Attenzione: bisogna disporre di un PC valido perché il file
contiene tantissimi dati ed occupa molto spazio; il programma Access è
indispensabile per leggere il i file.
INDIRIZZI UTILI
Presidenza del Consiglio dei Ministri Œ Dipartimento per gli affari
sociali
Via Vittorio Veneto, 56 Œ 00187 Roma Œ tel. (39) 06.481.615.85/336
- fax (39) 06.481.613.13
ue.giovani1@affarisociali.it
- ue.giovani3@affarisociali.it
Internet:
Il sito ufficiale dell’U.E.: http://www.sosforevs.org/
Il sito italiano dello SVE: http://www.gioventu.it/evs
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