Cos'è un progetto "capitale futuro"?
I progetti "capitale futuro" offrono la possibilità ai volontari
di trasferire nella loro comunità e ad altri giovani le esperienze
e le abilità acquisite nel corso del servizio svolto come volontari
europei. L'azione prevede anche attività volte a sostenere lo sviluppo
professionale e personale del volontario.
Chi può partecipare?
Capitale futuro è aperto ai giovani che hanno già terminato
il loro Servizio volontario europeo (SVE) e sono legalmente residenti in
uno dei paesi partecipanti.
Dove possono svolgersi i progetti?
I progetti "capitale futuro" possono svolgersi in tutti i paesi partecipanti,
ma non possono svolgersi nei paesi terzi.
Che tipi di progetti possono essere finanziati?
I progetti "capitale futuro" non possono avere una durata superiore
a un anno. Il progetto deve essere avviato entro due anni dal completamento
del servizio volontario europeo.
Sono ammissibili al sostegno tre diversi tipi di progetti:
1. Avvio di un'attività professionale
· Si intende l'avvio di un'attività, anche di natura
professionale, con o senza scopo di lucro.
2. Progetti singoli
· L'obiettivo di questi progetti è quello di organizzare
un evento o un'attività particolari per realizzare un particolare
prodotto o risultato entro una determinata scadenza.
3. Progetti di sviluppo personale
· Si tratta di progetti nell'ambito dei quali i partecipanti
ricevono una formazione formale o informale per ottenere il riconoscimento
ufficiale delle competenze acquisite dai giovani volontari durante il Servizio
volontario europeo.
Che aiuto si può ricevere nella preparazione e nell'attuazione
del progetto?
Durante la preparazione di un progetto "capitale futuro", il volontario
può avere bisogno dell'aiuto o della consulenza di terze persone.
Questo sostegno può essergli fornito dall'organizzazione di appartenenza,
con la quale ha svolto il servizio e che è tenuta, al ritorno, a
svolgere attività di follow-up per i volontari, e anche dall'organizzazione
di accoglienza, soprattutto se il progetto verrà attuato nel paese
ospitante. Il volontario può anche prendere contatto con altre organizzazioni
che operano nel campo di intervento del progetto. Anche le Agenzie nazionali
che ricevono le candidature dispongono di consulenti che possono fornire
aiuto o indicare altre persone in grado di fornire assistenza.
Le Agenzie nazionali possono organizzare dei corsi di formazione per
i giovani che intendono avviare un progetto "capitale futuro". Il corso
ha lo scopo di favorire la gestione efficace del progetto e il reperimento
di altri fondi a integrazione del contributo comunitario. Per maggiori
informazioni rivolgersi all'Agenzia nazionale pertinente.
Come vengono finanziati i progetti?
Poiché l'intento dell'iniziativa "capitale futuro" è
quello di sfruttare e diffondere le esperienze acquisite durante il servizio
volontario, i progetti che vanno a beneficio di altri giovani o di una
comunità locale sono quelli a cui viene assegnata la massima priorità
e la massima quota di finanziamento.
Il finanziamento comunitario per un progetto "capitale futuro" si basa
su un importo forfettario, denominato importo di riferimento, che non può
superare i 5.000 euro e può variare a seconda del paese in cui si
svolge l'attività. Per informazioni più dettagliate consultare
il modulo di candidatura.
L'entità della sovvenzione dipende dal grado di priorità
del progetto selezionato. I progetti considerati ammissibili al finanziamento
sono divisi, in base al grado di priorità, in tre categorie definite
come segue.
Priorità 1
Progetti che vanno a beneficio di altri giovani o della comunità
locale, compresi i progetti singoli o per l'avvio di un'attività
professionale che promuove lo sviluppo locale. I progetti con priorità
1 sono ammissibili al finanziamento fino al 100% dell'importo di riferimento,
ovvero fino all'importo della sovvenzione per la quale viene presentata
domanda.
Priorità 2
Progetti singoli o di sviluppo personale integrati in un progetto specifico
finalizzato ad aumentare l'occupabilità. I progetti con priorità
2 sono ammissibili al finanziamento fino al 75% dell'importo di riferimento,
ovvero fino all'importo della sovvenzione per la quale viene presentata
domanda.
Priorità 3
Progetti di sviluppo personale connessi con l'esperienza acquisita
durante il servizio volontario che possono prevedere, ad esempio, l'ottenimento
della certificazione formale delle competenze acquisite durante il servizio
volontario europeo. I progetti con priorità 3 sono ammessi al finanziamento
fino al 50% dell'importo di riferimento, ovvero fino all'importo della
sovvenzione per la quale viene presentata domanda.
Come e quando si presenta la domanda?
Nel caso in cui il progetto verrà svolto nel paese d'invio o
in quello di accoglienza, la domanda dovrà inviata all'Agenzia nazionale
del paese in cui verrà attuato. Nel caso in cui il progetto verrà
svolto in un paese diverso da quello d'invio o d'accoglienza, il volontario
dovrà inviare la domanda all'Agenzia nazionale del paese d'invio.
Un progetto "capitale futuro" può anche essere realizzato congiuntamente
da due ex volontari. In questo caso ognuno di loro deve candidarsi individualmente,
indicando che le due candidature sono collegate.
Cosa accade dopo un progetto "capitale futuro"?
Molti giovani, dopo un'esperienza di SVE e un progetto "capitale futuro",
desiderano continuare a svolgere attività a livello europeo. Il
programma GIOVENTÙ offre la possibilità di prendere parte
alla realizzazione di progetti per la gioventù, come l'organizzazione
di scambi di giovani (Gioventù per l'Europa), le Iniziative giovani
o i progetti di informazione per i giovani (misure di sostegno).
I volontari che prendono parte a questi progetti possono anche desiderare
di avere uno scambio di idee sull'esperienza fatta, incontrare altri giovani
che hanno partecipato a iniziative simili, o pubblicizzare il progetto.
Alcuni progetti possono anche servire da esempi per altri giovani che desiderano
intraprendere iniziative individuali o di gruppo. L'esperienza ha dimostrato
anche che molti volontari traggono ispirazione per le proprie iniziative
da attività che hanno osservato durante il servizio volontario.
I giovani che hanno svolto un periodo di servizio volontario europeo
hanno fondato associazioni nazionali ed europee di ex volontari attraverso
le quali possono fornire assistenza ed aiuto ad altri giovani desiderosi
di andare all'estero o di lanciare progetti "capitale futuro". Attraverso
le associazioni è possibile anche pubblicizzare i progetti. Per
maggiori informazioni rivolgersi all'Agenzia nazionale pertinente.
La Commissione europea assegna ogni anno dei "Premi europei" ad iniziative
meritevoli. Il concorso è diviso per categorie: l'iniziativa artistica
più innovativa, l'iniziativa che ha ottenuto i migliori risultati
nell'integrazione tra giovani provenienti da ambienti diversi, l'iniziativa
che meglio illustra la solidarietà tra gruppi, la creazione di un
prodotto di elevata qualità o estremamente innovativo, ecc. Per
maggiori informazioni rivolgersi alle Agenzie nazionali.
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