Quartiere

 

imposte (di bollo) pagamenti per servizi a amministratori sostituiscono imposta di registro e imposta di bollo 

Ralph Waldo Emerson scrisse qualcosa di simile nel suo Politics (1844): “Per cui meno governo abbiamo, meglio è - più ridotto il numero di leggi e il potere che è delegato”

Lo schema elettorale è piramidale dal basso. In tutte le istituzioni le figure di assessore e consigliere saranno fuse nel rappresentante corporativo;       "accountability" , cioè il rendere conto all'elettorato di quello che si è fatto 

redistribuzione da stato in giù a scaglioni di 100.000 (regioni) 10.000 (province) 1.000 (comuni) 100 (quartieri) - redistribuzione = trasferimento - regioni, province, comuni, ecc: finanza derivata

Mentre lo Stato non può accumulare fondi nei suoi conti correnti, e Regioni, comuni, province possono accumulare in conti bancari fino a un massimo - comuni 10.000 - province 100.000 - regioni 500.000? con interesse? direi di si  - il difensore civico ----------- 

la localizzazione di siti di raccolta rifiuti speciali ecc non sottostarà ad imposizioni statali ma ad un accettazione economica degli enti locali coinvolti, regione, provincia, comune, quartiere, su asta

ogni azienda potrà rivolgersi per l'asporto rifiuti anche ad aziende non necessariamente quella dell'asporto pubblico del quartiere dove l'azienda si trova, ma una qualunque. - messo su rifiuti - mettere anche su difensore civico - dove parte che dice aziende di 6 soci deve fare da se?

i contenziosi tra cittadini e aziende (caso -- possibile -- per banche, assicurazioni, sanità -----) invece attraverso il difensore civico sarà ---- alle rispettive autorità amministrative indipendenti (introito per esse da taglia aziende sconfitte) - appello sulle multe a prefettura 

veti - esempio: un quartiere decide di cambiare comune, il sindaco pone il veto, il presidente della provincia può ribaltare il veto e permettere al quartiere di cambiare comune. emendamenti a leggi da proporre direttamente all'amministratore che la promulga. 

imposte su attività commerciali calibrate sulla copertura del territorio, tenendo conto anche dell'esistenza dell'imposta del difensore civico

 

Difensore civico

 

 

solo qui  -->Alla base della vita pubblica ci sarà un “difensore civico” (o capo rione), che fungerà da tramite tra i cittadini e le istituzioni alla pari di un U.R.P. ma con funzioni esecutive. Esso avrà un bacino di 2.500-5.000 abitanti (ma anche meno nel caso di comunità isolate) ed un ufficio localizzato in tale area, ed ogni cittadino dovrà rivolgersi ad esso per le pratiche anagrafiche, fiscali, e catastali, nelle quali sostituirà gli attuali uffici pubblici preposti. Potrà dotarsi di segreteria. Dovrà aver compiuto 35 anni (28 se uscito da un’università di servizi pubblici) e terminato gli studi (scuola dell’obbligo); dovrà seguire un corso istruttivo dedicato, stipulare un assicurazione sulle responsabilità penali apposita, essere residente nel comune (non necessariamente nel quartiere affidato). Scopo del difensore civico sarà anche la piccola manutenzione del territorio e del patrimonio pubblico, il controllo (ma non l’autorizzazione, a meno che non sia anche sindaco) delle licenze commerciali ed edilizie, controlli sanitari, verifica dell’agibilità abitativa, l’illuminazione pubblica delle strade locali, l’assistenza sociale, servizi scolastici ed educativi, attività culturali, sportive e ricreative, la cura del verde pubblico di quartiere. Potrà partecipare come supervisore a qualunque controllo di pubblica sicurezza, fiscale, sanitario, ecc compiuto sui suoi concittadini, su richiesta degli stessi. La nettezza urbana sarà di sua responsabilità, mediante l’appaltatura del servizio nel suo distretto ad un azienda di asporto rifiuti. Anche l’abbonamento ai vigili del fuoco sarà di sua responsabilità, così come il servizio di copertura di emergenza sanitaria (ambulanza) dovrà essere sottoscritto in abbonamento; ma il costo di ogni singolo intervento sarà comunque a carico dell’interessato fino ai 100 euro, della sua eventuale assicurazione sanitaria per cifre ulteriori, del suo difensore civico qualora non assicurato. Ogni singola azienda di vigili del fuoco e ambulanza non potrà fare prezzi diversi a seconda del difensore civico, ma uguali a tutti loro. biglietti di autobus - così come per -------, anche per gli abbonamenti al trasporto pubblico i difensori civici potranno a seconda di --------- distribuirne gratis a -----------. Sarà coordinatore della protezione civile; il presidente nazionale della consulta dei dei difensori civici sarà quindi il capo nazionale della protezione civile, mentre i presidenti de ----- territoriali (comuni, province, regioni) saranno i rispettivi coordinatori. Essi agiranno in ------ con i rappresentanti delegati della corporazione previdenza.  - le ronde verranno svolte come attività di protezione civile - antincendio - imposta statale personale: benchè questa a differenza di quella al dif civ non sia flessibile, il dif civ potrà vagliare i casi nei quali pagare lui per l'indigente anche l'imposta statale. Il difensore civico non avrà potere legislativo - potrà chiedere al sindaco legiferazioni.  

Il difensore civico avrà qualifica di pubblico ufficiale e potrà segnalare piccoli reati nel suo territorio ed emettere multe per comportamenti incivili (imbrattamenti, disturbo quiete pubblica, sosta vietata) per i quali la polizia non si muoverebbe; in virtù di questo ruolo potrà avvalersi di accompagnatori, ovvero organizzare una ronda; esse non potranno agire senza un difensore civico, tuttavia dato che i reati potranno essere accertati anche tramite supporti audiovisivi, ogni cittadino potrà registrarli e farli accertare dal difensore civico, il quale potrà suddividersi la taglia (vedi pagina sulla giustizia) col cittadino segnalatore. Il difensore civico non potrà portare armi da fuoco, nemmeno durante la ronda. Solo taser e spray, e solo alla sua disponibilità.

Il difensore civico prenderà anche le funzioni dell’attuale giudice di pace (o conciliatore). 

Avrà funzione di coordinamento degli amministratori condominiali, i quali potranno affidargli la riscossione delle spese condominiali non pagate, ricevendone la somma e cedendo il debito riscuotibile dai difensori civici tramite i canali loro --------- link ----. 

Sarà eletto inizialmente dai suoi cittadini, e non ci sarà limite di mandato. Elettori saranno tutti i cittadini sopra i 18 anni del suo quartiere, con sistema elettorale classico. Il pagamento delle spese dell’azienda di servizi che organizza la logistica elettorale sarà a carico dell’eletto (nelle elezioni dei livelli superiori a carico di tutti i candidati). Per evitare candidature in massa, eleggibili saranno i primi 5 candidati che abbiano richiesto le cifre inferiori in busta chiusa dopo aver superato un esame culturale-amministrativo. Tutti i difensori civici (dopo almeno un anno di mandato) potranno essere candidati a sindaco. Essi decadranno solo per firme di sfiducia del 50%+1 dei cittadini elettori, raccolte presso la sede del comune; in tal caso non potrà ripresentarsi alla successiva votazione (ma in seguito si). Alla prima candidatura potrà essere eletto per plebiscito (“si” oppure “no”), nel caso sia l’unico candidato. Nel caso i voti non l’approvino anche dopo l’abbassamento della cifra richiesta, o nel caso non esista alcun candidato, il quartiere verrà fuso o diviso con i quartieri confinanti. Nel caso ci fosse il sentore che l’assenza di candidati sia dovuta a pressioni di tipo mafioso, il quartiere invece sarà affidato ad un commissario incaricato dal governo, e militarizzato (vedi più giù). 

L’imposta personale (di tipo forfettario) sarà l’entrata del difensore civico, la quale cifra a cui ammonterà pro capite egli specificherà prima dell’elezione, in busta chiusa (aperta prima del voto). Contribuenti di questa imposta saranno tutti gli abitanti escluse le categorie elencate nel capitolo “-----“, a partire dai 18 anni se terminati gli studi oppure dai 26 anni se ancora studenti, fino ai 65 anni (tra 55 e 65 dimezzata); anche le aziende ad attività stanziale locate nel suo quartiere dovranno contribuirvi, ma in ragione di una quota ogni 15 soci. Sarà a tutto suo interesse quindi l’individuazione dei potenziali contribuenti e la riscossione (compito implicito essendo egli stesso l'ufficiale anagrafico); starà a lui la denuncia nei casi di mancato pagamento da parte di qualcuno. Ovviamente potrà, a seconda delle esigenze sociali riscontrate, omettere tali azioni, fermo restando che la copertura delle cifre mancanti nel breve periodo rimane a suo danno o di tutti i restanti cittadini nel lungo periodo. Presumibilmente in aree più altolocate corrisponderanno richieste di cifre maggiori che in aree depresse. Ciò causerà la tendenza ad un ulteriore accentrarsi delle zone più esclusive, con la progressiva “fuga” da esse di chi desideri abitare in un quartiere ritenuto meno oneroso, ed al formarsi di quartieri più piccoli nelle zone più redditizie, e quartieri più grandi nelle aree periferiche, con l’involontaria conseguenza di regolare tramite questo mezzo i differenti valori di ogni voto a seconda del grado sociale (si tenga presente che con la socializzazione, diversamente da oggi, i redditi saranno determinati dalle effettive capacità, compresa quindi presumibilmente anche quella di giudizio politico), ovvero nelle aree altolocate ci sarà ad esempio un difensore civico (e quindi un voto per gli organi superiori) ogni 2.500 persone grossomodo, in quelle depresse uno ogni 5.000. Come già detto, la filosofia della democrazia organica non è la scelta politica più popolare, ma quella più opportunamente efficiente. Per questo motivo una tale spontanea elitarizzazione del potere di voto non può altro che giovare alla collettività.

Questo meccanismo comporterà anche una definizione della localizzazione delle aziende, con la tendenza alla fondazione o allo spostamento delle aziende produttive in quartieri meno onerosi, ed alla permanenza in quelli più onerosi solo per le aziende dove la convenienza della localizzazione superi il costo della maggiore imposta (ad esempio gli esercizi commerciali di lusso nei centri storici). Ciò sarà perlomeno di giustificazione dei prezzi più alti al dettaglio in quartieri centrali delle città rispetto alle periferie. Sarà certamente di spontaneo complemento ai piani regolatori comunali nella definizione dell’assetto territoriale. Il difensore civico potrà anche variare al ribasso l’entità e la riscossione dell’imposta a seconda del suo desiderio di attirare determinate aziende nel suo quartiere (ad esempio qualora i cittadini sentano l’esigenza di un determinato tipo di negozio il difensore civico potrà incentivarlo a sua discrezione con l’esenzione dall’imposta); non potrà alzarla per scacciare determinate attività. 

Per alcuni dei servizi al cittadino il difensore civico potrà richiedere ad ognuno un piccolo contributo secondo un listino presentato prima dell'elezione ed approvato dalla giunta comunale. Altro introito gli arriverà dalle taglie e da una percentuale sulle multe da lui emesse. Tali multe tuttavia saranno sempre di lieve entità ciascuna. Qualora terminasse i fondi prima della fine dell’anno fiscale non riuscendo più a ripianarli con il prelievo delle imposte personali, potrà solo farvi fronte temporaneamente chiedendo un prestito bancario fino all’inizio dell’anno successivo, oppure ritirarsi volontariamente (in questo caso potrà candidarsi anche alla successiva elezione, magari chiedendo una cifra riscontrata come più adeguata). Se terminato l’anno desiderasse un aumento di budget per il nuovo anno, potrà indire un referendum.  

Essi eleggeranno il Presidente della provincia (tra i sindaci), ed alcuni dei membri di Corte Costituzionale, Consiglio di Stato, e Corte dei Conti, i quali saranno scelti tra una schiera di eruditi probi difensori civici, e pagati dal collegio nazionale dei difensori civici. I quali nello stabilire l’entità della tassa personale terranno conto anche di questo gravame che dovranno versare per coprire le spese di quegli organismi, oltre che per pagare l’azienda di asporto rifiuti, l’abbonamento ai vigili del fuoco, ed i tecnici per le piccole manutenzioni, ed eventuali servizi di vigilanza. Sarà attuata l’autenticazione dell’e-mail dal difensore civico, in modo che sia possibile svolgere tramite internet in sicurezza tutte le pratiche burocratiche, le firme, i voti. Avrà qualifica di notaio, e ciò porterà inevitabilmente ad un benefico crollo dei costi notarili dei cittadini. Generalmente le pratiche burocratiche potranno essere espletate su auto-certificazione, le cui verifiche a campione saranno delegate soprattutto ai difensori civici, compito semplice dato il loro ------- nel territorio.

in modo che il censimento sia continuo con le segnalazioni di modifiche dai difensori civici all'istat anziché ogni 10 anni.

La creazione dei settori cittadini (quartiere) affidati ai difensori civici comporterà la possibilità di abolire le attuali circoscrizioni o municipalità, eccetto magari per Roma e Milano, dove però esse prenderanno i compiti del Comune (compresa l’elezione del governatore regionale ed il potere di sfiducia di quello provinciale, nonché le elezioni corporative per i rispettivi assessori provinciali), ed il “sindaco metropolitano” svolgerà soprattutto ruolo di coordinamento e rappresentanza, senza assessori corporativi; il sindaco metropolitano sarà elettore del presidente del consiglio alla pari dei presidenti provinciali, ed avrà potere di veto sui “pro-sindaci”, i quali avranno facoltà di sfiducia (50%+1). Ad eleggere il sindaco del “Comune metropolitano” saranno i difensori civici tra i sindaci dei nuovi comuni.

Nel caso di comuni inferiori ai 5.000 abitanti, le figure del sindaco e del difensore civico necessariamente coincideranno. Sarà di incentivo alla fusione tra comuni (e quindi riduzione del loro numero). Per comuni più grandi, solo fino a 15.000 abitanti un difensore civico potrà svolgere anche la carica di sindaco.

Per favorire l’accorpamento dei comuni ogni comune a prescindere da numero abitanti dovrà pagare allo Stato 100.000 euro annui – pres. Rep riceve %?

Per le irregolarità riscontrate nel suo distretto dagli organi di polizia amministrativa e tributaria, oppure per reati compiuti dai suoi cittadini (anche fuori dalla sua zona) egli riceverà una multa. Ciò responsabilizzerà non solo egli, ma tutti i suoi cittadini nel prevenire e reprimere le irregolarità, in quanto tali multe ricadrebbero su tutti come minor fondi per servizi oppure come cifra maggiore di imposta personale che il difensore civico chiederà alla successiva carica.

Ovviamente è prevedibile che per aumentare le possibilità di essere eletti, essi solitamente chiederebbero cifre basse (pur conteggiando la statisticamente fisiologica percentuale di evasione dal pagamento), e baserebbero il proprio guadagno soprattutto sugli introiti variabili (multe, servizi particolari, ecc). Riceveranno anche l’eventuale avanzo dai comuni, quindi saranno personalmente interessati al controllo dei bilanci comunali. Qualora i cittadini ravvisassero che alle somme elargite dal comune non corrisponda un equivalente offerta di servizi, potranno destituirlo con la raccolta delle firme. Oppure quando alla redistribuzione dal comune non corrisponda un analoga riduzione dell’imposta personale.

Ne consegue che la cifra che riuscirà a trattenere per sé dipenderà dalla sua capacità come amministratore, sia coniugando spesa ed efficienza, sia valutando la cifra da chiedere per farvi fronte.

Facendo un rapido calcolo essi sarebbero in tutta Italia 15-20.000. Ovviamente venendo essi da soli a sostituire istituzioni complessivamente ben più costose e meno efficienti, il bilancio per i cittadini sarebbe più che positivo rispetto ad oggi.

I difensori civici potranno continuare a svolgere anche il loro normale lavoro. Potranno a loro volta affidare la delega su una zona specifica (magari un area isolata) ad un’altra persona a loro scelta (che non avrà però poteri esecutivi).

Il difensore civico sarà affiancato con funzione consultiva dai rappresentanti degli studenti delle scuole della sua zona, soprattutto in tema di urbanistica e di prevenzione del bullismo; il difensore civico avrà la possibilità di decretare gli arresti domiciliari per i minori per il massimo di una settimana ogni 3 mesi; in caso di evasione o di recidività la pratica sarà affidata alla magistratura normale con aumento esponenziale della pena domiciliare (vedi anche la pagina sulla giustizia).

La creazione della figura del difensore civico avrà una valenza importante nel contenimento della mafia. ---link testo libro 1---- Nelle zone con grande presenza mafiosa probabilmente non si presenterebbe nessun candidato oppure se ne presenterebbe uno solo. Questo permetterà prima di tutto di censire territorialmente la geografia mafiosa. Nel primo caso, specifico delle mafie tendenti al rifiuto dello Stato, l’area verrebbe affidata ad un commissario nominato dal governo, e fortemente militarizzata, con le spese di ciò interamente accollate sui residenti. Nel secondo caso, tipico delle mafie tendenti ad egemonizzare la politica, verrà permesso al candidato (probabile boss mafioso locale) di ottenere l’incarico, in modo da istituzionalizzarlo e poterlo controllare, riducendone quindi la pericolosità.

Tuttavia, stante tutto il sistema politico-economico fin qui descritto, si noterà come esso lasci ben pochi margini di lucro ai “cacicchi” della criminalità di stampo feudale, che cesserebbe quindi di essere criminalità, per essere inglobata nella società. Nel caso di militarizzazione per mafia l’imposta personale aumenterà di conseguenza per coprire totalmente queste spese aggiuntive, spingendo gli abitanti stessi ad essere personalmente interessati a contrastare i fenomeni mafiosi.<--    solo qui 

i 10.000 euro che il difensore civico elarge vanno al sindaco in persona, perché sindaco paga tutta amministrazione, quindi comune con 50.000 abitanti = 100-120.000; comune con 200.000 ab. = 400-480.000 euro, ecc 

Candidabili a Difensore civico

Servizi offerti

Imposta personale

chi lo sfiducia

chi lo elegge

versamento fisso a sindaco