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Il pranzoIl pranzo viene spesso considerato un momento durante il quale sedersi davanti ad un tavolo e, affamati, gustare le specialità gastronomiche locali. Tutto bene se dopo si abbandonano gli sci e ci si dirige a prendere il sole o a fare shopping; nel caso in cui si voglia, invece, continuare a sciare nel pomeriggio sarà necessario poter disporre ancora di forza e di coordinazione muscolare e, pertanto, è assolutamente sconsigliato un pasto abbondante che comporterebbe un afflusso di sangue verso l’apparato digerente sottraendolo ai muscoli che renderanno molto meno dal punto di vista funzionale (è il fenomeno delle “gambe molli” che tutti hanno provato dopo un pasto più abbondante del dovuto). Ecco quindi che il pranzo dello sciatore che non desidera perdere neanche una discesa dovrà essere il più leggero possibile e prevede un semplice panino imbottito con una quantità non eccessiva di salumi locali oppure, al massimo, un piatto di pastasciutta, di minestrone o di riso. Da evitare il consumo di alcool. Nel pomeriggio si potrà poi integrare con frutta fresca (arance, mele, pere), frutta secca o una delle tante barrette energetiche a base di müesli, cioccolato e latte con lo scopo di attenuare l’eventuale senso di fame. |