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Il mito del grappino“Qui
si sgnappetta per curvare più in fretta......” era quanto si leggeva più
di vent’anni fa in un piccolo chiosco sulle piste dell’Alpe di Siusi
in Alto Adige. In questa frase è racchiusa la credenza popolare che,
ancora oggi, attribuisce al “grappino” la proprietà di aumentare le
prestazioni psico-fisiche oltre alla proprietà di “scaldare”
l’organismo . In
realtà l’alcol etilico contenuto nei vini e nei liquori produce
una notevole vasodilatazione periferica, il che provoca: ·
Sensazione di calore diffusa più evidente alle estremità. ·
Riduzione delle capacità fisiche in seguito a minore disponibilità
di sangue per i muscoli e ad alterazione della coordinazione
neuro-motoria. Inoltre,
paradossalmente, se chi assume alcool in ambiente molto freddo non è
adeguatamente vestito oppure non entra in un ambiente caldo, dopo
l’iniziale benefica sensazione di calore, andrà più facilmente
incontro al rischio di un congelamento in seguito alla repentina perdita
del calore corporeo provocata dalla vasodilatazione periferica. Pertanto il consumo di alcool etilico (vino caldo, punch, grog, grappa ecc. ecc.) andrà riservato, preferibilmente, alla fine della giornata di sci in modo da non compromettere la prestazione fisica.
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