III La Passione
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Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo. Perché con la
tua santa croce hai redento il mondo. Dal Vangelo secondo Giovanni (
Gv 19,23-24;28-34) I soldati poi,
quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti,
una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture,
tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non
stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura: Si
son divise tra loro le mie vesti e sulla mia tunica han gettato la sorte. E i
soldati fecero proprio così… Dopo questo, Gesù,
sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la
Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un
vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una
canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù
disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò. Era il giorno
della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante
il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che
fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e
spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme
con lui. Venuti però da
Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei
soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
Dal libro del profeta Isaia(Is
1,18) «Su, venite e
discutiamo» dice il Signore. «Anche se i vostri peccati fossero come
scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana». Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (Ap
6,4; 12,3-4) Allora uscì un
altro cavallo, rosso fuoco. A colui che lo cavalcava fu dato potere di togliere
la pace dalla terra perché si sgozzassero a vicenda e gli fu consegnata una
grande spada. Allora apparve
un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e
sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del
cielo e le precipitava sulla terra. Riflessione Rosso. Colore forte e vivo. È il colore del cuore,
simbolo del legame che unisce due persone che si amano e che si promettono
reciprocamente fedeltà per sempre. Ma, infinitamente di più, simbolo di
quell’incredibile ed inesauribile amore che il Padre ha per l’uomo,
donandogli suo Figlio fino a morire in croce. Rosso, dunque, come la forte, viva
e rovente passione di un Dio pazzamente innamorato dell’umanità. Rosso ancora, come il sangue del Giusto martoriato,
versato in libagione quale perfetto e supremo sacrificio. Quel preziosissimo
Sangue, di cui “una sola goccia può salvare il mondo da ogni delitto”. Rosso: il colore dei martiri di ogni tempo e di ogni
luogo, di tutti coloro – e sono tantissimi – che hanno reso testimonianza al
Signore Gesù a prezzo della propria vita. «Persone di ogni ceto sociale che hanno sofferto per
la loro fede pagando col sangue la loro adesione a Cristo e alla Chiesa o
affrontando con coraggio interminabili anni di prigionia e di privazioni
d’ogni genere per non cedere a una ideologia trasformatasi in un regime di
spietata dittatura… È l’esercito di coloro che “hanno lavato le loro
vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello” (Ap 7,14).» (IM 13). Rosso. Come il colore del frutto proibito
nell’imma-ginario popolare. Come il colore del peccato, secondo il profeta
Isaia. Come il colore delle bestie devastatrici dell’Apocalisse. E dunque –
strano, ma vero – è anche colore di morte! Eh sì. Perché - come recita il
Cantico dei Cantici - «forte come la morte è l’amore, tenace come gli inferi
è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore!» (Ct
8,6). Ora la croce è lì, in bella evidenza, in alto. Gesù
lo aveva predetto: «Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me.»
(Gv 12,32). Guardiamola bene questa croce: è il prezzo di sangue per la nostra
salvezza! Preghiera del Grande Giubileo3.
Sostieni, o Padre, con la forza dello Spirito l'impegno
della Chiesa per la nuova
evangelizzazione e guida i
nostri passi sulle strade del mondo, per annunciare
Cristo con la vita orientando il
nostro pellegrinaggio terreno verso la Città
della luce. Risplendano i
discepoli di Gesù per il loro
amore verso i poveri
e gli oppressi; siano solidali
con i bisognosi e larghi nelle
opere di misericordia; siano
indulgenti verso i fratelli per ottenere
essi stessi da Te indulgenza e
perdono. Lode e gloria a Te, Trinità
Santissima, unico e sommo Dio! Preghiamo. O
Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo
Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa’
che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della sua passione, per
partecipare alla gloria della risurrezione. Egli
è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen. Gloria a te, Cristo Gesù, oggi e sempre tu regnerai! Gloria a te! Presto verrai: sei speranza solo tu! Sia lode a te! Cuore di Dio con il tuo sangue lavi ogni colpa: torna a sperare l'uomo che muore. Solo in te pace e unità! Amen! Maranà tha! Sia lode a te! Dio crocifisso, stendi le braccia, apri il tuo cuore: quelli che piangono sono beati. Solo in te pace e unità! Amen! Maranà tha! |