SOULS CONSPIRACY
- REI CHAN 86-

| 0 | 1 | 2 | 3 |

~*ATTENZIONE*~
Prima che inizi a leggere il prologo di questa storia, devo avvisarti che questa fanfiction e' DAVVERO molto diversa dal tipo di storie che di solito scrivo. Si, in questa storia ovviamente potrai trovare scene romantiche tra
Rei e Shinji ed altri personaggi, ma gran parte di questa storia tratta delle tematiche davvero molto dure, come il tentato omicidio, la violenza sessuale (non esplicita ovviamente), il sequestro di persona, ecc. Quindi,
se pensi che certe scene possano in qualche modo impressionarti , faresti meglio a non leggere questa fanfiction, in ogni caso, io non mi prendo alcuna responsabilita' dell'accaduto.
Questa e' la mia prima fanfiction di Evangelion. L'ho iniziata a scrivere quasi due anni fa (non avevo neanche compiuto quattordici anni) e giusto il mese scorso ho terminato di scrivere finalmente il lunghissimo 18° capitolo.
Adesso, prima di proseguire con gli altri capitoli, mi sono presa una pausa per far in modo che abbia il tempo di correggere i primi capitoli che mi sono accorta che erano davvero scritti moooooooolto male (Beh, cercate di
capire, era il mio primo tentativo a scrivere una fanfiction di Eva!^_^;). E adesso ho quasi finito di correggere il quarto capitolo. Vi auguro buona lettura, e miraccomando, dateci sotto con i commenti!^__^
per me sono molto importanti!
Rei-chan (l'autrice)
PS: Si ringrazia il pre-reader ufficiale, Mario Ciampa per il suo contributo a questa fanfiction:)
**************

Capitolo 0: "TADAIMA, YUI..."

I lampioncini andavano accendondosi lentamente in tutte le strade di NeoTokyo-3, come ogni sera. Erano da poco passate le 7 del pomeriggio, e tra le strade della più grande citta' industrializzata del Giappone regnava ancora il caos più frenetico. Il grande esodo del ritorno a casa dal lavoro dei cittadini della citta' era gia' iniziato, routine che si ripeteva ogni sera a quell'ora. I semafori gestivano il traffico automobilistico e quello pedonale, ma nonostante la grande confusione delle strade principali, c'erano ancora dei quartieri di periferia dove il passaggio di automobili e di passanti era considerato un evento raro; uno di questi quartieri era quello dove viveva in perfetta solitudine Rei Ayanami...

Nell'appartamento di Rei, l'oscurita' sembrava essere scesa prima del previsto. Le finestre erano chiuse, così come lo erano la porta d'ingresso ed il balcone. Anche gli operai che si occupavano dei lavori di demolizione degli edifici accanto avevano terminato il loro lavoro prima del previsto quella sera, e questo non faceva che aumentare l'incredibile silenzio che regnava sovrano nell'appartamento della ragazzina dai capelli azzurri. Chiunque fosse stato in quell'appartamento in quel momento avrebbe dedotto in un primo momento che l'appartamento fosse disabitato, invece la sua inquilina c'era eccome...

Rei Ayanami era rannicchiata sul suo letto, avvolta dal leggero lenzuolo bianco che con una mano stringeva nervosamente. Aveva gli occhi chiusi, ma non dormiva; non ci era riuscita...
Sapeva che da un momento all'altro sarebbe avvenuto ancora una volta, e questo pensiero non riusciva ad abbandonarla...

Abbandono' la stretta con cui stringeva il lembo del lenzuolo, e si volto' lentamente su un fianco, mentre riusciva ad avvertire più che mai un forte sentimento di terrore ed ansia che noi tutti conosciamo con il nome di paura. Adesso era consapevole di tutto cio', ma non poteva fare nulla per evitare che si ripetesse ancora...
Nulla...

I suoi occhi si serrarono ancora di più quando sentì un'improvviso cigolio provenire dalla porta d'ingresso, e subito dopo un grande botto che confermava la chiusura di essa. Qualcuno era entrato. E quel qualcuno sapeva chi era anche senza aver bisogno di domandare nulla. In fondo lo stava aspettando, ed era questo il motivo per cui era potuta tornare prima a casa...

Dei passi lenti e pesanti si facevano man mano sempre più udibili, e a questo accorgimento sentì un brivido percorrerle la schiena. Perche' stava succedendo tutto questo? Era gia' successo in passato diverse volte, ma non si era mai sentita così spaventata come adesso. E tutto questo soltanto perche' aveva capito...

Improvvisamente, il rumore dei passi si arresto', e cio' stava a significare che colui che era entrato era arrivato alla propria destinazione. Con incertezza la ragazza si sforzo' di aprire i suoi occhi rossi, e guardare colui che era giunto a pochi metri da lei. Lo sguardo di Rei esprimeva rassegnazione, anche se dentro di se non sapeva come sentirsi... provava un sacco di sentimenti contrastanti tra di loro, della quale lei sconosceva persino il nome di essi...

"Tadaima, Yui...." * A spezzare il silenzio fu la voce grave e concisa di colui che era entrato. In risposta di queste parole, una lacrima silenziosa solco' il viso della ragazza, che richiuse gli occhi impotente. Sospiro', il suo respiro divenne rotto. Sarebbe successo un'altra volta, e lei non poteva fare nulla...

Fine capitolo 0

(*) "Tadaima" e' la frase che dicono i giapponesi quando ritornano a casa propria. Sarebbe traducibile come un "Sono a casa" ma e' impossibile fare una traduzione esatta dell'espressione, perche' per i giapponesi e' una forma di saluto speciale che si rivolge alla famiglia nel momento in cui si ritorna a casa propria.


Back!

Capitolo 1...