SOULS
CONSPIRACY
- REI CHAN 86-
- Capitolo 2 - "Uff...che giornataccia oggi..."Shinji Ikari sbuffo' annoiato, mentre camminava attraverso un lungo e solitario vialetto di periferia che l'avrebbe condotto rapidamente a casa della sua tutrice responsabile. Il sole stava tramontando, e con se anche un'altra pesantissima giornata
di scuola. Dall'andatura barcollante del ragazzino si poteva intuire che
aveva proprio esaurito tutte le sue energie quel di', anche se le lancette
del suo orologio segnavano appena le diciassette, e le cicale continuavano
a gracchiare senza sosta... Il ragazzo calcio' un piccolo sassolino che si trovava lungo il marciapiede, e si fermo' un attimo affinche' potesse tirare un respiro profondo. Le voci dei professori di risuonavano ancora nella sua mente come un martello pneumatico, grazie al cielo almeno quel giorno non vi erano in programma anche test di sincronia dell'Eva01, altrimenti a fine giornata sarebbe stato realmente da raccogliere con il cucchiaino. Era davvero allo stremo. I suoi sforzi pero' vennero ricompensati quando si accorse di essere giunto finalmente alla sua destinazione finale: L'abitazione del Maggiore Misato Katsuragi. La donna che sin dal primo giorno in cui era arrivato a NeoTokyo-3 l'aveva preso in affidamento a casa sua, assieme ad Asuka Soryuu Langley, una ragazzina tedesca anch'essa pilota di Evangelion la quale qualche mese fa aveva fatto ritorno in patria per un breve periodo di tempo... Sul volto di Shinji comparve un sorriso mentre lentamente saliva le scale. Negli ultimi tempi sentiva più che mai familiare quell'ambiente che fino a poco tempo fa lo faceva sentire a disagio. Era arrivato a casa sua. Si, perche' quella era la sua casa ormai, e sapeva per certo che anche se non si trattava di sua madre o di suo padre, ad accorglierlo avrebbe trovato una persona che gli voleva bene. E ne era felice. Era riuscito nel suo intendo, ovvero farsi amare... In fondo, non era stato così difficile come sembrava inizialmente... Dopo aver fatto scattare la serratura automatica della porta di casa
attraverso la sua targhetta di riconoscimento, l'esausto Third Children
entro' in casa, ma ovviamente non prima di essersi sfilato le scarpe come
era buona norma fare... "Uffaaa!! Avevo lavato il pavimento prima di andare a scuolaa!" Mormoro' tra se e se Shinji, constatando le pietose condizioni in cui era ridotto il pavimento; condizioni che andavano peggiorando sempre di più man mano che avanzava lungo il corridoio... "OKAERINASAIIII*!!!!!!! "La voce allegra e squillante di Misato giunse d'improvviso alle spalle del ragazzo come un fulmine a ciel sereno, facendo balzare letteralmente il cuore del ragazzo dallo spavento. "Si..Si..signorina Misato!!!Stava per venirmi un colpo!!" Urlo' sbalordito Shinji mentre poggiava istintivamente una mano sul suo cuore che a causa dello spavento aveva iniziato a battere ai mille all'ora. Ma daltronte non c'era di che sorprendersi: dalla sua tutrice c'era da aspettarsi questo ed altro... e questo l'aveva capito sin dal primo giorno in cui era andato a vivere con lei^^; " E..*ich*..perche' mai, Shinchan?..*ich*...Hai..paura...*ich*...della thua Mithato?...*ich*" Dai singhiozzi strozzati che interrompevano il dialogo insolito della ragazza, dalla sua espressione paonazza, ma soprattutto, dalla lattina di birra aperta che teneva in una mano, Shinji intuì al volo che per l'ennesima volta, Misato aveva alzato un po' troppo il gomito come al suo solito... Il ragazzo fece appena in tempo a tirare un sospiro sconsolato, quando d'improvviso la sua tutrice per un motivo sconosciuto ebbe la 'splendida' idea di tirarlo a se abbracciandolo e stringendolo come se fosse il suo giocattolo preferito. "Shinji-kuuuuuuuuuuuuuuun...*ich* Vieni quììììì!! *ich* Sono cothì conthentha che sei..*ich*.. thornato a casa finalmethe..*ich*!!" Furono le sue parole confuse prima di metteva un braccio attorno al collo di Shinji e di farfugliargli i capelli con l'altra mano. "Arghh..Signorina Misato, la smetta, per favoree!! " Probabilmente il Maggiore Katsuragi non se ne accorse nemmeno, ma Shinji non pote' fare a meno di non notare l'imbarazzantissima posizione in cui era accidentalmente finito: Il suo viso era quasi del tutto affondato tra il seno della ragazza e questo particolare lo metteva particolarmente in agitazione; Misato era una donna non bella, ma bellissima. Il suo fisico era a dir poco prorompente ed il suo fascino sarebbe risultato irresistibile a qualsiasi uomo che si fosse trovato al posto suo... "Non essere cothì..*ich*...diffidenthe, Shin-chaaaaaaan..*ich*...io thi voglio beeene!!" Misato strinse ancora di più al suo petto il povero Shinji che per l'ennesima volta in quella giornata si trovo' ad arrossire furiosamente di fronte ad una provocazione simile... Se solo Touji o Kensuke avessero saputo di una cosa del genere sarebbero impazziti di rabbia ed invidia nei suoi confronti, ma per lui...beh, non rappresentava affatto un motivo di vanto, visto che la figura di Misato nella sua vita era sempre apparsa come un punto di riferimento che in qualche modo riusciva a colmare il vuoto lasciato dai suoi genitori... Nonostante i tanti tentativi di Shinji che continuava a dimenarsi, cercando di liberarsi dalla stretta che lo teneva prigioniero, Misato continuo' a farfugliargli i capelli ridacchiando e singhiozzando La donna bevve un'altro sorso di birra dalla lattina "UUUUUUUuuuuuuh...*ich* Insooommaaa! Sempre..*ich*.. il solitho..*ich* guasthafesthe!!..*ich*... ti dimostro il mio affet..*ich*tho, thi faccio thanthe coccole e non sai apprezzarloooooo...catthivo!catthivo!catthivo!!" Eh si...per il povero Shinji si trattava di una giornata davvero MOLTO dura... Vedendo i suoi sforzi per riuscire a sopportare la situazione, Shinji decise di ricorrere ad un metodo diverso sperando che almeno questo sarebbe riuscito a far acquistare un po' di lucidita' alla ragazza. Sulla testa di Shinji comparve un largo gocciolone di sudore, mentre dall'espressione che comparve sul suo volto era evidente che stava facendo di tutto per compatire la sua brilla tutrice "Eeehm...signorina Misato...Ormai e' quasi ora di cena..eed...ed io sinceramente ho un po' fame.." Le parole di Shinji non rappresentavano solo una scusa per liberarsi dagli atteggiamenti di Misato, la sua corrispondeva proprio alla verita! Adesso ad aver fame era lui! Ma comunque sia andata, la situazione sembro' aggiustarsi quando Misato smise di ridacchiare e di singhiozzare e con fare confuso guardo' l'orologio appeso alla parete.
Il Third Children era proprio nei guai: Come avrebbe fatto a spiegare che fine aveva fatto il suo pranzo a Misato? "Ehm...veramente...non avevo fame e quindi...beh...ecco..." Shinji non sapeva se dire la verita': Se Misato avesse saputo che aveva ceduto il suo bentou a Rei, Misato non solo avrebbe iniziato a fare le sue solite battutine ironiche, ma in poco tempo la voce si sarebbe sparsa per tutta la Nerv... Shinji ridacchio' cercando di non dar a vedere la sua difficolta' nel rispondere "Eheheeh...ecco...io..." Il ragazzo non sapeva proprio cosa inventarsi per poter risolvere la faccenda. Non era mai stato bravo a mentire, ma questa volta non riusciva neanche ad inventarsi una scusa decente che sarebbe riuscita a tenere in piedi la situazione. "Siiiii?..." Misato pero' sembrava tutto tranne che intenzionata a chiudere un'occhio sulla faccenda. Non tanto per il pranzo, ma più che altro per la curiosita'; Sapeva che quando Shinji assumeva questo atteggiamento dietro c'era qualcosa di strano, e magari anche divertente... "Behh... io..ecco...non...." Improvvisamente squillo' il telefono, e quest'ultimo per gran fortuna di Shinji riuscì a distrarre l'attenzione di Misato da lui. "Squilla il Telefono!! VADO IO!!!" Misato con l'entusiasmo di una bambina a Natale, corse verso l'apparecchio telefonico, gettando svogliatamente per aria persino la lattina ancora mezza piena di birra che si riverso' completamente sul pavimento. "QUEAK!! QUEAK!! QUEAK!!!" A concludere l'opera fu PenPen: il pinguino domestico di Misato, che non appena vide per terra le macchie di birra lasciate dalla sua padrona, si precipito' starnazzando su di esse, leccandole come se fossero la cosa più ghiotta del mondo. Vedendo la scena, Shinji in un primo momento rimase di soppiatto, ma subito dopo si rassereno' e squotendo la testa si chino' verso il pinguino delle sorgenti termali. "Adesso capisco perche' tu e Misato andate tanto daccordo, PenPen!" Esclamo' scherzosamente, accarezzando le squamose piume del pinguino. Una scena di vita del genere era nell'ordine del giorno per lui...
Alla base, la scienziata sorrise appena sentì questo cambiamento del tono di voce della sua amica "Ci sei rimasta male? Chi ti aspettavi che fosse?" Contrabatte' scherzosamente la donna. "Ma che ne so??...pensavo fosse qualche mio ammiratore segreto!!" Continuo' con aria delusa Misato, poggiando una mano sotto il mento e sbuffando. "Un ammiratore segreto???" A Ritsuko venne quasi da ridere "Hai di nuovo esagerato con la birra oggi eh?! " "Eeeeehm...ma oggi e' il mio giorno libero! Quindi ogni tanto posso concedermi questo piccolo svago no?" Si giustifico' il Maggiore Katsuragi, mentre sulla sua fronte comparve un gocciolone di sudore. Ritsuko tiro' un sospiro; in fondo avrebbe dovuto sorprendersi se avesse
trovato Misato sobria proprio durante il suo giorno libero.. "....di cosa si tratta?" Anche il tono di Misato cambio' radicalmente, e questo cambiamento fece distrarre persino Shinji, che d'improvviso smise di asciugare dal pavimento la birra versata, e quasi inavvertitamente inizio' a prestare orecchio alla discussione telefonica di Misato... "Cosa??..Rei?... Come sarebbe a dire che non e' ancora arrivata?!?..." L'agitazione di Misato al telefono era evidente. Nonostante sapesse mantenere un'incredibile sangue freddo durante le battaglie, la ragazza nella vita privata si lasciava facilmente trascinare dall'ansia e dalla preoccupazione; ma nonostante l'allarmante notizia, si sforzo' di mantenere la calma e di non giungere a conclusioni affrettate... "...capisco...beh, probabilmente e' ancora a scuola....del resto anche Shinji e' arrivato giusto poco fa..." Shinji si avvicino' alla porta che separava la cucina dal corridoio per
udire meglio la discussione di Misato che in qualche modo stava influenzando
anche lui... Misato continuo' la conversazione quasi senza sosta, il suo tono si faceva sempre più dura ed autoritaria, ma la sua era una calma apparente. "Comunque sia, fa si che la situazione venga notificata al Comandante Ikari. Va bene.... In caso ci sono novita' avvisami, daccordo? Ci sentiamo, ciao Ritsuko." Il Maggiore Katsuragi chiuse in questo modo la discussione. Ripose la cornetta del telefono, ma non riuscì a staccare la sua mano da essa perche' venne immediatamente travolta da una valanga di pensieri e proccupazioni... *E' molto strano...un simile ritardo non e' da lei...* Questo pensiero
volo' per la mente del Maggiore nel momento in cui il silenzio torno'
a regnare su di essa... "E' successo...qualcosa a Rei?!" L'improvvisa domanda di Shinji giunse veloce alle orecchie del Maggiore Katsuragi, la telefonata di Ritsuko l'aveva coinvolta così tanto da non rendersi conto neanche di aver avuto Shinji alle sue spalle per tutto il tempo. Si volto' lentamente, cercando di cancellare dal suo viso i segni della preoccupazione per non influenzare anche Shinji, così, sforzandosi di assumere un'espressione giocosa si rivolse al ragazzino "Hey! Da quanto in qua' hai iniziato ad origliare??;)" Ma la recita di Misato non servì per convincere Shinji in alcun modo. Avendo ascoltato gran parte della telefonata, sapeva bene che c'era ben poco da scherzare... "Signorina Misato...e' successo qualcosa a Rei?" Senza cambiare espressione, Shinji si rivolse nuovamente alla sua tutrice ripetendo la stessa domanda di prima. *Mannaggia...* Misato mise fine al suo finto comportamento ironico, e torno' a guardare in faccia la realta' ; Shinji aveva gia' capito come stavano le cose.. "...e' un po' presto per pensare al peggio, in fondo si tratta di
un lieve ritardo ma..." La ragazza sembrava stesse misurando ogni
singola parola che usciva dalle sue labbra. Caspita, in che modo sarebbe
riuscita a spiegare la verita' a Shinji senza influenzarlo troppo con
le singole parole??...Era davvero difficile... "Beh..." Misato taglio' corto, e si sforzo' di sorridere per alleggerire il peso della verita' "Rei a quanto pare non si e' ancora presentata alla base, ma in fondo non..." "COSAAA!?!?!?"Ma a Shinji non basto' il sorriso forzato di Misato per rassicurarsi, anzi: Interruppe in questo modo così brusco la frase forzata della sua tutrice perche' le sue ultime parole ebbero l'esito completamente opposto a quello da lei sperato. Ma del resto questa reazione la ragazza l'aveva più che preveduta. Così, senza cedere di fronte la sua risposta, il Maggiore mise le mani avanti e continuo' la sua frase "Ma vedi, non c'e' niente di cui preoccuparsi! In fondo anche tu sei appena tornato a casa, no?...magari avra' avuto qualche imprevist..." Con queste parole Misato avrebbe voluto rassicurare anche se stessa, ma non sapeva che le parole che Shinji stava per pronunciare da un momento all'altro avrebbero completamente demolito le sue speranze.. "Rei oggi e' uscita da scuola dopo la ricreazione per andare alla
base!!" L'esclamazione colma di panico di Shinji si espanse per tutto
la stanza, colpendo in pieno il Maggiore Katsuragi che rimase di sasso
di fronte ad una simile verita'. L'orario di ricreazione distava tre ore....
"Co..cosa??" Misato non riusciva quasi a parlare. Era chiaro
anche a lei che se Rei stesse portando un simile ritardo doveva esserle
successo qualcosa... "Ma...ma ne sei sicuro, Shinji???" Il ragazzo annuì a fatica, i muscoli del suo corpo si erano come
paralizzati. Milioni di cattivi pensieri affollarono la sua mente... "Accidenti!" Con uno scatto improvviso, la ragazza riuscì a riprendersi dallo shock iniziale, e con un gesto velocissimo riprese la cornetta del telefono in mano, digitando il numero della base. "Avanti!! Rispondete!!" L'attesa del telefono che squillava a vuoto la rendeva ancora più nervosa ed agitata. Stava quasi per gettargli una marea di parolaccie addosso quando finalmente qualcuno rispose al telefono. "Maggiore Misato Katsuragi! Mobilitate tutte le squadre di ricerca della Nerv per il recupero del First Children! FATELO IMMEDIATAMENTE!!" * Ritsuko busso alla porta, e dopo aver atteso la risposta acconsenziente del Comandante Ikari provenire dall'interno, vi entro', facendo entrare assieme a lei gli altri operatori. Gendo era li, come al suo solito seduto nella classica posa dietro la scrivania principale dell'immensa stanza cristallina. La sua espressione non si scompose neanche di fronte all'evidente stato di agitazione della scienziata e dei tre operatori. Anzi, a dire il vero ne fu quasi infastidito.. "Potrei sapere qual'è il motivo di tanta agitazione?" Le parole di Gendo prive di alcun carattere emotivo attraversarono la stanza con una tranquillita' che avrebbe messo in ansia chiunque. Era davvero incredibile come non riusciva a scomporsi di fronte a niente... Ritsuko fu la prima a riprendere fiato e ad esporre il problema all'uomo. "Comandante Ikari, c'è un problema..."Malgrado i suoi sforzi, la scienziata non riuscì ad imitare l'incredibile freddezza e disinteressamento che aveva mostrato Gendo nei suoi comportamenti. Chiunque lavorasse alla Nerv avrebbe dovuto mostrare un'incredibile sangue freddo, ma Gendo andava oltre i limiti del surreale... "Un problema non e' mai superiore ad un'attacco di un Angelo. E a quanto pare, in questo momento non si registra niente di tutto cio. Quindi non riesco a capire il motivo di tutta questa agitazione..." L'arroganza di Gendo non passo' inosservata a nessuno. I tre operatori assistevano alla scena offesi e seccati, e tra di loro iniziarono a fare dei commenti a bassa voce, causando così l'innalzarsi di un fitto velo di mormorii, fortunatamente, quasi del tutto impercettibili al Comandante. Ma Ritsuko essendo di parola non poteva permettersi un simile atteggiamento, quindi si sforzo' di sopportare tutto cio' e continuo' nonostante l'incredibile disinteresse a spiegare la situazione... "Il First Children oggi non si e' presentato alla base come avrebbe dovuto fare alle ore 17. Gli uomini della sicurezza non hanno alcuna informazione a riguardo."
"Le cause?" Si limito' solo a pronunciare questa domanda quasi senza muovere neanche le labbra. Ritsuko tiro' un sospiro impercettibile. La preoccupazione si faceva
risentire anche in lei... Appena Ritsuko termino' la sua frase, sulla stanza calo' un'improvvisa
pausa di silenzio... "Comandante Ikari?... Ha capito cio' che ho detto?" Ritsuko si sorprese nel dover richiamare all'attenzione proprio lui. Di solito nelle loro discussioni lavorative, bastavano poche parole per spiegarsi...Anzi...lo era così anche nella vita privata...e lei lo sapeva bene.. "Rei Ayanami non si e' ancora presentat..." "Mobilitate immediatamente tutte le squadre di ricerca della Nerv,
da questo momento tutte le attivita' militari verranno sospese: Priorita'
assoluta al recupero del First Children..."Dopo la sua lunga pausa
di silenzio,in cui forse si era cimentato in un lungo periodo di riflessione,
Gendo trancio' le parole della dottoressa con la sua frase rigida ed autoritaria.
Così, la ragazza si schiarì la voce per poi proseguire "Abbiamo ricevuto poco fa le stesse disposizioni anche dal maggiore Katsuragi. Mancava solo il suo consenso.." "Bene, adesso lo avete. Sbrigatevi!" Le parole fredde di Gendo, unite con l'espressione coperta dalle impenetrabili lenti oscure dei suoi occhiali, bastarono per mettere in soggezione l'intero gruppetto che si affrettarono a mettersi sull'attenti e a rispondere con un formale "SISSIGNORE!" urlato all'unisono. Dopo aver fatto cio', girarono i tacchi ed uscirono velocemente dalla stanza. Quasi correndo. L'unica eccezione era Ritsuko, che a differenza dei tre operatori cerco' di mantenere un comportamento disinvolto fino alla fine; quindi fu l'ultima ad abbandonare la stanza ovale, in perfetto silenzio... Fine 2° Capitolo * Okaerinasai e' la risposta che si da al TADAIMA, ovvero, "Ben
tornato (a casa) !"
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