AEREI DELLA U.S. NAVY


NORTHROP  GRUMMAN  F - 14 TOMCAT


STORIA 


 ARMAMENTO

Tratto da "Fortezze dei mari" di Tom Clancy


Quando fecero la loro comparsa nel panorama dell'aviazione, i sistemi sensori e tattici del Torncat rappresentarono una vera e propria rivoluzione.* Il cuore del sistema tattico dell'F-14 (nelle versioni -A e -B). Quando i servizi segreti sovietici riuscirono nei primi anni Settanta a ottenere le specifiche dell'F-14, fu il panico nell'aviazione russa.

Era talmente determinata ad arginare la minaccia costituita dal Tomcat e dagli altri caccia occidentali di terza generazione
che fece di tutto per ottenere informazioni tecniche da copiare e impiegare sui nuovi apparecchi, spendendo per la loro realizzazione esorbitanti somme di denaro,è il sistema per il controllo di tiro Raytheon-Hughes AWG-9 (Airbo Weapons Group Model Nine, apparato tattico aereo modello nove). 

Composto di un potente radar, un computer per il calcolo delle soluzioni di tiro, un processore di segnali e altri elementi, l'AWG-9 rese l'F-14 il più potente caccia al mondo. Sfortunatamente, non ebbe mai la possibilità di mostrare il suo enorme valore in un vero combattimento. Progettati per gli attacchi a lunghissimo raggio e a bersaglio multiplo previsti in  caso di conflitto marittimo durante la guerra fredda, l'F-14 trascorse un'intera generazione ad attendere una guerra che non sarebbe mai
scoppiata. Le specifiche AWG-9 prevedevano che il radar dovesse essere in grado di tracciare contemporaneamente due dozzine di bersagli aerei (in un ambiente tattico che avrebbe fornito centinaia di apparecchi nemici da abbattere), «ingaggiandone» termine della Marina che indica il lancio di un missile in combattimento sei allo stesso tempo.


L'effettiva portata di aggancio del radar su bersagli di dimensioni diverse è segreta, ma l' AWG-9 è riuscito a rilevare senza problemi bersagli delle dimensioni di un caccia ben oltre i 185 km di distanza.
Dato che le missioni degli F-14 sono sempre state svolte in base a regole d'ingaggio (Rules Of Engagement, ROE) molto severe che richiedono un'identificazione visiva del bersaglio, il lancio a lungo raggio di AAM è stato un evento molto raro. I cinque abbattimenti di aerei nemici effettuati fino a oggi dai Tomcat sono stati tutti ottenuti a distanze piuttosto limitate, sempre a contatto visivo coi bersagli. Per soddisfare queste ROE I'F-.14 trasporta anche un pod posizionato sotto il muso che contiene un sistema di telecamere (Television Camera System, TCS). Il TCS è equipaggiato con una lente a zoom che può identificare
visivamente i bersagli anche a grandi distanze. Il sistema inoltre trasmette i dati a un videoregistratore che fornisce agli equipaggi un ottimo modo per analizzare gli scontri in cui sono stati protagonisti.
Sin dall'inizio I'F-14 doveva essere un caccia antiaereo, e si fece ben poco per dargli la capacità di effettuare attacchi aria-terra. Gli artigli del «gattaccio» erano stati progettati per colpire la preda a qualsiasi distanza, dalle immediate vicinanze a oltre 185 km, ancora oggi un vero record.


L'arma di gittata maggiore è l' AAM AIM-54 Phoenix della Raytheon-Hughes. Evoluzione dell'originale AAM Eagle che avrebbe dovuto armare I'F6D, l' AIM-54 volò per la prima volta negli anni Sessanta. Con una gittata superiore ai 185 km, l' AIM-54 fu il primo AAM in servizio effettivo equipaggiato con un proprio sistema di guida
radar attiva. Ciò gli diede la possibilità di essere lanciato in modalità «spara e dimentica», permettendo all'aereo attaccante di virare per evitare un contrattacco o ingaggiare un nuovo duello. Significa inoltre che ognuno dei sei AlM-54 può essere impiegato contro un bersaglio diverso contemporaneamente. 

Una volta lanciato, il missili segue una traiettoria parabolica ad alta quota, raggiungendo velocità che si avvicinano a Mach 5. Quando un Phoenix con l' enorme testa di guerra da 60,7 kg di esplosivo ad alto potenziale si avvicina al nemico, quest'ultimo ha ben poche speranze di uscirne vivo. Era questa la caratteristica tattica pensata dagli strateghi della Marina per eliminare la minaccia dei bombardieri e dei missili ASM sovietici in caso di guerra. 

Il Phoenix fu realizzato in differenti versioni, ognuna delle quali progettata per tenere il passo dei progressi sovietici nel campo della tecnologia bellica; l'attuale versione è l'AIM-54C.


Oltre all' AIM-54, il Tomcat è dotato di altre tre armi per abbattere gli apparecchi nemici. 

La prima, l' AIM-7M sparrow della Raytheon, è una versione migliorata dell' AAM a guida radar semiattiva in servizio fin dagli anni Cinquanta. Con un peso che sfiora i 230 kg, questo AAM a medio raggio (fino a 37 km di gittata) richiede una costante «illuminazione» da parte del radar AWG-9 per colpire il bersaglio.
Una volta nelle vicinanze, una testa di guerra a scoppio e frammentazione da 40 kg è in grado di distruggere qualsiasi apparecchio.
Purtroppo,l' AIM-7 è da sempre un'arma d'impiego assai difficoltoso a causa della necessità di tenere costantemente illuminato l' apparecchio nemico. Erano stati presentati progetti per sostituire lo sparrow con il nuovo missile aria-aria avanzato a medio raggio (Advanced Medium Range Air-to-Air Missile, AMRAAM), ma sfortunatamente i tagli alle spese militari della fine della guerra fredda, uniti al fatto che l'F-14 poteva già contare su un AAM spara e dimentica (il Phoenix), mandarono all'aria questi piani.
I duelli ravvicinati vengono effettuati con l'ormai classico AA AIM-9M Sidewinder, che utilizza un sistema di puntamento a infrarossi (a ricerca termica) per trovare il bersaglio. L' attuale versione AIM-9M è decisamente anziana, quasi obsoleta se paragonata al  R-73/ AA-ll Archer, al Matra R.550 Magic o al Rafael python-4. 

Tutti questi missili non solo sono controllati da sistemi di puntamento integrati nel casco dei piloti, ma possono essere anche lanciati contro apparecchi che si trovino oltre i 90° «fuori alesaggio» (ossia l'asse dell'aereo che lancia il missile). Queste lacune saranno colmate nei primi anni del XXI secolo con l'adozione del nuovo AIM-9X.


L'ultima delle armi aria-aria del Tomcat è proprio quella che i  progettisti dell'F-4 Phantom ritennero inutile nell'epoca degli AA
un cannone da 20 mm. Durante la guerra del Vietnam i piloti della Marina si lamentavano spesso dei mancati abbattimenti di MiG causati dall'assenza di un'arma per il combattimento ravvicinato (il Phantom era dotato soltanto di AAM AlM-7/9). Quando le specifiche per l'F-14 vennero delineate, «Tomcat» Connelly si assicurò che il  nuovo apparecchio fosse dotato di un'arma per abbattere gli apparecchi nemici più vicini rispetto al raggio minimo d'impiego degli A AM. 

Il cannone montato sull'F-14 è lo stesso che troviamo sulla maggior parte dei caccia americani, il classico M61 Vulcan a sei canne da 20 mm. In grado di sparare fino a seimila proiettili da 20 mm minuto, è capace di fare letteralmente a pezzi un aereo nemico.
Con l'eccezione del cannone Gatling M61 a sei canne, tutte le armi del Tomcat sono collocate all'esterno. Per ragioni di semplicità meccanica non sono presenti agganci sulle sezioni mobili delle ali, dato che questi avrebbero dovuto ruotare costantemente per rimane puntati nella direzione del volo. 

I serbatoi esterni e gli altri carichi devono pertanto trovare posto sotto la fusoliera e i motori, o sulla struttura costituita dal «guanto» dell'ala che si trova sotto il suo perno.
Quattro grandi cavità soprannominate «pozzi», sagomate sulla forma degli AAM AIM-7 Sparrow, sono ricavate nel ventre della fusoliera all'interno del tunnel tra i due motori. 

Quando gli enormi missili Phoenix (di 447,5 kg ognuno) AIM-54 sono trasportati in volo, sono montati su strutture rimovibili che coprono i pozzi degli Sparrow. Su queste strutture possono essere installati fino a quattro AlM-54, che aggiungono ai due agganciati ai «guanti». Ad ogni modo, questi agganci sono normalmente configurati per l'impiego degli AAM AIM Sidewinder e degli AIM-7 Sparrow.
La ragione di questa scelta è un'arcana misura chiamata «peso di recupero», che rappresenta il peso massimo all'atterraggio di un apparecchio sul ponte di una portaerei. Il peso al recupero è la somma del peso «a secco» con il carico minimo di carburante (per permettergli diversi tentativi di atterraggio) e del peso delle munizioni e degli altri carichi. Un F-14 che trasporta sei grandi AAM Phoenix e un carico minimo di carburante ha un peso di recupero troppo elevato, il che significa che gli unici carichi esterni consentiti sono quattro AIM-54, due AIM-7, un paio di AIM-9, due serbatoi ausiliari esterni e il
cannone Gatling M61 da 20 mm. Un carico bellico da «tempo di pace» standard è composto di due missili per ogni tipologia utilizzata, il cannone e due serbatoi esterni. Altre combinazioni sono impiegate in caso di missioni più particolari, come il mantenimento della superiorità aerea o la scorta al bombardamento.


F-14 TOMCAT

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