UNITED STATES OF AMERICA NAVY
- PORTAEREI -
LANGLEY (CV1)
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nave | Langley CV1/AV3 (ex carboniera Jupiter) |
Tipo | CV/AV |
Cantiere di costruzione | Mare Island Navy Yard |
DATE |
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Costruzione | 18 ottobre del 1911 |
Varo | 24 agosto del 1912 |
Entrata in servizio | 7 aprile del 1913 |
Convertita in portaerei | 11 aprile del 1920 |
AEREI |
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Aerei imbarcati | 55 (negli anni Venti)
35 (per la II Guerra Mondiale) |
DIMENSIONI |
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Lunghezza | 158 metri (di disegno) |
Lunghezza del ponte di volo | 165,20 metri |
Larghezza | - |
Larghezza del ponte di volo | 19,96 metri |
Immersione | 5,18 metri |
Dislocamento | 15.200 tonnellate (a pieno carico)
11.500 tonnellate (come nave trasporto di aerei) |
MOTORI |
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Apparato motore | 3 caldaie - 2 turbine |
Potenza | 7.000 cavalli vapore |
Velocità | 16 nodi |
Combustibile | - |
Autonomia | - |
ARMAMENTO |
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Armamento principale | 4 cannoni da 150 mm. |
Armamento antiaereo | 6 mitragliatrici da 50 mm. HMG |
RADARS |
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Ricerca aerea | - |
Ricerca di superficie | - |
Navigazione | - |
Controllo di tiro | - |
PROTEZIONE |
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Protezione verticale | - |
Protezione orizzontale del ponte di volo | - |
EQUIPAGGIO |
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Equipaggio originale | 650 (in assetto di guerra) |
STORIA
La carboniera Jupiter fu costruita il 18 ottobre del 1911nei cantieri navali di Mare Island, California, varata il 14 agosto del 1912, proosta dal sig. Thomas F. Ruhm, fu comandata dal capitano M. Reeves.
Dopo il necessario rodaggio la Jupiter, la prima nave elettrica della U.S. Navy, iniziò la sua carriera di nave di trasporto carbone, rifornendo anche la Francia durante il periodo della Prima Guerra Mondiale.
Fu convertita nella prima portaerei della U.S. Navy nei cantieri navali di Norfolk, il suo nome fu cambiato in Langley l'11 aprile del 1920, ebbe la sigla CV-1 (CV sta per portaerei di attacco) e fu comandata dal capitano K. Whiting.
Essendo la prima portaerei americana poté contare una bella serie di primati per la U.S. Navy:
il 17 ottobre del 1922 V.C.Griffin pilotò il primo aeroplano (un V-E-7-SF) lanciato dal suo ponte di volo;
il 26 ottobre del 1922 il capitano Chevalier fece il primo atterraggio sul ponte di volo;
il 18 novembre del 1922 il comandante K. Whiting fu il primo pilota ad essere catapultato da un ponte di una portaerei;
Dal 1922 al 1924 la Langley operò in varie esercitazioni nell'Oceano Pacifico e nel Mar dei Caraibi.
Dal 1924 al 1936 operò nello spazio di mare compreso tra la California e le Hawaii contribuendo in maniera enorme allo sviluppo dell'aviazione navale americana.
Il 25 ottobre del 1936 finì la sua carriera di portaerei, era ormai obsoleta rispetto alle "rampanti" Lexington e Saratoga ed entrò nei cantieri navali di Mare Island per essere convertita in nave trasporto aerei.
Completata la conversione il 25 febbraio del 1937, fu riclassificata AV-3 e operò sempre nel Pacifico occidentale.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale operò nell'area compresa tra l'Australia, la Nuova Guinea ed il Borneo, essendo stata assegnata alle forze congiunte americane, australiane, britanniche ed olandesi.
Durante la battaglia del mar di Giava, il 27 febbraio del 1942 alle 11.40 a.m. fu colpita da cinque bombe (dopo due attacchi infruttuosi) da bombardieri giapponesi.
La nave fu subito avvolta dalle fiamme, si tentò inutilmente di spegnerle ma alle 13.32 fu necessario abbandonarla.
Finita dai siluri dei suoi cacciatorpediniere di scorta affondò a 75 miglia a sud di Tjilap insieme a 16 marinai del suo equipaggio.
L'ULTIMA MISSIONE (LA BATTAGLIA DEL MAR DI GIAVA)
Nel gennaio 1942 venne istituito il comando ABDA, retto dal feldmaresciallo inglese Archibald Percival Wavell, con Quartier Generale al centro di Giava, mentre il comando delle forze navali venne assunto dall'ammiraglio Hart. Il 27 gennaio 1942 l'Asiatic Fleet venne sciolta ufficialmente, e l'ammiraglio Hart rimpatriato. Il 14 febbraio il comando navale della squadra ABDA venne assunto dall'ammiraglio olandese Conrad E. L. Helfrich. La disperata situazione generatasi durante la guerra, indusse il governo olandese in esilio a chiedere l'invio di consistenti aiuti agli alleati. In fretta e furia venne organizzato un convoglio,denominato in codice MS-5,comprendente la Langley, che trasportava 27 caccia Curtiss P-40 smontati del 13th Pursuit Squadron (Provisional) e 33 piloti, la nave da carico Sea Witch, ed i piroscafi SS Duntroon e SS Katoomba. La scorta era affidata al moderno incrociatore Phoenix ed ad alcuni cacciatorpediniere. Il convoglio lascio Fremantle[18] il 22 febbraio, con arrivo previsto a Tjilatjap per il giorno 28. Per accelerare l'arrivo degli aerei il comando ABDA decise che la Sea Witch rimanesse in convoglio, mentre la Langley doveva dirigere alla massima velocità consentita su Tjilatjap, con la scorta del posamine olandese Willem van der Zaan. Vista la scarsa velocità massima raggiunta dal posamine, il comandante della portaerei decise di abbandonare quest'ultimo, ma in tarda serata gli venne ordinato di ricongiungersi al Willem van der Zaan.Inoltre la nave doveva essere raggiunta da due vecchi cacciatorpediniere, gli USS Edsall e Whipple, che ne avrebbero rinforzato la scorta. Alle ore 9:00 del 28 febbraio la formazione navale alleata fu scoperta da un idrovolante giapponese Kawanishi H6K, che lanciò il segnale radio di scoperta. Alle ore 11.30 una formazione di 11 aerosiluranti Mitsubishi G4M della 21ª e 23ª Flottiglia Aeronavale si lanciò all'attacco della formazione navale. Appena avvistati i velivoli giapponesi la Langley prese a zigzagare, ma la bassa velocità raggiunta, circa 13 nodi, rese la manovra inutile. Seppur contrastati dal fuoco contraereo, i velivoli giapponesi lanciarono le bombe. La prima salva provocò danni leggeri, mentre cinque bombe della successiva colpirono in pieno la nave, provocando gravi danni ed incendiando alcuni dei caccia P-40 trasportati. Altre, cadute in prossimità della nave, aprirono numerose vie d'acqua nella carena. Inoltre i sei caccia giapponesi di scorta si lanciarono all'attacco, mitragliando i ponti dell'unità, vanamente contrastati dalle armi antiaeree di bordo. Quando i velivoli giapponesi si allontanarono la portaidrovolanti era in preda a furiosi incendi, sbandata di 10°, ed il comandante McConnell cercò di favorire il lavoro della squadra antincendio manovrando per annullare la forza del vento. Purtroppo le pompe non riuscivano più a contrastare l'entrata dell'acqua, che poco dopo raggiunse i motori turbo-elettrici danneggiandoli gravemente, e determinando un calo della potenza disponibile. Il comandante McConnell, ormai conscio che la nave era condannata, decise di avvicinarla il più possibile alla costa giavanese, così da favorire il salvataggio dell'equipaggio. Egli si rendeva perfettamente conto che se per qualche motivo fosse riuscito a raggiungere Tjilatjap il pescaggio raggiunto dalla nave non gli avrebbe mai consentito di entrare nel porto. Alle 13:45 venne dato l'ordine di abbandonare la nave, che aveva raggiunto uno sbandamento di 17°. Alle 14:00 l'evacuazione venne completata, ed i due cacciatorpediniere, una volta imbarcati i superstiti, decisero di affondare la Langley. Il cacciatorpediniere Whipple sparò contro la nave nove colpi da 102, lanciando nel contempo due siluri. Tuttavia la vecchia portaerei si rifiutò di affondare, pur fortemente sbandata ed in preda agli incendi, tanto che le due unità lasciarono immediatamente la zona per timore del ritorno degli aerei giapponesi. Successivamente un aereo olandese in servizio di pattugliamento segnalò che la Langley era affondata durante la notte successiva, a 75 miglia da Tjilatjap.
GIUDIZIO DELLO SHINANO
La Langley fu una nave che ebbe un'importanza enorme per la Marina americana.
Fu infatti la prima portaerei della U.S. Navy e fu utilizzata come un laboratorio sperimentale dell'aviazione imbarcata, in questo risiede la sua importanza storica.
Senza di essa non ci sarebbero state nè la Lexington, l'Enterprise ma neanche la Nimitz o la R.Reagan.
Da un'analisi cinica delle sue caratteristiche emerge che era una nave lenta, con protezione nulla, di scarso tonnellaggio e poca capacità di imbarcare aerei, ma al momento in cui nacque era all'avanguardia, superando per tecnica le contemporanee Furious ed Argus inglesi.
Insomma si può considerare come una "portaerei sperimentale" che ha svolto in maniera eccezionale il suo compito, arrivando però obsoleta alla Seconda Guerra Mondiale e venendo impietosamente affondata alla prima occasione.
Insomma per gli americani si può ben dire che "tutto ebbe inizio dalla Langley!"