La portaerei Illustrious ebbe una vita gloriosa come le altre
portaerei della sua classe ma è indubbio che è entrata prepotentemente nella
storia per l'attacco di Taranto, il primo nel suo genere e senza dubbio il
maggior ispiratore del successivo attacco giapponese a Pearl Harbor. "Protetti dall'oscurità, l'11 novembre 1940 dodici
biplani Fairey Swordfish decollarono dal ponte della portaerei britannica
Illustrious e si diressero attraverso il Mediterraneo verso il territorio
italiano, circa 315 chilometri a nord - ovest. I fragili velivoli erano in rotta per attaccare la
flotta italiana all'ancora nella rada di Taranto, una base navale ben munita di
artiglieria contraerea. Il radar sarebbe stato un ultimo test sull'efficacia
delle portaerei come armi navali: mai prima di allora degli aerei imbarcati
avevano colpito una flotta di navi da guerra. Guidati dal capitano di corvetta Kenneth Williamson,
i 12 aerei (6 armati con siluri, 4 con bombe e 2 con bengala illuminanti) si
separarono prima dell'obiettivo per cercare di confondere la
contraerea. A meno di un'ora di distanza giunse la seconda ondata
con altri 9 aerei della portaerei Illustrious. Affrontando un incessante fuoco di sbarramento, gli
Swordfish attaccarono la rada e colpirono 3 corazzate, 1 incrociatore e 2
cacciatorpediniere. Gli assalitori persero solo 2 velivoli. Il giorno seguente a questo micidiale attacco i resti
della flotta italiana si diressero a nord rifugiandosi a Napoli e lasciando le
rotte mediterranee, in un momento critico della guerra, nelle mani della Royal
Navy." (Shinano)
L'Illustrious venne costruita
dalla Vickers-Armstrong a Barrow-in-Furness, varata nel 1939 ed entrò in
servizio nel maggio 1940. Aveva un dislocamento di 23.000 t e la capacitò di
trasportare fino a 36 aerei, sebbene questi non fossero molti rispetto a
controparti più piccole: il suo ponte corazzato riduceva di molto il numero di
aerei che poteva trasportare.
La Illustrious si unì alla flotta nell'agosto 1940, venendo assegnata al mar
Mediterraneo dove svolse missioni di scorta convogli, attacchi anti-nave e
contro postazioni in nord Africa. Il 31 agosto lanciò un attacco contro gli
aeroporti di Maritza. Il 16 settembre Fairey Swordfish decollati dall'unità
affondarono due cacciatorpediniere italiani all'ancora a Bengasi. L'11 novembre
1940 divenne la prima portaerei nella storia a lanciare un significativo attacco
contro una flotta nemica, lanciando l'audace attacco contro la flotta italiana
nella battaglia di Taranto: 21 aerosiluranti Fairey Swordfish dell'815, 819 e
824 squadrone basati sulla Illustrious attaccarono la flotta italiana subito
dopo il tramonto. Gli italiani furono colti di sorpresa, una nave da battaglia
venne semiaffondata ed altre 2 vennero gravemente danneggiate.
Il 10 gennaio 1941 appena due mesi dopo, partecipando all'Operazione Excess, che
prevedeva diversi convogli contemporaneamente, fu il turno dell'Illustrious ad
essere il bersaglio da cacciabombardieri Stuka tedeschi ed italiani, mentre
stava scortando un convoglio ad oriente della Sicilia. Venne colpita da sei
bombe e subì gravi danni, mentre rimasero uccisi 83 marinai. Costretta a
fermarsi a Malta per le riparazioni d'emergenza, venne fatta oggetto di numerosi
attacchi aerei, venendo colpita varie volte in maniera non grave. Lasciò Malta
il 23 gennaio arrivando ad Alessandria d'Egitto al mezzogiorno del 25 gennaio
per essere sottoposta a nuovi lavori di riparazione temporanei. Poco dopo venne
trasferita in Virginia via Suez e Città del Capo per essere sottoposta a
riparazioni permanenti e per essere meglio protetta nel Norfolk Navy Yard.
Ritornò in servizio nel maggio 1942 e venne immediatamente inviata nell'Oceano
Indiano. Quello stesso maggio, insieme alla sua nave sorella Indomitable
partecipò all'Operation Ironclad, coprendo gli sbarchi a Diego Suarez nel
Madagascar controllato dalla Francia di Vichy. Nel gennaio 1943 venne
ritirata dal servizio nella Eastern Fleet, tornando in patria per lavori di
ammodernamento che comportarono l'installazione di nuovi radar per
l'individuazione di aerei e navi e per il controllo fuoco. Per aumentare le
difese antiaeree i cannoni Oerlikon singoli vennero sostituiti con impianti
binati.
Tornata in servizio a fine giugno, in luglio venne utilizzata insieme alla
Unicorn in una missione di pattugliamento e attacco nelle acque norvegesi, per
agire come diversivo durante gli sbarchi alleati in Sicilia. Tornata nel
Mediterraneo per operare con lo squadrone navale basato a Gibilterra, la Forza
H, venne impiegata in settembre nell'appoggio agli sbarchi alleati a Salerno,
denominati Sbarco a Salerno. Nel 1944 si unì alla British Eastern Fleet,
giungendo a Trincomalee il 31 gennaio. La prima missione offensiva contro
posizioni giapponesi venne effettuata il 19 aprile insieme alla portaerei della
US Navy USS Saratoga, bombardando Sabang sull'isola di Sumatra. Dai primi di
maggio i Fairey Barracuda imbarcati vennero sostituiti con Grumman TBF Avenger.
Il 25 luglio insieme alla Victorious prese parte ad una nuova missione contro
Sabang, durante la quale le unità di scorta bombardarono le installazioni
portuali della zona. Il 24 e il 29 gennaio 1945 attaccò insieme alle portaerei
Indomitable, Victorious e Indefatigable le raffinerie di Palembang.
Fece tappa quindi a Fremantle in Australia per riposarsi ed esser rifornita. Il
4 marzo a Manus si riunì con il resto della British Pacific Fleet e si diresse
verso Ulithi dover arrivò il 19 marzo. Successivamente insieme alla parte della
British Pacific Fleet, designata Task Force 57 dall'ammiraglio Nimitz, insieme
alle due navi sorelle Formidable e Victorious, protesse gli sbarchi del 1º
aprile a Okinawa dove vinse il suo ultimo Battle honour. Mentre si trovava nel
pacifico venne colpita da due aerei kamikaze, ma diversamente dalle sue
controparti statunitensi soffrì danni minimi grazie al suo ponte di volo
corazzato.
Dopo la guerra venne destinata al ruolo di nave addestramento e prova. Tra il
gennaio e l'agosto 1948 venne riallestita e modernizzata; alla fine del 1954
venne dismessa dal servizio, venduta il 3 novembre 1956 ed infine smantellata a
Clyde dopo una carriera di successo. Le sue navi sorelle Formidable e
Indomitable erano anch'esse state smantellate negli anni 1950 sebbene la
Victorious, ultima nave della classe, sopravvisse fino al 1969, quando anch'essa
venne smantellata.
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