MARINA IMPERIALE
KIDO BUTAI
CLASSE SOHO
STORIA E CARATTERISTICHE TECNICHE
Nave | Soho |
Tipo | CVL |
Cantiere | Arsenale di Yokosuka |
Impostazione | 1934 |
Varo | 1 giugno 1935 |
Entrata in servizio | 15 gennaio 1939 |
Trasformazione | gennaio 1941 - gennaio 1942 |
Lunghezza | m 217,0 |
Larghezza | m 18,0 |
Lunghezza ponte di volo | m 180,0 |
Larghezza ponte di volo | m 23,0 |
Immersione | m. 6,60 |
Dislocamento | t 13.950 |
Apparato motore | 2 gruppi turbine; 2 eliche; 12 caldaie |
Potenza | cav. 52.000 |
Velocità | nodi 28 |
Combustibile | t. 2.600 |
Autonomia | miglia 7.800 |
Armamento | 8 cannoni da 127 mm a.a.; 15 mitragliere da 25 mm. a.a.;2 elevatori |
Aerei | 29 |
Protezione verticale | nessuna |
Protezione orizzontale | nessuna |
Equipaggio | 785 |
La Soho era in origine una nave ausiliaria di nome Tsurugisaki che servì come nave cisterna e nave appoggio sommergibili negli anni dal 1939 al 1941.
Soho e Zuiho appartengono alla classe delle portaerei leggere, così come le due Soryu e Hiryu del 1937-1939.
Il loro dislocamento di sole 11.262 tonnellate standard e di 13.950 a pieno carico, era superiore a quello della Ryujo originale, che aveva solo 7.500 tonnellate standard, ma era circa uguale a quello della stessa unità dopo le modifiche; però avendo un solo ponte aviorimessa, la loro capacità di aerei era molto inferiore: solo 29 contro i 48 dell'altra unità.
Furono "rimediate" nel periodo immediatamente precedente la guerra, quando per la Marina si fece sentire nella maniera più grave e urgente la necessità di disporre di navi portaerei.
Furono ambedue costruite in base al secondo programma navale supplementare dell'anno 1934 e previste come navi petroliere, dotate di notevole velocità che dovevano servire per i rifornimenti della flotta e anche come navi appoggio sommergibili.
Le due unità ebbero i nomi di Tsurugisaki e Takasaki: la prima fu costruita negli anni 1934-1938 e prese servizio il 15 gennaio del 1939.
Aveva un dislocamento a pieno carico di 13.000 tonnellate, un apparato motore costituito da 8 motori diesel della potenza di 56.000 cavalli, azionati da due eliche ed era armata con 4 cannoni da 127 mm. e 12 mitragliere da 13 mm. a.a.
Particolare abbastanza interessante per una nave appoggio sommergibili era la grande sovrastruttura centrale contenente un'aviorimessa per 3 idrovolanti.
Era inoltre munita, per il loro lancio, di 2 catapulte sistemate sul cielo della sovrastruttura a proravia del fumaiolo, nonchè di una grande gru a traliccio per sollevare gli apparecchi dal mare e portarli sulle catapulte.
La seconda unità, la Takasaki, fu impostata nel 1935 e varata il 19 giugno 1936, ma mentre era ancora in fase di allestimento fu decisa la sua trasformazione in portaerei e il 27 dicembre 1940 entrò in servizio col nome di Zuiho.
La Tsurugisaki operò, come si è detto, fino al gennaio del 1941, indi fu messa ai lavori per essere trasformata.
Assunse quindi il nuovo nome di Soho e prese servizio come nave portaerei il 26 gennaio del 1942.
Nei lavori di trasformazione furono demolite le sovrastrutture fino a livello del ponte di coperta e costruite al loro posto le strutture del ponte di volo, il quale nelle zone estreme di prora e di poppa era sostenuto da montanti.
Fra i montanti poppieri erano ricavati i posti di sgombro delle imbarcazioni.
Il ponte di volo, lungo 180 metri e largo, nella sua parte centrale, 23 metri, a prua e a poppa si restringeva notevolmente seguendo le linee dello scafo; sul ponte non vi era isola, i due elevatori erano ambedue sull'asse di simmetria e abbastanza ravvicinati a centro nave, nella zona cioè sopra l'aviorimessa che si estendeva per circa i 3/4 della lunghezza della nave.
I due elevatori non avevano forma rettangolare ma erano quasi ottagonali.
L'apparato motore originale, costituito da 8 motori diesel, fu sbarcato e sostiuito con un apparato propulsore costiuito da 2 gruppi di turbine a vapore di potenza leggermente inferiore, 52.000 cavalli invece che 56.000, anch'esso su due eliche e le cui caldaie scaricavano attraverso un solo fumaiolo in posizione centrale, sul lato destro, inclinato verso il basso e verso l'esterno come su tutte le portaerei giapponesi.
Sul lato destro del ponte di volo, a poppa estrema, vi era un piccolo fumaiolo abbattibile per la caldaia ausiliaria del servizio di porto.
Non essendovi isola, la plancia era sistemata nella sovrastruttura prodiera sotto il ponte di volo.
L'armamento principale, costituito da 8 cannoni da 127 mm. a.a. era sistemato in 4 postazioni binate, su plancette laterali ed esterne: 2 circa ai lati dell'elevatore prodiero e 2 ai lati di quello poppiero.
Le 15 mitragliere da 25 mm. erano in 5 postazioni trinate: 3 al centro su lato sinintro e 2 sul lato destro, quasi simmetriche con le altre, e a poppavia del fumaiolo.
Durante i lavori di trasformazione non fu sistemato nessun tipo di corazzatura.
La conversione di queste e di altre navi, fu decisa perchè i cantieri navali giapponesi, già impegnati per la costruzione di altri tipi di navi da guerra, non avrebbero potuto costruire le portaerei in un tempo ragionevole, così che per abbreviare i tempi, si ricorse alla trasformazione di navi già costruite.
Essendo stata ultimata a guerra già iniziata, la Soho non prese parte all'attacco di Pearl Harbor.
La sua dotazione di aerei nel 1942 era di 12 caccia A6M5 Zero e di 9 bombardieri -siluranti B5N Kate.
Nella battaglia del Mar dei Coralli faceva parte del gruppo di copertura delle forze di invasione al comando del contrammiraglio Aritomo Goto.
Il giorno 7 maggio 1942 attaccata da aerei della Yorktown e della Lexington, fu colpita da 13 bombe e 7 siluri ed affondò.
La Zuiho partecipò alla battaglia delle Midway e a quella delle Marianne.
Fu affondata durante la Battaglia di Leyte, quando era stata ridotta al rango di "nave esca" senza quasi più aerei a disposizione.
GIUDIZIO DELLO SHINANO
La Soho e la Zuiho erano due oneste porterei leggere della marina giapponese. Dotate di una discreta quantità di aerei potevano essere di aiuto alle squadre dotate di portaerei pesanti o a quelle di invasione. Il loro maggior difetto era costituito dalla corazzatura nulla che le rendeva facilmente vulnerabili agli attacchi degli aerei. Difatti affondarono entrambe al primo serio attacco che subirono. Debolucce.