BATTAGLIA DI CAPO MATAPAN
NAVAL BATTLE OF CAPE MATAPAN
(28 marzo 1941)
LA TRAGEDIA DELLA FLOTTA ITALIANA
THE TRAGEDY OF THE ITALIAN FLEET
FOTOGRAFIE
PHOTOES
HMS 03 WARSPITE
NAVE DA BATTAGLIA
CORAZZATA WARSPITE |
La HMS Warspite fu una nave da battaglia classe Queen
Elizabeth della Royal Navy britannica. Venne varata il 26 novembre 1913 nei
cantieri Reslil di Devonport. Portò uno dei nomi più famosi e fascinosi della
Royal Navy. Durante la seconda guerra mondiale venne soprannominata The Old Lady
("La Vecchia Signora") in seguito ad un commento dell'ammiraglio Andrew
Cunningham nel 1943.
La Warspite e le sue compagne di classe furono concepite da due uomini,
l'ammiraglio Sir John "Jackie" Fisher, che era Primo Lord del Mare all'epoca
dell'entrata in servizio della prima corazzata monocalibro, la HMS Dreadnought e
Winston Churchill, Primo Lord dell'Ammiragliato, che fu fondamentale nel
concretizzare in una nave reale il progetto. Venne inoltre influenzata da
diverse decisioni circa la classe Queen Elizabeth prese da Lord Fisher, che era
stato convinto ad uscire dal ritiro da Churchill.
STORIA (SECONDA GUERRA MONDIALE)
Nel giugno 1939 il vice ammiraglio Sir Andrew Cunningham
divenne il Comandante in Capo della Flotta Mediterranea. Il 3 settembre 1939
venne dichiarata la guerra tra Regno Unito e Germania, ma non contro l'Italia.
Più tardi nel corso dell'anno la Warspite lasciò il Mediterraneo per unirsi alla
Channel Fleet dove venne impegnata in missioni di caccia delle navi corsare
tedesche che attaccavano i convogli mercantili. Il 23 novembre seguente, alla
notizia che l'incrociatore ausiliario Rawalpindi era stato affondato dagli
incrociatori da battaglia tedeschi, la Warspite ricevette l'ordine di
abbandonare il convoglio da Halifax che stava scortando per dirigersi nello
Stretto di Danimarca. Dopo una caccia resa difficile dal maltempo le navi
tedesche riuscirono però a sfuggire. Il 4 dicembre, dopo il danneggiamento della
Nelson, l'ammiraglio Charles Forbes si trasferì sulla Warspite.
Nell'aprile 1940 servì nella campagna di Norvegia fornendo un essenziale
supporto durante la seconda battaglia di Narvik quando la Warspite e diversi
cacciatorpediniere britannici attaccarono otto cacciatorpediniere tedeschi
intrappolati in Ofotfjord, vicino al porto di Narvik. Il vice-ammiraglio William
"Jock" Whitworth, leader dell'operazione trasferì la sua bandiera sulla Warspite;
il giorno in cui iniziò la battaglia il biplano Fairey Swordfish imbarcato sulla
Warspite affondò l'U-Boot tedesco U-64 (il primo aereo ad affondare un U-Boot
nella seconda guerra mondiale. I cacciatorpediniere tedeschi vennero rapidamente
ingaggiati dai cacciatorpediniere britannici. Una nave tedesca pesantemente
danneggiata, la Erich Koellner, venne distrutta dalle bordate della Warspite. La
Warspite fece fuoco anche contro la Diether von Roeder e la Erich Giese: la
prima fu autoaffondata dal suo equipaggio, mentre la seconda fu distrutta dalla
Warspite e dai suoi cacciatorpediniere. Operazione che contribuì grandemente
alla fine del naviglio sottile germanico.
Nell'estate del 1940 la Warspite venne trasferita nel teatro del Mediterraneo e
durante la battaglia di Punta Stilo le venne accreditato il centro di
artiglieria più distante della storia da una nave in movimento ad un bersaglio
in movimento. L'obbiettivo, la nave da battaglia italiana Giulio Cesare, fu
colpito dalla distanza di circa 24 km con un colpo da 381 mm sul fumaiolo di
poppa[5] (Vedi anche l'incrociatore da battaglia tedesco Scharnhorst, a cui è
accreditato un colpo da molto distante contro la HMS Glorious nel giugno 1940);
probabilmente anche la Warspite fu colpita dalla Giulio Cesare, come confermato
da vedette e operatori LUCE sulla stessa Giulio Cesare e sul cacciatorpediniere
Freccia, all'incirca alla stessa distanza, anche se dai rapporti inglesi non
risulta nulla.
Il 18 agosto 1940 la Warspite partecipò al primo bombardamento di Bardia, il 18
dicembre al bombardamento di Valona e il 3 gennaio 1941 al secondo bombardamento
di Bardia. Prese parte alla battaglia notturna di Matapan (28 marzo 1941), ove
vennero affondati tre incrociatori pesanti e due cacciatorpediniere italiani. La
Warspite e la sorella Valiant effettuarono un bombardamento notturno senza
essere intercettate dalle forze italiane. La Warspite prese anche parte dal mare
alla battaglia di Creta. Durante le azioni su Creta incassò due bombe sganciate
da alcuni Me109. Con le sue forze riuscì a raggiungere Alessandria d'Egitto ove
vennero eseguiti i lavori di riparazione più urgenti per poi essere trasferita
negli USA per le riparazioni e per il suo ammodernamento.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Descrizione generale
Naval Ensign of the United Kingdom.svg
Tipo Nave da battaglia
Classe Queen Elizabeth
Proprietà Naval Ensign of the United Kingdom.svg Royal Navy
Identificazione 03
Ordine 1912
Impostazione 31 ottobre 1912
Varo 26 novembre 1913
Entrata in servizio 8 marzo 1915
Radiazione 11 febbraio 1945
Destino finale Demolita nel 1950
Caratteristiche generali
Dislocamento (alla costruzione) 33.410
Lunghezza (globale) 195 m
(con passeggiata di poppa) 196,5
(linea di galleggiamento) 183 m
Larghezza 27,6 m
Pescaggio 9,2 m
Propulsione 24 × caldaie, pressione massima 1965 Pa
4 turbine ad accoppiamento diretto
4 assi elica
75.000 CV a 300 giri/minuto
2 dinamo a olio da 450 kW
2 x dinamo a turbina da 200 Kw
1 dinamo con motore alternativo da 200 kW aggiunta poco dopo l'ingresso in
servizio.
Velocità 24 nodi (44,4 km/h)
Autonomia 8.600 n.mi. a 12,5 nodi (15.900 km a 23 km/h)
3.900 nm a 21 nodi (7.222 km a 42,6 km/h)
3.300 t di petrolio, 100 t di carbone
Equipaggio 925 a 1.220
Armamento
Armamento Alla costruzione:
8 cannoni da 15"/42 (381mm) Mk I in 4 torri binate
12 cannoni da 6"/45 (152mm) BL Mk XII in affusti singoli
2 cannoni 3" (76,2mm) high-angle su affusto singolo
4 cannoni da 3 pdr (47mm)
4 tubi lancia siluri sommersi da 21" (457mm)
Dopo la ricostruzione:
8 cannoni da 15"/42 (381mm) Mk I in 4 torri binate
8cannoni da 6"/45 (152mm) BL Mk XII in affusti singoli
8 cannoni da 4.5"/45 (114 mm) QF Marks III su affusti binati
32 cannoni da 2-pdr (40 m/39) Mark VIII su affusti ottupli
16 cannoni da 0.50"/62 (12,7 mm) Mark III su affusti quadrupli
Corazzatura Corazzatura alla costruzione:
Cintura: 279 mm che diminuiscono gradatamente a 152 mm a prua e 101 mm a poppa
Cintura superiore: 152 mm
Paratie: 152 e 101 mm
Torri cannoni da 15": 279 mm fianchi, 330 mm fronte, 108mm tetto
Barbette: da 254 a 178 mm sopra la cintura, da 152mm a 101 mm sotto
Cannoni da 6": 152mm
Torretta di comando: 279mm fianchi, 76mm tetto, 101 mm cupola ruotante
Tubo della torretta di comando: 152 mm sopra al ponte superiore, 101 mm sotto
Torretta di comando dei siluri: 152 mm
Tubo della torretta di comando dei siluri: 152 mm al ponte superiore.
Piastre protettive alla costruzione:
Verticali:
Paratie dei siluri: 25 mm + 25 mm
Paratie a fine magazzini: 25 mm + 25 mm (ulteriore strato di 25 mm aggiunto dopo
la battaglia dello Jutland)
Condotti di ventilazione dei fumaioli: 38 mm
Orizzontali:
Castello di prua: 25 mm sopra le batterie da 6"
Ponte superiore da 50 mm a 31 mm dalle barbette A-Y
Ponte principale: 31 mm alle estremità
Ponte di mezzo: 25 mm (50 mm dopo la battaglia dello Jutland)
Ponte inferiore: 76 mm alle estremità; 57 mm sopra gli ingranggi di virata; 25
mm a prua.
Mezzi aerei 1 catapulta e 1 aereo di avvistamento dopo gli anni venti
Motto Belli dura despicio
BATTAGLIA NAVALE DI CAPO MATAPAN
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