BATTAGLIA DI CAPO MATAPAN
NAVAL BATTLE OF CAPE MATAPAN
(28 marzo 1941)
LA TRAGEDIA DELLA FLOTTA ITALIANA
THE TRAGEDY OF THE ITALIAN FLEET
FOTOGRAFIE
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HMS 85 ORION (INCROCIATORE LEGGERO)
LIGHT CRUISER ORION HMS 85
INCROCIATORE LEGGERO ORION HMS 85 - LIGHT CRUISER ORION |
La HMS Orion (Pennant number 85), quinta nave da guerra britannica a portare questo nome, è stata un incrociatore leggero classe Leander della Royal Navy. Venne impostata nei cantieri di Devonport il 26 settembre 1931, varata il 24 novembre 1932 ed entrò in servizio il 18 gennaio 1934. Durante la sua carriera ricevette 13 Battle Honours record superato solamente da una nave della marina britannica ed eguagliato da altre due.
STORIA (SECONDA GUERRA MONDIALE)
Al momento dell'ingresso in servizio la Orion venne assegnata
alla Home Fleet. Nel 1937 venne trasferita nelle Indie Occidentali Britanniche
presso l'Ottavo Squadrone Incrociatori dove rimase fino allo scoppio della
seconda guerra mondiale nel 1939. Iniziato il conflitto la nave ebbe compiti di
pattuglia nel Mar dei Caraibi con base a Kingston. Il 19 dicembre intercettò il
mercantile tedesco Arauca al largo della Florida grazie all'aiuto di un aereo
della US Navy. La nave riuscì a sfuggire all'abbordaggio rifugiandosi nelle
acque territoriali americane, dove venne internata.
Nel febbraio 1940 traslò in patria le ceneri di John Buchan, Governatore
generale del Canada. Nei primi giorni del mese di marzo entrò in cantiere a
Devonport, dove ricevette l'equipaggiamento per demagnetizzare lo scafo.
Rientrata in servizio, venne assegnata al Settimo Squadrone Incrociatori della
Mediterranean Fleet con base ad Alessandria d'Egitto, divenendone l'ammiraglia.
Dopo l'ingresso in guerra dell'Italia partecipò al bombardamento di Bardia il 21
giugno. Questa fu l'ultima operazione congiunta con la flotta francese di base
ad Alessandria. Il 28 giugno partecipò allo scontro noto poi come Battaglia del
Convoglio Espero. Il 9 luglio seguente partecipò alla battaglia di Punta Stilo.
In seguito partecipò alle operazioni di rifornimento di Malta scortando i
convogli diretti nell'isola e bombardando le posizioni italiane a Scarpanto. Il
14 ottobre si trovava insieme alla Liverpool quando questa venne colpita da un
siluro. La Orion rimorchiò la nave danneggiata fino ad Alessandria dove giunse
due giorni dopo. Nei primi giorni di novembre imbarcò personale della RAF
trasportandolo a Creta. L'11 novembre venne inviata nella zona di Taranto, la
cui base venne attaccata la notte seguente, per attaccare i convogli italiani
diretti in Albania insieme agli incrociatori Ajax e Sydney e ai
cacciatorpediniere Mohawk e Nubian. Nella notte del 13 novembre vennero
affondati quattro mercantili e le danneggiate le navi di scorta. Il 15 seguente
imbarcò 1.000 soldati trasportandoli al Pireo, il porto di Atene.
Nel gennaio 1941 fornì copertura all'Operazione Excess, che prevedeva il
passaggio di alcune navi di rinforzo e di un convoglio di truppe ad Alessandria:
in questo modo si unirono alla flotta l'incrociatore Bonaventure e quattro
cacciatorpediniere. L'11 gennaio, inviata insieme ad altre navi in soccorso
all'incrociatore Southampton gravemente danneggiato ne recuperò l'equipaggio per
poi affondare il relitto con tre siluri. Nei primi giorni di febbraio venne
installato a bordo il radar Tipo 286M per l'individuazione delle navi nemiche e
di aerei in un raggio limitato. Nelle settimane successive scortò i convogli
diretti a Malta e in Grecia.
Il 28 marzo partecipò alla battaglia di Capo Matapan contro la flotta italiana
che si risolse in una vittoria britannica anche grazie ai radar installati sulla
Orion e sulla Ajax. Nel mese di aprile partecipò alle operazioni di evacuazione
delle truppe inglesi dalla Grecia. Il 29 maggio mentre si trovava in rotta per
Alessandria con 1.900 soldati a bordo venne attaccata da bombardieri in
picchiata tedeschi che riuscirono a colpire la nave sulla Torretta A.
L'esplosione ed il successivo incendio uccisero 100 uomini dell'equipaggio e 280
soldati imbarcati. Dopo aver riparato i danni più gravi la nave riuscì a tornare
in porto alla velocità di 12 nodi. Dopo delle riparazioni provvisorie il 29
giugno salpò per dirigersi a Simon's Town in Sudafrica passando per il canale di
Suez e per Aden. Dopo ulteriori riparazioni venne trasferita negli Stati Uniti
per ricevere le riparazioni definitive nei cantieri Mare Island Naval Shipyard
in California.
Nel marzo 1942 terminati i lavori la nave tornò in patria per l'installazione di
nuove installazioni radar: Tipo 279 per l'individuazione di aerei nemici e Tipo
273 per le navi. Ricevette inoltre l'apparecchiatura per il controllo fuoco
delle armi principali (Tipo 284) e delle armi secondarie (Tipo 285). Dopo un
breve periodo presso la Home Fleet venne trasferita di nuovo nel Mediterraneo
con il 15º Squadrone Incrociatori giungendo ad Alessandria il 29 settembre
successivo e riprendendo i suoi antichi compiti di scorta ai convogli diretti a
Malta.
Dal 31 maggio 1943 iniziò a bombardare l'isola di Pantelleria insieme a vari
cacciatorpediniere per preparare il terreno allo sbarco inglese nell'isola
denominato operazione Corkscrew che avvenne il 10 giugno seguente. Le truppe
italiane si arresero immediatamente. Nel mese di luglio partecipò all'Sbarco in
Sicilia, l'invasione alleata della Sicilia appoggiando lo sbarco delle truppe.
Nel mese di agosto bombardò le posizioni italiane sullo stretto di Messina
mentre il 31 del mese bombardò Reggio Calabria insieme alle navi da battaglia
Warspite e Valiant in preparazione dello sbarco in Calabria denominato
Operazione Baytown e avvenuto il 3 settembre. La Orion appoggiò quindi le truppe
impiegate nello sbarco di Salerno il 9 settembre poche ore dopo la resa
dell'Italia bombardando le posizioni tedesche nella zona. Il 18 settembre venne
ritirata dalla zona di operazioni e tornò in patria per riparazioni.
Nel mese di novembre tornò nel Mediterraneo partecipando al bombardamento della
zona del Garigliano il 27 e al bombardamento di Gaeta il 12 dicembre. Nel
gennaio 1944 appoggiò lo sbarco alleato ad Anzio denominato Sbarco di Anzio
rimanendo nella zona anche nelle settimane successive per appoggiare con le
artiglierie l'avanzata delle truppe alleate.
Nel mese di aprile venne trasferita presso il 10º Squadrone Incrociatori della
Home Fleet in vista dello sbarco in Normandia. Durante lo sbarco appoggiò le
operazioni nella zona di Gold Beach insieme agli incrociatori Argonaut, Ajax ed
Emerald e alla cannoniera olandese Flores. Nel mese di luglio tornò nuovamente
nel Mediterraneo per appoggiare gli sbarchi alleati nel sud della Francia
denominati Operazione Dragoon che iniziarono il 15 agosto. Nel settembre
successivo appoggiò l'occupazione delle Isole dell'Egeo e operò al largo della
Grecia durante la sua liberazione e la ritirata delle truppe tedesche.
Nel gennaio 1945 rimase ferma a Malta per riparazioni, venendo visitata il 5
febbraio dal Primo Ministro Winston Churchill e dal presidente statunitense
Franklin D. Roosevelt diretti alla conferenza di Jalta. Fino alla fine del
conflitto operò nel mar Tirreno e nell'Adriatico. Rimase nel Mediterraneo fino
al 1946, rimanendo coinvolta nell'Incidente del Canale di Corfù nel maggio 1946,
durante il quale batterie costiere albanesi aprirono il fuoco su navi
britanniche di passaggio, causando la rottura delle relazioni diplomatiche tra
le due nazioni e rendendo evidente il clima di "guerra fredda" che si andava
creando anche nel Mediterraneo.
La Orion tornò in patria il 5 luglio 1946 venendo immediatamente trasferita in
riserva. Dopo essere stata utilizzata per esperimenti riguardo alle esplosioni
sottomarine nel 1948 venne venduta il 19 giugno 1949 per essere demolita nei
cantieri West of Scotland
CARATTERISTICHE TECNICHE
Descrizione generale
Tipo Incrociatore leggero
Classe Leander
Proprietà Naval Ensign of the United Kingdom.svg Royal Navy
Identificazione 85
Ordine 24 marzo 1931
Cantiere Devonport Dockyard
Impostazione 26 settembre 1931
Varo 24 novembre 1932
Entrata in servizio 18 gennaio 1934
Radiazione 1947
Destino finale Venduta per essere demolita il 19 luglio 1949
Caratteristiche generali
Lunghezza 169,1 m
Larghezza 17 m
Pescaggio 5,8 m
Propulsione Sei caldaie Admiralty ad olio combustibile
Quattro turbine ad ingranaggi Parsons
Quattro eliche
72.000 Shp
Velocità 32,5 nodi (60 km/h)
Autonomia 5.730 mn a 13 nodi
Equipaggio 550-680
Armamento
Armamento alla costruzione:
8 cannoni da 152,4 mm
4 cannoni da 102 mm
12 mitragliatrici da 12,7 mm
8 tubi lanciasiluri da 533 mm
1945:
8 cannoni da 152,4 mm
8 cannoni da 102 mm
16 cannoni da 40 mm antiaerei Pom Pom in quattro installazioni quadruple
8 tubi lanciasiluri da 533 mm in due impianti quadrupli
Corazzatura Cintura a mezzanave: 102 mm
Cintura alle estremità: 64 mm
Ponte:32-51 mm
Torrette: 25 mm
Mezzi aerei Un Fairey Seafox poi sostituito da un Supermarine Walrus, una
catapulta
Note
Motto Orbe circuncinto
BATTAGLIA NAVALE DI CAPO MATAPAN
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