BATTAGLIA DELLE MARIANNE
(LA PIU' GRANDE BATTAGLIA TRA PORTAEREI DELLA STORIA)
PREMESSA
La
battaglia delle Marianne fu combattuta dai giapponesi per tentare a tutti i
costi di impedire la conquista americana di questo importantissimo e strategico
arcipelago del Pacifico Occidentale.
L'arcipelago
delle Marianne doveva infatti essere conquistato a tutti i costi dagli americani
perché a causa della sua posizione strategicamente fondamentale avrebbe
permesso ai nuovi super bombardieri B-29 di bombardare direttamente il suolo
giapponese e contemporaneamente le isole di Saipan e Guam sarebbero state basi
ideali per permettere il successivo balzo verso le Filippine.
Il
primo attacco alle Marianne avvenne il 23 febbraio del 1944 e fu operato dalla
poderosa Task Force dell'ammiraglio Mitscher.
L'impresa
non fu facile perché la flotta americana venne intercettata da un bimotore da
ricognizione giapponese e prima che le portaerei fossero pronte a far decollare
gli aerei, numerosi apparecchi nipponici attaccarono con accanimento la Task
Force 58.
Per
quattro ore gli aerei giapponesi cercarono di colpire le navi americane e poco
mancò che non ottenessero risultati.
Le
portaerei Essex, Yorktown e Belleau Wood furono prese particolarmente di mira e
i rispettivi comandanti evitarono una catastrofe eseguendo audaci e brutali
manovre che sviarono gli assalitori.
Alcuni
aviatori giapponesi, visti fallire gli attacchi classici, ripeterono il gesto
disperato di gettarsi in una fatale picchiata sull'obiettivo.
Il
pilota di un bimotore Nick sganciò una bomba sulla Yorktown, ma essendosi reso
conto che l'ordigno non avrebbe colpito la portaerei americana, piombò diritto
sul ponte della nave, in quel momento ingombro di aerei pronti alla partenza.
Gli
artiglieri americani lo polverizzarono appena poche centinaia di metri sopra la
portaerei.
Due
apparecchi nipponici Betty della marina tentarono attacchi dello stesso genere
(kamikaze poi saranno chiamati) ma fecero la stessa fine prima di schiantarsi.
Gli
aerei americani decollarono e attaccarono con vigore le isole principali (Saipan,
Tinian, Rota e Guam) causando gravi danni e distruggendo un gran numero di aerei
giapponesi negli aeroporti nemici.
La
Task Force 58 continuò la sua azione distruttiva nelle Caroline (furono
abbattuti 150 aerei giapponesi contro 35 americani) e contro la potente base
navale di Palau (furono distrutte le installazioni e affondato naviglio di
scorta e petroliere per 100,000 tonnellate, oltre che 2 cacciatorpediniere).
Prima
e dopo di questi attacchi la Task Force 58 si concentrò e praticamente
distrusse la più grande base giapponese del Pacifico, quella di Truk.
Il
primo attacco, portato il 17 febbraio, rase al suolo le strutture della base e
distrusse 296 aerei giapponesi contro solo 25 aerei americani.
Gli
americani si videro danneggiata una sola portaerei la Intrepid.
Il
secondo attacco, datato 25 aprile del 1944, rase nuovamente al suolo le
strutture appena ricostruite e causò l'affondamento di tutte le navi presenti
della rada oltre che la perdita di 104 aerei giapponesi contro solo 27
americani.
Il
cerchio sulle isole Marianne si stringeva sempre più.
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: STORIA DELLA BATTAGLIA
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELL'ARCIPELAGO DELLE MARIANNE
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLE OPERAZIONI A SAIPAN
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLE OPERAZIONI A GUAM
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLE OPERAZIONI A TINIAN
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLA BATTAGLIA 19 GIUGNO 1944
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLA BATTAGLIA: 20 GIUGNO 1944
LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI