BATTAGLIA DELLE MARIANNE
(LA PIU' GRANDE BATTAGLIA TRA PORTAEREI DELLA STORIA)
LE FASI PREPARATORIE
Il piano americano per la conquista delle Marianne prevedeva innanzitutto lo sbarco e la conquista dell'isola di Saipan, punto chiave per la difesa dell'arcipelago.
Conquistata Saipan l'attenzione americana si sarebbe rivolta su Guam e Tinian, per poi costruire gli aeroporti necessari per bombardare il Giappone.
Questa grande operazione aeronavale venne battezzata "operazione Forager".
La flotta americana, proveniente da tutto il Pacifico, si concentrò l'8 giugno nell'atollo di Eniwetok.
Questa grande "armada" poteva contare su non meno di 735 unità, escluse naturalmente le imbarcazioni leggere da sbarco, aveva come effettivi 250.000 marinai e trasportava truppe da sbarco composte circa 100.000 unità.
L'8 giugno la Task Force 58 partì da Enitewok in direzione delle Marianne.
Domenica 11 giugno 200 aerei da caccia partirono dalle portaerei della Task Force 58 e si diressero su Saipan.
I giapponesi reagirono prontamente e fecero partire tutti gli aerei presenti su Saipan e nelle isole vicine. La battaglia aerea che seguì fu gigantesca e spaventosa. Ancora una volta i piloti americani dimostrarono la loro superiorità e fecero strage di aerei giapponesi. Al termine dello scontro aereo i giapponesi avevano perduto 124 apparecchi contro i soli 11 persi dagli americani.
Questa ecatombe liberava da una grave preoccupazione lo stato maggiore americano e distruggeva, allo stesso tempo, gran parte del dispositivo di difesa giapponese (il piano A-Go).
Il mattino del 12 giugno i bombardieri e gli aerosiluranti della Task Force 58 bombardarono Saipan, senza trovare più alcuna resistenza da parte dei caccia giapponesi. Le devastazioni provocate furono molto gravi ma non intaccarono molto il sistema dispositivo giapponese.
Il mattino del 13 giugno la flotta giapponese partiva da Tawi -Tawi in direzione dell'arcipelago delle Marianne. Il viaggio di avvicinamento all'arcipelago fu funestato da una serie di seri incidenti che portarono alla perdita di una petroliera, di un cacciatorpediniere e di sette aerei della Taiho.
Il 15 giugno, alle ore 9.00, l'ammiraglio Toyoda invio a Ozawa il celebre messaggio che ricordava quello dell'ammiraglio Togo prima della battaglia di Tsushima: "Le sorti dell'Impero dipendono da questa battaglia. Ognuno dovrà dare il meglio di sè".
LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI