BATTAGLIA DELLE MARIANNE
(SECONDA BATTAGLIA DEL MAR DELLE FILIPPINE)
19-20 GIUGNO 1944
(LA PIU' GRANDE BATTAGLIA TRA PORTAEREI DELLA STORIA)
GIUDIZIO FINALE DELLO SHINANO
PREMESSA
La Battaglia delle Marianne fu indubbiamente la più grande e spettacolare battaglia tra portaerei della Seconda Guerra Mondiale e quindi della storia stessa delle battaglie navali.
Si fronteggiarono da un lato l'invincibile armada americana, composta da un numero impressionante di portaerei, corazzate e incrociatori, dall'altro l'intera Marina Imperiale giapponese, pronta al sacrificio estremo e costretta ad uscire dalla propria "tana" dopo un anno di relativa inattività nel quale era stata utilizzata con il "contagocce" durante la lunga e logorante campagna di Guadalcanal.
CHI ERA IL FAVORITO?
Analizzando meccanicamente il numero delle forze in campo verrebbe subito da pensare che gli americani avessero fin dall'inizio il favore del pronostico (erano infatti superiori per il numero di navi e di aerei imbarcati). I giapponesi potevano però contare sul "fattore campo", cioè sul fatto che "giocavano in casa". Avevano infatti a disposizione un impressionante quantitativo di aerei di base sulle isole dell'arcipelago delle Marianne, pronti a colpire mortalmente le portaerei americane. La situazione tattica all'inizio della battaglia non era quindi nettamente a favore degli americani, ma quasi in stallo.
CHI RISOLSE LA BATTAGLIA
Sembra paradossale, ma la più grande battaglia tra portaerei fu risolta a favore degli americani dalla più infida arma navale, il sommergibile. Fu infatti il sommergibile americano "Cavalla" ad affondare la gloriosa Shokaku ed l sommergibile Albacore ad affondare la nuovissima Taiho privando la flotta giapponese di un numero considerevole di aerei e facendo praticamente vincere la Seconda Guerra Mondiale agli americani stessi.
CHI ATTACCO' DI PIU'?
E' indubbio che stavolta, al contrario delle Midway, furono i giapponesi ad avere in mano la situazione. I giapponesi infatti scoprirono subito la flotta americana e gli scagliarono contro quattro attacchi in rapida successione. Gli americani scoprirono solo a fine battaglia la flotta giapponese e poterono compiere solo un estremo e difficoltoso attacco. Non è blasfemo affermare che se fossimo stati all'epoca delle Midway i giapponesi avrebbero distrutto l'armata americana cogliendo una strepitosa vittoria, purtroppo due anni dopo l'aviazione americana surclassava ormai quella giapponese e tutti gli attacchi aerei nipponici si risolsero in una ecatombe di aerei (il famoso "Tiro al Piccione delle Marianne").
CAUSE DELLA SCONFITTA GIAPPONESE
La sconfitta giapponese è da addebitarsi non certo all'eccellente condotta tattica di Ozawa, ma all'inesperienza dei piloti e al fatto che gli aerei giapponesi erano ormai inferiori a quelli americani (gli Hellcat erano ormai il terrore degli Zero). Il fior fiore dei piloti del Sol Levante era ormai andato in cielo dopo la disfatta delle Midway e la vittoria costosissima di Santa Cruz. I pochi rimasti venivano utilizzati come addestratori e non erano quindi più presenti sul fronte del Pacifico.
IL GIAPPONE AVREBBE POTUTO VINCERE?
Se fossimo stati due anni prima certamente il Giappone avrebbe vinto questa battaglia, ma nel 1944 non penso che in alcun modo i nipponici avrebbero potuto ribaltare le sorti di questo scontro navale. Forse se avessero adottato in maniera massiccia, come nel 1945 durante la battaglia di Okinawa, l'uso dei kamikaze, avrebbero potuto infliggere danni maggiori alle portaerei statunitensi, ma certamente avrebbero perso lo stesso le isole dell'arcipelago delle Marianne.
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: STORIA DELLA BATTAGLIA
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELL'ARCIPELAGO DELLE MARIANNE
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLE OPERAZIONI A SAIPAN
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLE OPERAZIONI A GUAM
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLE OPERAZIONI A TINIAN
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: CARTINA DELLA BATTAGLIA 19 GIUGNO 1944
BATTAGLIA DELLE MARIANNE:
CARTINA DELLA BATTAGLIA: 20 GIUGNO 1944
LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI