BATTAGLIA DELLE MARIANNE
(LA PIU' GRANDE BATTAGLIA TRA PORTAEREI DELLA STORIA)
CONCLUSIONI DELLA CAMPAGNA DELLE MARIANNE
(TRATTO DA "LA GUERRA DEL PACIFICO" DI B. MILLOT)
Il possesso di Tinian rivestiva un'importanza capitale nel quadro della strategia generale americana, in quanto offriva una eccellente base di
partenza per le future operazioni anfibie. Per di più, metteva a disposizione degli americani gli ambiti aeroporti dai quali sarebbero ben
presto partiti i super-bombardieri B. 29 per il Giappone. Con I'occupazione di Tinian si completava la conquista dell'arcipelago delle
Marianne, essendo le altre piccole isole prive o quasi di difesa. Questa vittoria segnava una importantissima tappa nella riconquista americana.
Ciononostante, il possesso da parte americana dell'arcipelago delle Marianne ebbe conseguenze ben più gravi e superlargamente il quadro
dei contesti tattici e strategici. Infatti, la disfatta aeronavale nipponica del
19 e del 20 giugno e la caduta, imminente in quel periodo, di Saipan ebbero ripercussioni molto importanti in Giappone, ove, dal 15 luglio,
vi furono strascichi politici. I comandanti dell'esercito e della marina avevano subito un'umiliazione e il loro prestigio ne risentì
profondamente. L'ammiraglio Shimada, ministro della marina e uomo di paglia di Tojo, rassegnò le dimissioni e nessun ammiraglio volle succedergli.
La carica sembrava evidentemente troppo pesante, e appariva come una vera sfida all'impossibile.
La crisi era grave, tanto grave che, il 18 luglio, l'onnipotente generale Tojo si dimise dalla carica. Tutti i bene informati, in Giappone, si
aspettavano di vederlo compiere un "Seppuku" , ma Tojo si ritirò
semplicemente dalla scena politica, senza por fine ai suoi giorni. La cosa
dispiacque.
Il gabinetto di guerra nominò un sostituto nella persona del vecchio generale a riposo Kuniaki Koiso, e un decreto imperiale gli impose di
riprendere in esame l'intera situazione per porre fine alla guerra » .
In occidente, una frase di questo genere avrebbe fatto supporre che fossero state prese in considerazione iniziative di pace, ma in Giappone
essa ebbe conseguenze diametralmente opposte.
Il nuovo titolare c riprese in esame » la situazione, o, più esattamente, fu il gabinetto
intero, composto dal ministro degli esteri Shigemitsu, da molti ministri e dai capi di stato maggiore dell'esercito e della marina, a farlo in sua
vece. Questi dignitari conclusero che la politica militare del generale Tojo non era stata attuata con sufficiente energia (sic!) e che bisognava
sostenere la difesa in una maniera più feroce e più efficace.
Questa presa di posizione nipponica derivava dal crollo dell'ultimo baluardo strategico rappresentato dall'arcipelago delle
Marianne, ma anche dal fatto che. il 15 giugno 1944, 68 super-bombardieri partiti da
Chengtu, in Cina, avevano effettuato, su impianti siderurgici dell'isola di
Kyushu, il primo bombardamento strategico del Giappone.
Questa incursione provocò una grande costernazione in Giappone e non fu
estranea all'irrigidimento della posizione del gabinetto di guerra.
BATTAGLIA DELLE MARIANNE: STORIA DELLA BATTAGLIA
LE PIU' GRANDI BATTAGLIE NAVALI