CACCIA ALLA BISMARCK
THE HUNTING OF THE BISMARCK
(OPERAZIONE RHEINUBUNG)
OPERATION RHEINUBUNG
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STORIA DELLA BATTAGLIA / HISTORY OF THE BATTLE
L'ULTIMA BATTAGLIA
(Tratto da: "Grandi navi da battaglia tedesche della Seconda Guerra Mondiale" di M.J. Whitley, 1989)
Nel
frattempo l' Ammiraglio Donitz, comandante degli U-boat, ordinava a tutte le sue
unità siluranti di portarsi in BE6192, annunciando pochi minuti dopo che il
loro compito era di proteggere la corazzata. La collaborazione con la LuftWaffe
si rivelò, come al solito, imperfetta, ma, data la posizione di Lutjens, non si
poteva fornirgli una copertura aerea permanente e comunque, potendo decollare
solo dopo le 04.30 del 27 maggio, gli aerei non potevano arrivare sulla Bismarck
prima delle 06.30.
Da parte inglese, l'Ammiraglio Tovey con là King George V si era ormai unito alla Rodney nella caccia alla corazzata colpita, in compagnia dei cacciatorpediniere Tartar e Mashona.
Anche qui c'era qualche problema; le condizioni della Rodney che non poteva superare i 20.21 nodi e la scarsità di carburante a bordo dell'ammiraglia fecero pensare a Tovey di dover abbandonare la missione finche in pochi minuti gli aerei dell'Ark Royal non cambiarono completamente la situazione rivelando le condizioni in cui versava la Bismarck.
Le unità più vicine al nemico erano quelle della quarta flottiglia di cacciatorpediniere del Capitano Vian (Cossack, Sikh, Maori, Zulu e la nave polacca Piorun), che mantenevano ancora il contatto alle 23.00 e che nelle sei ore successive lanciarono con scarsa coordinazione diversi attacchi individuali.
La
Bismarck, tutt'altro che indifesa, rispose col fuoco a ogni nuovo attaccante,
pur senza colpirne nessuno in modo diretto.
Date le condizioni del mare e l'oscurità, non poteva essere diversamente per i Tedeschi così come per gli Inglesi, che scaricarono a vuoto l'intera dotazione di siluri della flottiglia.
Il
cielo rimase costantemente illuminato dai razzi fino alla fine dell'ultimo
attacco (lanciato dal Maori alle 06.10), poi i cacciatorpediniere si tennero
sulla scia della loro preda. Il loro intervento non aveva dato risultati
immediati, ma l'equipaggio tedesco era sicuramente stremato dopo lunghe ore di
scontri ininterrotti al buio senza la possibilità di riposare.
La Bismarck avanzava a stento fra una panne e l'altra; non poteva cambiare rotta e non aveva molto senso continuare a navigare in circolo a tutta velocità. La Home Fleet stava arrivando, era solo questione di tempo.
All'alba
del 27 maggio il mare era sempre grosso e il cielo color piombo denso di nuvole
basse ammassate dal forte vento di nord-ovest. Il decollo di 12 Swordfish
previsto dall' Ark
Royal per le prime ore del giorno venne cancellato per scarsa
visibilità, lasciando lo scontro finale alle navi da guerra.
L' Ammiraglio Tovey si avvicinò alla Bismarckda 0-N-O e alle 08.20 avvistò il Norfolk, che seguiva il nemico dalle 07.53. Si fece comunicare posizione, rotta e volocità della corazzata (10 nodi a 330"), poi avanzò in ordine aperto seguito dalla Rodney.
Alle
08.42 la King George V vide chiaramente sulla destra, a poco più di 12 miglia
dalla prua, la Bismarck
che
La Bismarck rispose alle 08.49 sparando sulla Rodney tre ottime salve, l'ultima delle quali mancò il bersaglio di soli 20 m.
Anche
la Rodney trovò in fretta la distanza di tiro e, secondo i testimoni del
Norfolk, colpì il nemico almeno una volta alla terza e quarta salva, prima di
tornare alla gittata segnalata da uno dei telemetri principali.
Sparò
"lungo" fino alla 18a salva che colpì la sovrastruttura e il castello
di prua della Bismarck, e continuò a colpire fino alle 09.02, mettendo fuori
uso le torri di prua tedesche, con relativi comandi.
La King George V ottenne il suo primo successo alle 08.53 e continuò bene per 20 minuti, dopo di che i contraccolpi misero fuori uso il radar. Alle 08.54 il Norfolk, a nord della Bismarck, cominciò a sparare con i cannoni da 20,3 cm e la Rodney attivò l'armamento secondario da 15 cm alle 08.58.
Già
alle 09.00 la Bismarck
rispondeva in modo irregolare, con la torre A fuori
combattimento e la B che funzionava a intermittenza, e 8 minuti dopo il Norfolk
fece sapere che i cannoni della A erano abbassati e quelli della B rialzati,
segno che il nemico aveva perso entrambe le torri.
In soli 15 minuti di scontro la Bismarck aveva perso metà del suo contingente bellico e quasi tutti i comandi dei pezzi.
La
corazzata versava in condizioni disastrose, ma è impossibile stabilire l'esatto
ammontare dei danni perché non ci furono sopravvissuti fra gli uomini di prua.
Tovey virò quindi a sud, creando problemi di navigazione e di visibilità alla Rodney, che cambiò rotta portandosi a 40°.
Alle 09.10 la Bismarck trasferì i comandi alla centrale di poppa e attaccò il King George V con le torri posteriori, ma la centrale venne messa fuori uso dopo sole quattro salve e la precisione dei tiri peggiorò rapidamente.
Alle 09.20 la corazzata riprese a sparare sulla Rodney, ma un minuto dopo il cannone di dritta della torre D venne distrutto da un'esplosione anticipata; quello sinistro sparò altre due salve, poi l'ufficiale di comando dovette ordinare di cessare il fuoco.
Alle
09.31, un colpo diretto sul. cannone sinistro mise a tacere anche la torre C, e
la corazzata, priva dell'armamento principale, diventò un bersaglio da
esercitazione.
La Rodney smise di sparare alle 10.14, la King George V alle 10.21 dopo aver lanciato rispettivamente 375 salve da 40,6 e 339 da 35,5, oltre a 6-700 bordate dell'armamento secondario.
La
Rodney aveva impiegato anche tutti i 12 siluri che aveva in dotazione, il
Norfolk 527 colpi da 20,3 cm e il Dorsetshire 254.
È facile immaginare le condizioni della Bismarck dopo essere stata colpita anche solo da una piccola percentuale di un tale arsenale di munizioni.
I ponti e la sovrastruttura erano a brandelli e invasi dalle fiamme. Una cannonata della King George V aveva attraversato la corazzatura della torre B facendo saltare la parte posteriore e la Rodney sosteneva di aver mandato a segno almeno 40 colpi da 40,6 cm, ma nonostante le sue condizioni a Tovey non sembrava che la corazzata stesse affondando, quindi ordinò al Dorsetshire di silurarla.
Alle 10.25 1'incrociatore piantò due siluri nella fiancata sinistra della Bismarck senza ottenere apparentemente un grande effetto, poi ne lanciò un terzo nella fiancata di dritta e quattro minuti dopo la corazzata si ribaltò sulla dritta e cominciò a sprofondare di poppa.
Da successive testimonianze dei pochi sopravvissuti della corazzata pare plausibile che la Bismarck sia stata auto affondata dai tedeschi per impedirne la cattura da parte della Royal Navy, se ciò fosse vero sorge spontaneo chiedersi come mai la nave non fu fatta evacuare prima dell'autoaffondamento, risparmiando la vita a migliaia di marinai.
La
Bismarck
non aveva inflitto grossi danni alle unità di Tovey, anche se la
Rodney risentì parecchio dei contraccolpi per le bordate complete sparate dalle
09.52 alle 10.03, mentre l'ammiraglia lamentò i difetti di progettazione delle
nuove torri da 35,5 cm.
Il Dorsetshire recuperò 85 naufraghi e il Maori 25, prima che il salvataggio fosse interrotto da un allarme antisommergibile.
In seguito, l'U74 raccolse tre uomini aggrappati a un relitto e il 28 maggio l'unità del servizio meteorologico Sachsenwald ne trovò altri due.
Risultarono
invece infruttuose le ricerche dell'incrociatore spagnolo Canarias; nessun altro
era sopravvissuto.
L'epopea della Bismarck finiva in questo modo tragico, catastrofico ed eroico.
HISTORY OF THE BATTLE:
(Drawn from: "Great German battle ships of the Second World war" of M.J. Whitley, 1989)
In the meantime the Admiral Donitz, commander of the U-boats, ordered to all of its torpedo unities to go itselves in BE6192, announcing few minutes after their assignment was to protect the battleship.
The collaboration with the LuftWaffe revealed him, as usual, defective, but, gives the position of Lutjens, you/he/she could not be furnished him a permanent aerial coverage and could take off only however after the 04.30 of May 27, the airplanes could not arrive on the Bismarck before the 06.30.
Aside English, the admiral Tovey with there King George V was by now united to the Rodney in the hunting to the stricken battleship, together with the destroyer Tartar and Mashona.
There was here also some problem; the conditions of the Rodney that could not overcome the 20.21 knots and the shortage of fuel on board of the flagship made to think about Tovey to have to abandon the mission as long as in few minutes the airplanes of the Ark Royal didn't change completely the situation revealing the conditions in which it poured the Bismarck.
The nearest unities to the enemy were those of the fourth flotilla of destroyer of the Captain Vian (Cossack, Sikh, Maori, Zulu and the Polish ship Piorun), that maintained still the contact at 23.00 o'clock and that in the six following hours they launched with scarce coordination different attacks individuali.
The Bismarck, all anything else other than defenseless, it answered with the fire to every new attacker, also without striking anybody of it in direct way.
You give the conditions of the sea and the obscurity, it could not otherwise be for the Germans as for the English, that unloaded to empty the whole endowment of torpedos of the flottiglia.
The sky constantly remained illuminated by the rockets up to the end of the last attack (launched by the Maori at 06.10 o'clock), then the destroyer they were held on the wake of their prey. Their intervention had not given immediate results, but the German crew was surely exhausted after long times of nonstop clashes to the dark without the possibility to rest.
The Bismarck hardly advanced between a whipped creams and the other; you/he/she could not change rout and it didn't have a lot of sense keep on sailing in circle to all speed. The Home Fleet was arriving, it was only matter of time.
To the dawn of May 27 the sea was always big and the sky color dense lead of low clouds by the strong wind of northwest. The take-off of 12 anticipated Swordfishes dall' Ark Royal for the first hours of the day was cancelled for scarce visibility, leaving I meet him/it final to the war ships.
The Admiral Tovey drew near to the Bismarckda 0-N-or and at 08.20 o'clock you/he/she sighted the Norfolk, that had followed the enemy since 07.53. You made to communicate position, rout and volocità of the battleship (10 knots to 330"), then it advanced in open order followed by the Rodney.
At 08.42 o'clock the King George V clearly saw on the right, to few more than 12 miles from the bow, the Bismarck that advanced tilted of 3-5° on the left side. The measurement of the distances was made difficult to the fog but the King George V it calculated a first range on the radar Type 284 and it opened the fire at 08.47 o'clock, one minute after the Rodney.
The Bismarck responded at 08.49 o'clock shooting on the Rodney three excellent salutes, the last of which it missed the target of solos 20 m. s
Also the Rodney found in hurry the distance of draught and, according to the witnesses of the Norfolk, it struck once the enemy at least to the bystander and safe fourth grade, before returning to the range signalled by one of the principal telemeters.
It shot "long" up to the 18a salute that struck the superstructure and the castle of bow of the Bismarck, and it kept on striking up to the 09.02, putting out use the German towers of bow, with relative commands.
The King George V got his/her first success at 08.53 o'clock and continued well for 20 minutes, after that the counterblows put out use the radar. At 08.54 o'clock the Norfolk, to north of the Bismarck, it started to shoot with the guns from 20,3 cms and the Rodney it activated the secondary armament from 15 cms at 08.58. o'clock
Already at 09.00 o'clock the Bismarck responded in irregular way, with the tower Á. out fight and the B that it worked to intermittence and 8 minutes after the Norfolk it made to know that the guns of the Á. had lowered and those of the B raised again, sign that the enemy had lost both the towers.
In alone 15 minutes of clash the Bismarck had lost halves his/her war contingent and almost all the gunners' commands.
The battleship poured under disastrous conditions, but it is impossible to establish the exact amount of the damages because you/they had not survived among the men of bow there.
Tovey veered therefore to south, creating problems of navigation and visibility to the Rodney, that changed rout bringing himself/herself/itself to 40°.
At 09.10 o'clock the Bismarck transferred the commands to the plant of stern and attached the King George V with the back towers, but the plant was put out use after sun four hi and the precision of the draughts worsened rapidamente.
At 09.20 o'clock the battleship it started over shooting on the Rodney but one minute after the gun of right-hand of the tower D was destroyed by a preoperating explosion; that left shot other two salutes, then the officer of command you have to order to stop the fuoco.
At 09.31 o'clock, a direct hit on the. left gun started also keeping silent the tower C and the battleship, deprived of the principal armament, it became an exercise target.
The Rodney stopped shooting at 10.14 o'clock, the King George V at 10.21 o'clock after having respectively launched 375 salutes from 40,6 and 339 from 35,5, besides 6-700 broadsides of the secondary armament.
The Rodney had also employed all the 12 torpedos that it had in endowment, the Norfolk 527 hits from 20,3 cms and the Dorsetshire 254.
It is to imagine effortless the conditions of the Bismarck after having been only also stricken from a small percentage of such an arsenal of munizioni.
The bridges and the superstructure were tattered and I invaded by the flames. A cannonade of the King George V had crossed the corazzatura of the tower B making to jump the back part and the Rodney it sustained to have sent to sign at least 40 hits from 40,6 cms, but despite its conditions to Tovey it didn't seem that the battleship was sinking, therefore it ordered to the Dorsetshire to destroy it.
At 10.25 o'clock the cruiser planted two torpedos in the left broadside of the Bismarck without apparently getting a great effect, then it launched a bystander of it in the broadside of right-hand and four minutes after the battleship it capsized him on the right-hand and it started to sink of poppa.
The Bismarck had not inflicted big damages to the unities of Tovey, even if the Rodney heard again quite a lot of the counterblows for the complete broadsides had shot since 09.52 at 10.03 o'clock, while the flagship complained about the defects of planning of the new towers from 35,5 cms.
The Dorsetshire recovered 85 you are shipwrecked and the Maori 25, before the rescue was interrupted by an alarm antisommergibile.
Subsequently, the U74 picked up three men seized to a wreckage and on May 28 the unity of the meteorological service Sachsenwald it found due of it other
They resulted instead fruitless the searches of the Spanish cruiser Canarias; any other you/he/she had survived.
The epic of the Bismarck ended in this tragic, catastrophic and heroic way.
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